God Bless America. Così ha salutato i suoi fan la “regina” democratica Hillary Clinton. Una dei vincitori. Allo stesso modo salutava (e saluterà) lo sconfitto di queste elezioni di mezzo, il presidente Bush. Dalla grande sfida americana arrivano tante indicazioni che esperti di politica e di società stanno valutando. Una indicazione però è già chiara: Dio c’entra con la vita e il bene comuni. Ma Dio è democratico? O è repubblicano? Né l’uno né l’altro. Però Dio c’entra. Questa è una delle lezioni della democrazia americana. Certo, c’è il rischio proprio dei politici di ridurre Dio a un comodo simulacro, a una bandiera utile a sventolare su idee proprie o addirittura propri interessi. Del resto, questo rischio con Dio lo corriamo tutti, anche da privati cittadini. Ma il fatto resta: dall’America viene una lezione che dovrebbe far pensare molta classe dirigente italiana ed europea, accasciata sui vecchi divani del proprio ateo cinismo o malata di una beffarda distanza dal problema religioso. Dio c’entra con la valutazione della vita. C’entra con i giudizi, con i tentativi per costruire il futuro. Con i tanti dilemmi della nostra epoca. Al fideismo un po’ grossolano di Bush i democratici americani non hanno contrapposto un laicismo ateo. Ma altre idee su come Dio c’entra con la vita. Senza tener conto di Dio, ha ricordato più volte Benedetto XVI, non si conosce di che stoffa è tessuto l’uomo. E dunque non si valutano bene i suoi problemi. […]
Dio c’entra con la vita pubblica
18 commenti
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Esilarante…soprattuto viste le altre recenti lezioni della democrazia americana in termini di rapporti internazionali…….Ma lo sanno poi ad Avvenire che quello è quasi uno slogan???
Gli americani dicono “God bless’ya” anche quando uno starnuta. Dio c’entra con il raffreddore? Si sa che le lingue si evolvono meno in fretta rispetto alle società: l’inglese è ancora pieno di modi di dire che risalgono all’epoca della navigazione a vela anche se oggi le navi vanno a turbina.
Casa Bianca. Proprio al centro dello studio ovale c’è un magnifico roveto ardente che non brucia. E’ Dio che parla agli uomini tramite il Presidente degli Stati Uniti.
Auguro tanto a Hillary Clinton di essere la prossima. Presterà giuramento sulla Costituzione americana, scritta su tavole di pietra dal dito stesso di Dio. Avremo finalmente una donna a portare la parola di Dio: “Dite a tutti: io sono”.
E il nuovo “bastone di Dio” libererà tutti i deboli omosessuali e gli oppressi atei conducendoli tutti a una nuova Terra Promessa. L’Antartide….
Segnalo in proposito l’osservatorio di Mannheimer che fa notare come, secondo i sondaggi l’opub consideri positivamente, in Italia, l’interventismo cattolico nonostante la scarsa partecipazione a messe &C.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/06_Giugno/13/mannheimer.shtml
Ciò pare dipenda dal fatto che la CCAR si propone come promotrice di valori in mezzo ad una situazione che viene percepita come cinica e interessata soltanto al consumo. Questo non è naturalmente vero (assai pochi promotori di valori di decrescita economica rinunciano all’auto o al cellulare o scaldano l’acqua con il fuoco a legna una volta a settimana), ma fino a che i laici non ribadiranno forte e chiaro il primato delle democrazie figlie delle rivoluzioni francesi ed americana faremo assai poca strada. In America non è diverso.
anche io dico “cristo” quando mi cade qualcosa per terra e si rompe ma non c’entra nulla con la mia vita…
Certe amenità si possono leggere solo su Avvenire. Ma d’altra parte se leggo l’opuscolo delle cucine scavolini c’è scritto che non posso fare a meno di una cucina scavolini…
Sulle banconote americane da sempre è presente il motto “IN GOD WE TRUST” e credo anche altri simboli che riconducono alla fede in Dio.
http://abbeynews.com/wp/InGodWeTrust.jpg
Guardate come sono carini questi due:
http://abbeynews.com/gallery/abbotsb.jpg
Nel clero è carnevale tutti i giorni.
L’Avvenire è meglio di Clausio Bisio..
ODIO TUTTE LE RELIGIONI. SO CHE E’ POCO DEMOCRATICO, MA IO FAREI UN ROGO PUBBLICO CON TUTTE LE IMMAGINI E I SIMBOLI RELIGIOSI.
Quando ero una liceale,il giorno della festa di tutti i santi,con alcuni amici, bruciavamo le immagini dei santi, nel giardino di casa…
MARJA L’ICONOCLASTA 🙂
In America si puo’ urlare Goddamn senza finire in tribunale.
Qualcuno gli spieghi a queste merde tonacate cosa sia il Primo Emendamento.
Fanno perfino ribrezzo per quanto sanno essere leccaculo.
non mi sembra allora di vedere che differeza ci sia tra democratici e repubblicani: ho la vaga impressioneche la cosa sia simile all’italia con destra e sinistra…
non sono iconoclasta,bruciare le immagini di una religione e dei suoi soggetti è un modo per negarne i contenuti, comunque era solo un gioco,forse ero un po’ piromane…
Beh, posso accettare di bruciare santini, ma opere d’arte non lo farei mai. Mi è molto dispiaciuto per i Buddha distrutti dai talebani.
Dio è invocato da tutti: democratici, dittatori (sia cristiani che musulmani), mafiosi ed assasini.
Dio è un qualunquista?
Le opere d’arte sono patrimonio dell’umanità.
Certi Caravaggio di soggetto religioso fanno venire “laici” brividi a guardarli… sembrano vivi! Più vivi di qualsiasi fotografia.
Anche a me è dispiaciuto molto per i Buddha distrutti da quei buzzurri dei talebani
« Certo, c’è il rischio proprio dei politici di ridurre Dio a un comodo simulacro, a una bandiera utile a sventolare su idee proprie o addirittura propri interessi. Del resto, questo rischio con Dio lo corriamo tutti, anche da privati cittadini. »
Certo… lo corrono non solo i politici, ma anche i privati cittadini.
Vescovi e papi, invece no! 😀