In Iraq l’8 per mille destinato all’arte

“Sono rimasta strabiliata che l’ 8 per mille dato dai cittadini italiani per l’arte, la cultura e il sociale sia andato in gran parte per la guerra in Iraq e solo una minima parte per la fame nel mondo”. Lo ha detto il presidente del FAI (Fondo per l’ambiente italiano) Giulia Maria Crespi aprendone il convegno nazionale. “A rivelarmelo è stato Enrico Letta – ha aggiunto – il quale a suo tempo lo aveva riferito in una conferenza stampa ma era stato riportato solo in un trafiletto di giornale”. […]

Fonte: Corriere.it

Già le “missioni umanitarie” in Kosovo e Albania furono finanziate con l’Otto per mille di pertinenza dello Stato.

27 commenti

Rocco

In assoluta sincerità vi confesso che, dopo aver apposto per diversi anni per lo stato, sono 3 anni che firmo per i luterani.

Penso che sia il modo migliore per evitare di destinare il nostro 8 per mille alla chiesa cattolica (aggiustando chiese) o ad attività disparate.

Non mi sento a disagio di manifestare questo, e lo faccio in assoluta coerenza. Per la mia esperienza, i luterani non invadono il terreno laico e vivono quieti e buoni la loro religiosità.

Giuseppe

Mi chiedo a questo punto che uso venga fatto della quota destinata alla ricerca scientifica. Verra’ usata per finanziare le ricerche sul creazionismo?

fabio

Scelgo anch’io il male minore e firmo da anni per la Chiesa valdese. Tra i possibili candidati, mi sembrano i piu’ laici.

Stefano

A parte che se fosse per me l’8×1000 lo abolirei immediatamente, ora bisogna che il parlamento, davanti a tutti gli italiani, renda conto di quello che ha fatto con i nostri soldi e perchè nonostante siano stati destinati ad una cosa, sono stati adoperati per tutt’altro e sopratutto per cose che stanno al di fuori dell’Italia con tutti i problemi che in Italia ci stanno!

Pessimista Cosmica

Destinare l’8 per mille ormai e’ diventata una prova di abilita’ per riuscire a non mandarlo sprecato. Gli italiani sono ridotti a votare una sinistra ridicola disorganizzata pur di non votare una destra tracotante e asservita alla volonta’ clericale, ed a destinare l’8 per mille a… praticamente a chiunque, persino ad uno stato bugiardo e disonesto, pur di non darli ad una chiesa bulimica, crudele e sessufobica. Che tristezza.

Roberto Grendene

In passato lo davo ai Valdesi.
Da un po’ di anni lo do allo Stato.
Le scelte che lo stato fa con i fondi pubblici sono di responsabilita’ del parlamento/governo in carica. E in seconda battuta degli elettori che li hanno mandati a rappresentarci.

Sottraendo soldi allo stato per darli alle chiese non miglioro nulla, anzi.

NB: il pastore veldese di Bologna, con cui abbiamo avuto collaborazioni in passato, dice pubblicamente di dare l’8×1000 allo stato (appartiene alla minoranza dei Valdesi che vorrebbero restituire tutti i contributi da 8×1000 allo stato)

Ciao
Roberto Grendene

Marco G.

Putroppo la notizia di oggi dimostra chiaramente che anche il pastore valdese aveva torto. E’ sotto gli occhi di tutti la considerazione che lo stato ha dei contribuenti che decidono di dargli i soldi. A questo punto se chi ha versato l’ 8xmille allo stato vuole essere coerente, se non vuole firmare per qualcun’altro, dovrebbe portare lo stato in tribunale . Subire passivamente serve solo a screditare ulteriormente questo istituto, il ché corrisponde esattamente alle intenzioni di chi lo ha voluto. L’unico beneficiario di un 8xmille che non funziona è la chiesa cattolica.

Tiziana

Condivido il dispiacere delal signora Crespi, che stimo profondamente per il suo lavoro, ma ritengo che formalmente non ci siano appigli di nessun tipo. Quell’otto per mille a cui lei si riferisce è per l’arte cultura e sociale e la missione in Iraq è stata rubricata come missione di pace , quindi rientra nel sociale.

trotzky

Questo governo sta portando l’Italia allo sfascio per finanziare una guerra che gli italiani non vogliono.
Ma oramai hanno infilato le loro manacce dappertutto e adesso non sanno più dove andare a rubare. Non ci sono più soldi. Lo Stato è in bancarotta. Sono alla frutta.

Tiziana

Io do il mio otto per mille all’ucei. Qualche giorno fa ho avuto un piccolo intervento presso l’Ospedale Israelitico e ho usufruito del mio otto per mille (comunque l’ospedale è pubblico) in quanto su tutti gli apparecchi usati per il mio intervento avevano una etichetta con scritto acquistato con i fondi dell’otto per mille.
Questo è l’ospedale dove sono stata per la mia prima volta. Vado però spesso all’ambulatorio dove durante il pagamento tasse c’è una campagna di volantinaggio massiccio che indica come verranno spesi i soldi dell’otto per mille. Durante l’anno attraverso i monitorr ecc. indicano come spendono i soldi per lettini per lungodegenti, apparecchaiture nuove ecc. Come dire, ho trovato un modo per pagarmi da sola le cose che mi servono . Rimanfo ferma nel pensiero che comunque l’otto per mille, così come le intese con le religioni, in uno stato laico non dovrebbero esistere. Alò mmento però mi sembra che l’ucei mi dice meglio dello stato come spende i soldi dell’otto per mille.

Silvio Manzati

E’ stata la legge finanziaria 2004 a “distrarre” 80 milioni di euro per tre anni dalle destinazioni stabilite dalla legge per l’8 per mille allo Stato trasferendoli alla contabilità ordinaria. L’anno scorso sono stati 80 milioni su circa 100 milioni. Degli altri 20 milioni il 44,64% è andato per il restauro di edifici religiosi cattolici. Lo Stato fa di tutto per spingere gli atei a non firmare per lui. Nelle dichiarazioni dei redditi per il 1997 il 14,43% dei contribuenti aveva firmato per lo Stato; nelle dichiarazioni di tre anni fa la percentuale è scesa all’8,65%. Dico tre anni fa perché le scelte vengono rese note dopo tre anni. Questo crollo di fiducia nei confronti dello Stato non viene registrato né dagli organi di informazione né da esponenti politici. La voce dell’UAAR rimane piuttosto isolata. C’è da sperare che in qualche altro convegno nazionale di qualche altra associazione venga denunciato il fenomeno.

gianfalco

D’altra parte, affidare i propri soldi a gente che non è in grado d spiegare come ha fatto i suoi, non è che sia il massimo dell’avedutezza.
Suggerisco i valdesi.
buona giornata a tutti
gianfalco

statolaico

Eppure basterebbe eliminare la pagliacciata del 5 per mille ed inserire, nel campo dell’otto per mille, la casella “Ricerca scientifica”. Ma siamo in Italia…

Domenico Faro

Qui forse potrebbe trovare spazio una iniziativa dell’Uaar. La “distrazione” dei fondi dell’8×1000 è (ed era) ormai una cosa abbastanza risaputa. Perché non lanciare una petizione popolare per riaffermare il senso del contributo allo stato e per censurare l’eventuale distrazione di tali fondi ?
(ed anche che i fondi per il restauro di beni artistici riguardino esclusivamente gli edifici e beni PUBBLICI quindi non appartenenti alla chiesa… perché questo è il senso di chi non destina i soldi alle chiese…)

Certo l’8×1000 andrebbe abolito o radicalmente riformato ma la petizione, come minimo, potrebbe sollevare dibattito e far tornare attraente “lo Stato” nel momento della scelta della destinazione dell’8×1000.
Se non sbaglio la destinazione della quota statale dell’8×1000 è di competenza della Presidenza del Consiglio che solitamente annuncia tale decisione all’inizio dell’anno…

Francesco

Io destino il mio 8 x 100 alla Chiesa Cattolica perché ne faccio parte.
Problemi?

Francesco

8 x 1000, ho sbagliato… ma si può sapere come mai dovete approvare i commenti di noi cattolici…. manco foste l’inquisizione!

archibald.tuttle

“Io destino il mio 8 x 1000 alla Chiesa Cattolica perché ne faccio parte.
Problemi?”

no, tu destini l’80% circa del tuo 8×1000 alla chiesa cattolica, il resto del tuo 8×1000 viene distribuito alle altre confessioni. il problema e’ che se io sono miliardario qualsiasi cosa scelga il mio 8×1000 va sempre all’80% alla chiesa cattolica. perche non togliere l’8×1000 cosi i cattolici quello che risparmiano sulle tasse lo danno direttamente alla chiesa cattolica?

Dani

L’importante sarebbe che non ci fosse l’otto per mille , il concordato ecc ecc

Francesco

Semplicemente perché molti non lo darebbero più!

Così come molti, pur sentendo un dovere di solidarietà, non fanno offerte per la ricerca, per i poveri, per l’associazionismo… e si tengono semplicemente i soldi. E’ l’ignavia umana che un po’, purtroppo, abbiamo tutti. Semplice.
Assicurare ad organizzazioni religiose ed in questo caso alla Chiesa Cattolica una piccolissima parte di quelle tasse che tanto i Cittadini Cattolici pagherebbero lo stesso assicura (ci auguriamo) una buona organizzazione dell’esperienza ecclesiale di quella fetta di credenti, di non praticanti e anche di persone lontane dalla Chiesa che alla fine al momento del bisogno arrivano più puntuali di un orologia svizzero.

…. e se ascoltassimo quel geniaccio di archimbald.tuttle che si fa farebbe fare lo sconto dell’8 x 1000 sull’IRPEF?
Sarebbero più i danni che i benefici, anche e soprattutto per quelli che l’8×1000 non lo verserebbero, compresi credenti, finti credenti e altri.

E’ vero il Signor Archimbald.tuttle detesta i benefici dell’ 8 x 1000 sulla nostra Società. Lo capisco, ma che si consoli ricordandosi che lui non ne è causa.
Si metta un po’ nei miei panni che non ho neppure il beneficio di firmare o non firmare per pagare quelle tasse che poi vanno a finanziare la tangenziale vicino a casa mia, che neppure uso…. che mi da di sicuro fastidio (più delle opere parrocchiali della Parrocchia di Archimbald.tuttle) ma che userò, puntuale come un orologio svizzero, quando ne avrò bisogno.

Aspetta vediamo se la nuova inquisizione UAARistica mi mette che il mio commento deve approvato…. vediamo vediamo vediamo

statolaico

Caro Francesco, ti assicuro che i primi post che ho scritto anch’io sono stati prima “approvati”, dopo di che è filato tutto liscio certamente sarà una procedura automatica standard… in ogni caso i tuoi interventi non mi sembrano talmente brillanti da intimorire, addirittura, l’uaar che dovrebbe -secondo una tua logica complottista- prima vagliarli o addirittura censurarli vista la loro “stravolgente” portata rivelatrice. L’ultimo, per esempio, fa acqua da tutte le parti e mi sentirei ridicolo anche a commentarlo, le nostre posizioni sono chiarissime, basterebbe, che tu leggessi qualche scheda del sito uaar nella sezione laicità per capire che quello che tu vaneggi nel tuo intervento è gia minuziosamente affrontato e ampiamente spiegato nel sito stesso. Quindi sei anche pretenzioso quando credi, nella tua immensa superficialità, che qualcuna si prende la briga di perdere tempo per censurare proprio i tuoi post (tempo che sarebbe comunque impiegato meglio contando le zampe delle formiche).

Andrea A

@Francesco

Anche a me è successo di attendere che i miei commenti restassero in attesa di approvazione, non sei il solo, la cosa succede anche quando cambi il tuo nick, basta anche una lettera che prima scrivevi con la maiuscola e poi con la minuscola, in ogni caso dubito fortemente che i miei commenti verrebbero pubblicati su molti siti cattolici, prova a scrivere qualcosa di anticattolico sul blog di avvenire e poi ne riparliamo.
Quanto alle tue affermazioni sull’ 8×1000 quoto statolaico, non ritengo di commentarle perchè la loro assurdità si commenta da sola.

Francesco

Giusto per essere chiari:
E’ ovvio che io sia ben contento di pagare attraverso le tasse tutte le spese dello Stato di cui sono e mi sento Cittadino. Se non sono contento di pagarne tante, e veramente tante, trovo comunque normale e giusto che alla spesa Pubblica partecipiamo tutti con corresponsabilità e non solo per imposizione. Questo era giusto per fugare i dubbi di chi ne avesse sulla mia provocazione. Mi sento un cittadino onesto.

Per il resto il riconoscimento della funzione sociale della Chiesa, sia come associazione e rappresentanza di fedeli, sia come Istituzione, va riconosciuta. E’ proprio così difficile dirlo?
Noi Cattolici lo facciamo con l’8 x 1000 del gettito IRPEF, che diventa ancora più infinitesimo se consideriamo la somma di tutte le tasse dirette ed indirette che ogni giorno versiamo.
Francamente proporrei l’1 x 100

Andrea A

@ Francesco

>”il riconoscimento della funzione sociale della Chiesa, sia come associazione e rappresentanza di fedeli, sia come Istituzione, va riconosciuta. E’ proprio così difficile dirlo?”

Stai pur certo che riconosco eccome la funzione sociale della chiesa, il problema è che non sono affatto d’accordo sui fini che essa si propone; personalmente sono il primo a sostenere che la spesa per le funzioni sociali dovrebbe essere sostenuta, ma non certo per privilegiare la chiesa a discapito di attività e servizi sociali con finalità non filoreligiose.
Della tua proposta dell’1×100 ti lascio immaginare ciò che ne penso.

statolaico

“la funzione sociale della chiesa va riconosciuta”… (?) …che significa? Secondo me l’operato della chiesa è dannoso socialmente. Ognuno ha le sue opinioni…

statolaico

@Francesco:
aggiungo questo per una , secondo me, doverosa precisazione: precedentemente ho scritto “…in ogni caso i tuoi interventi non mi sembrano talmente brillanti da intimorire, addirittura, l’uaar che dovrebbe -secondo una tua logica complottista- prima vagliarli o addirittura censurarli vista la loro “stravolgente” portata rivelatrice”. Ma è chiaro che l’u.a.a.r. non lo avrebbe, comunque, fatto. Vedi, la differenza tra l’uaar e la tua confessione religiosa è che la nostra associazione fa della sua forza proprio il libero pensiero e lo scambio di idee. E’ importante che tu sappia che discuti con persone che parlano e fanno parlare. Lo strumento censorio è proprio di chi deve rispondere a logiche dogmatiche per cui si trova costretto -nel tentativo di difendere l’indifendibile- a sfoltire le voci del coro, ripulendolo , appunto, da quelle “stonate”. E’ un tratto in comune con i regimi, con cui spesso, le religioni convolano a nozze stabili e durature.

statolaico

Curiosità (cito il Devoto Oli alla voce “censura”):”controllo preventivo delle opere da diffondere o da rappresentare in pubblico (…), nel diritto CANONICO si hanno due tipi di censura: una detta teologica o dottrinale inflitta dalla chiesa nei riguardi di una dottrina religiosa qualificata come erronea o prossima all’eresia o eretica, oppure come equivoca, ambigua, capziosa o sospetta, o anche come scandalosa, scismatica o sediziosa; l’altra inflitta come pena a un suddito della chiesa (battezzato), delinquente e contumace nel delitto, per mezzo della quale viene privato dei beni spirituali.” Diritto canonico della chiesa di roma, mica di vattelapesca…

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