Bologna, l’allarme di curia e Avvenire per Gender Bender

29/10/2006: Su “Bologna Sette”, settimanale della diocesi di Bologna e inserto domenicale di Avvenire, la Curia attacca così Gender Bender Festival e il Comune, la Provincia e la Regione: «un´invasione barbarica che oltraggia la fede e la ragione». Si domanda inoltre: «È lecito spendere soldi pubblici per finanziare spettacoli omosessuali di pornostar mascherati da artisti?» Rispondono, prendendo per questo il nostro apprezzamento, il sindaco Sergio Cofferati («Penso che la libera espressione nell´arte e nella cultura rappresenti una delle grandi conquiste dell´uomo nell´etica moderna e sia la ricchezza del vivere civile in uno stato laico. Solo la censura, il pregiudizio e l´intolleranza rischiano di riportarci al tempo dei barbari»), l’assessore Libero Mancuso («Strano che le Curie italiane non si scaglino contro la volgarità e l´imbarbarimento dispensato ogni giorno dalla televisione e se la prendano con le manifestazioni dei diversi») e l’assessore Angelo Guglielmi («Non capisco su quali basi si reggono i sospetti che si tratta di un festival al limite del porno. “Gender Bender” propone eventi spettacolari di qualità per la prima volta a Bologna. Mi meraviglia che la Curia, così accorta e attenta, questa volta sia incorsa in un infortunio. Criticano la rassegna ancor prima di averla vista…»). Controreplica la Curia: «Le dichiarazioni del sindaco sconcertano e addolorano… La Chiesa non censura nessuno, ma non accetta neppure di essere censurata, perché non può abdicare al suo dovere-diritto di parlare per il bene e per la dignità della persona umana» Ora un nostro breve commento. C’è diversità di vedute riguardo a cosa sia la dignità della persona umana, e il “bene” di cui parla la Curia potrebbe risultare per altri omofobia, censura, discriminazione, odio. Ma veniamo alla questione pratica: la critica al finanziamento pubblico di una iniziativa da monsignori non condivisa. La pagliuzza contestata si aggira sui 25.000 euro (complessivamente dati da Comune, Provincia, Regione per Gender Bender). Ma perchè non parlare delle travi che arrivano a Curia e Avvenire? Non stiamo parlando della voragine dell’8×1000 o del pagamento degli insegnanti di religione cattolica a scuola, ma degli oneri di urbanizzazione secondaria che dalle casse del Comune di Bologna arrivano ogni anno alla Curia: 679.124,50 euro il dato del 2004. Per Avvenire, abbiamo invece un contributo annuo governativo diretto di 5.990.900 euro (dato del 2003, dal sito del governo). I numeri parlano da soli.

Dal notiziario del circolo UAAR di Bologna (www.uaar.it/bologna, bologna@uaar.it)

17 commenti

Daniele Gallesio

Scusate se vado un po’ fuori tema.

Ma questa abusata locuzione “persona umana” cosa significa? Che esistono “persone non umane”?

No, perché se esistono chi la usa dovrebbe spiegarmi chi sono.
Se non esistono mi sembra una inutile tautologia promossa, a furor di popolo, allo status di luogo comune.

Daniele Gallesio

Tornando in tema.

La Curia non censura nessuno… No, chiede solo di togliere il finanziamento pubblico a una manifestazione di cui non condivide i valori, senza preoccuparsi che i valori da essa propagandati non sono condivisti da tutti però ciò non fa loro rifiutare i cospicui finanziamenti pubblici di cui godono.

La Curia non accetta di essere censurata…

Cioè… loro hanno il diritto di criticare tutti, ma non sentono il dovere di tollerare le critiche altrui. Barbari…

Stefano

Un commento corretto lo ha già fatto Cofferati. Questo tipo di prese di posizione della chiesa che pretende di censurare tutti e di non essere censurata da nessuno è vecchie come la chiesa stessa.

Sandro Masini

Vorrei che mi si quantificassero i finanziamenti la curia ha dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione e dallo Stato.
La curia parla di sperpero di soldi pubblici; ma per poter parlare di sperpero dovrebbe prima rinunciare lei agli ingenti finaziamenti.
Se avessero un po dei dignità, si dovrebbero solo mantenere coi i contributi che i fedeli cattolici, se ci sono, che la gerachia cattolica dice sono il più del 90%!???

Valerio

Beh…. persone che vanno in giro in sottana protestano perchè si fa un festival sul concetto di Gender Bender, quindi sulle differenze tra ruolo di genere e sesso biologico….

E’ che la gonna vogliono potersela mettere solo loro !

Umberto

E i soldi che il comune di Bologna spende per la processione di san luca o per la festa patronale non sono soldi pubblici, quindi anche delle tasse che versano al comune anche gli atei bolognesi? eppure non mi risulta che gli atei bolognesi si scaglino contro chi va in pellegrinaggio a san luca o in processione per il giorno di san petronio.

davide

dice la curia bolognese:”spiritus inquisitionis torna tra di noi”

Graziano Berton

Gli uomini in gonna non voglioni che gli uomini si mettano la gonna ?

Roberto Grendene

Sandro Masini:
> Vorrei che mi si quantificassero i finanziamenti la curia ha dal Comune, dalla Provincia,
> dalla Regione e dallo Stato.

Impresa titanica.
Riassunto non esaustivo: 8×1000, stipendio e strutture per gli insegnanti della religione cattolica, oneri di urbanizzazione secondaria, leggi ad hoc tipo esenzione ICI, finanziamenti alle (o genitori frequentanti le) scuole cattoliche e le universita’ cattoliche, spese per il vaticano (ordine pubblico, acqua, …), contributi diretti a manifestazioni religiose (processioni, rappresentazioni teatrali).

Qui a Bologna abbiamo recuperato le delibere del Comune degli ultimi anni sugli oneri di urbanizzazione secondaria che vengono versati ogni anno alle religioni che hanno stipulato l’Intesa con li Stato.
Vedi:
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2004.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2003.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2002.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2001.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2000.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_riparto
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_riparto

Inoltre abbiamo raccolto alcuni (piccoli esempi) di contributi pubblici ad attivita’ di culto e a scuole private confessionali.Vedi:
http://uaarbologna.altervista.org/doc.html

Occorrerebbe raccogliere piu’ dati possibili. Tutti possono andare (o scrivere una mail) al proprio comune chiedendo le delibere sulla destinazione degli oneri di urbanizzazione secondaria girati alle chiese. O il piano annuale dei patrocini e contributi dati alle associazioni , alle parrocchie, alle iniziative. Buon lavoro!

Roberto Grendene
Circolo UAAR Bologna

Roberto Grendene

> Vorrei che mi si quantificassero i finanziamenti la curia ha dal Comune, dalla Provincia, dalla > Regione e dallo Stato.

qui c’e’ una interessante relazione:
http://uaarbologna.altervista.org/doc.html

I contributi di comuni, provincie e regioni sono quelli che passano piu’ inosservati.
Qui a Bologna abbiamo recuperato le delibere sugli oneri di urbanizzazione secondaria girati alle chiese negli ultimi anni. Ci invito a richedere la stessa cosa nei vostri comuni.
Eccole:
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2004.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2003.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2002.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2001.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2000.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_riparto
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_riparto

Inoltre ci sono i contributi una-tantum
Ne abbiamo raccolti alcuni (pochissimi, immaginiamo) per attivita’ di culto e per scuole confessionali. Vedi:
http://uaarbologna.altervista.org/doc.html

Anche qui adrebbe chiesto ad ogni ente locale l’elenco dei finanziamenti concessi. Qualche legge sulla trasparenza negli atti pubblici dovrebbe riconoscere il diritto a tutti i cittadini di ottenerlo.

Ciao
Roberto Grendene
Circolo UAAR di Bologna

Roberto Grendene

Sandro Masini:
> Vorrei che mi si quantificassero i finanziamenti la curia ha dal Comune, dalla Provincia, dalla > Regione e dallo Stato.

Impresa ciclopica.
Parti da questo documento:
http://www.uaar.it/uaar/documenti/148.pdf

Poi, datti da fare! 🙂
Chiedi al tuo comune di avere le delibere degli oneri di urbanizzazione secondaria destinati alle chiese. Qui a Bologna lo abbiamo fatto.
Ecco le delibere:
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2004.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2003.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2002.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2001.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_2000.pdf
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_riparto
http://uaarbologna.altervista.org/files/ous_bo_riparto

Poi magari, chiedi i finanziamenti elargiti a parrocchie, associazioni e iniziative varie (penso che per qualche legge sulla trasparenza negli atti amministrativi siano obbligati a darteli).
Qui puoi vedere esempi (i pochi recuperati, chissa’ quali sono i sommersi…) che riguardano attivita’ di culro e scuole confessionali:
http://uaarbologna.altervista.org/doc.html

Ciao
Roberto Grendene
Circolo UAAR di Bologna

Roberto Grendene

scusate il triplice invio… e’ che non vedevo publicato il messaggio come invece accadeva tutte le altre volte.

Roberto Grendene

Stefano Chiaudano

Scusate ma in quanto “persona umana” non mi risulta aver mai delegato la Chiesa Cattolica nè chiunque altro ad interessarsi del mio bene… e sopratutto a decidere cosa sia bene o male.

Daniele Gallesio

@ Stafano

Nemmeno io.

Non è che sono quelli come noi le “persone non umane” ? 😛

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