Non era mai accaduto in tempi recenti che l’Osservatore Romano non uscisse e le copie stampate fossero mandate al macero per aver pubblicato un discorso del Papa che il Papa in realtà non aveva pronunciato e non voleva pronunciare. Non ci sono «gialli» in Vaticano, ma l’incidente di martedì, cioè la divulgazione di articolato discorso in lingua francese (dai toni piuttosto gravi) che si supponeva Benedetto XVI avesse rivolto ai vescovi svizzeri, frettolosamente ritirato nel pomeriggio quando ormai la Sala Stampa l’aveva reso noto e il quotidiano della Santa Sede l’aveva stampato in pagina, rappresenta con tutta probabilità un punto di non ritorno nella gestione della comunicazione vaticana. Non tanto per l’errore in sé, sempre possibile, specie nell’era dell’informatica e delle notizie in tempo reale, quanto per il fatto che Papa Ratzinger non sembra più intenzionato a vedersi attribuire testi preparati che non ha effettivamente pronunciato. Com’è noto, martedì pomeriggio, con un comunicato, la Sala Stampa della Santa Sede spiegava che il discorso divulgato sul bollettino alle 13 era «una bozza preparata precedentemente». Ieri è stato pubblicato il discorso autentico (diffuso soltanto in tedesco), che in effetti non rispecchia quasi in nulla i toni e molti dei contenuti della «bozza»: non vi compaiono gli accenni espliciti ad aborto, divorzio e unioni omosessuali, ma sopratutto è attenuata la critica alla Chiesa svizzera che appariva nella versione non definitiva, dove si leggeva dell’«esperienza dolorosa di vedere i fedeli, e purtroppo in alcuni casi alcuni preti, mettere in discussione dei punti della dottrina» e si chiedeva il rispetto delle norme liturgiche.
Il Papa manda al macero il suo giornale
5 commenti
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anche se il discorso non è stato pronunciato, ciò non vuol dire che il papa non ne nondivida il contenuto.E’ da questi errori che si capisce come una persona la pensa veramente!
Lo sanno tutti che comunque quelle cose le pensava. Evidentemente quel discorso è rimasto solo una bozza perchè si era reso conto da solo che la gente sarebbe rimasta schifata di lui e della chiesa cattolica. Ma tanto anche se la bozza non fosse stata divulgata si è fatto lo stesso una tombinata pazzesca con la richiesta di vietare il Gay Pride!
Da qualche parte ho letto che il discorso incriminato era stato scritto per Wojtyla e che quest’ultimo non ha potuto pronunciarlo perché non ha fatto in tempo. però è un discorso di stampo “ratzingeriano” più che “wojtyliano” (come qualcuno ha notato)… ergo, sembra quasi che fosse Ratzinger l’autore. chi lo sa? io sono arcisicura che Benetto pensi molto peggio di quello che dice o scrive ma per varie ragioni deve trattenersi… ma sapete com’è, quando scappa scappa… 😉
perchè non si fa scrivere i discorsi da Crozza?
Per 25 anni Ratzinger è stato l’ombra di Wojtyla. Era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ex Sant’Uffizio ed è facile che abbia scritto molti dei discorsi pronunciati da GPII.