Il Vaticano agli anglicani: mai l’eutanasia

Decisa replica del Vaticano alla Chiesa anglicana sul tema dell’eutanasia nel caso di bambini nati prematura e gravemente malati, la quale ha inviato alla commissione scientifica indipendente «La posizione della Chiesa non varia, la vita non appartiene all’uomo ma al Signore», ha detto il cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio consiglio per la pastorale della salute. «Non si può togliere la vita, con qualsiasi mezzo diretto o indiretto, a un essere innocente. L’eutanasia non è mai ammessa. E questo vale per i malati terminali e anche per i bambini, anche che nascono con gravi handicap».  La Chiesa anglicana aveva inviato un proprio parere alla commissione scientifica indipendente che sta valutando l’eticità di rianimare e curare piccoli venuti alla luce in condizioni disperate dopo gestazioni troppo brevi. «La Chiesa cattolica non impone, ma propone la sua dottrina», ha detto il card. Barragan. «La dignita della persona umana si basa su un principio numero uno, che è la vita e noi la vita la difendiamo dall’inizio fino al suo termine naturale. Mettere fine alla vita di una persona innocente, anche nel caso di un bambino prematuro gravemente ammalato, equivale a praticare l’eutanasia, e questo resta un’azione illecita, oltre che un atto di crudeltà. Tutto questo è molto diverso dall’accanimento terapeutico». Barragan condivide la decisione dei sanitari di astenersi da cure inutili, «quando cioè si tratta di un uso di medicinali inutili e sproporzionati che servono a prolungare la dolorosa agonia di una persona che sarebbe ormai vicina alla morte. Nessuno è obbligato ad accettare queste terapie. In questo caso possiamo parlare di compassione. Ma se si tratta di ammazzare, bisogna ricordarsi che il quinto comandamento dice non uccidere».

Fonte: Corriere.it 

10 commenti

Andrea A

Sarebbe auspicabile che la chiesa un giorno o l’altro mettesse in pratica il più importante di tutti i comandamenti… l’undicesimo.

Mangiapreti

«La Chiesa cattolica non impone, ma propone la sua dottrina» dice il cardinale.
Questo vuol dire che dovremo essere liberi di rifiutare la proposta della Chiesa e chiedere l’eutanasia. Cos’è che non torna? Perché non è ancora possibile fare testamento biologico? Dopotutto anche un cattolico resta libero di seguire la Chiesa e non chiedere l’eutanasia … o mi sbaglio?
La Chiesa si limiterà a proporre (se lo dicono loro!) ma sono i cattolici, specie quelli della politica, che impongono … anche perché non mi sembra che la Chiesa si impegni molto a ricordagli quel principio.
Così viviamo in uno stato semi-clericale e i cardinali si permettono di fare gli ipocriti!

davide

a mangiapreti
Anzi, quando dicono che la politica si deve attenere ai valori etici cristiani allora lì si ha l’imposizione

Barbara Monea

“Ma se si tratta di ammazzare, bisogna ricordarsi che il quinto comandamento dice non uccidere”

Che strano, questa mi sembra proprio un’imposizione… Si gira la frase per far tornare tutto nelle Leggi, e poter applicare la propria morale.

gianni

la chiesa parla di valore della vita, ma non di qualità della vita, che vita farà un neonato gravemente menomato? e che vita faranno i suoi genitori? è più credele tenerlo in vita o praticare la dolce morte? inoltre chi lo dice che la vita appartiene a dio? perchè fare di un concetto personale come la religione un concetto universale? inoltre nella scelta adulta di invocare per se stessi l’eutanasia come la mettiamo col libero arbitrio? nel momento in cui la chiesa cattolica impone la sua etica come legge dello stato di fatto limita il libero arbitrio dei fedeli che penso abbiano il diritto eventualmente di parlarne poi nell’aldilà con il più alto in grado della gerarchia religiosa che tra l’altro essendo bontà infinita non esiterà ad accoglierlo tra la sua braccia, anche Gesù dice ai discepoli che non bisogna perdonare 7 volte ma 70 volte 7.

Gio

Gli Inglesi sono sempre stati avanti secoli rispetto a noi… perfino nella mentalità ecclesiastica.

Chiara Lalli

È stupidità o malafede? Astenersi da cure inutili va bene – per Barragan e la sua cricca. Ma nel caso di bambini gravemente malati ogni cura è inutile (= prolunga soltanto una agonia), e astenersi dalla cura provoca (seppure attraverso una omissione) la morte del bambino. Dunque?
E poi: mai nessun dubbio che il quinto comandamento possa essere discusso? Tanto come comandamento che come contenuto. Peraltro, i compari cattolici hanno atteggiamenti molto diversi quando il “non uccidere” si pronuncia su un campo di battaglia. L’ipocrisia di questa gente è pari soltanto alla loro presunzione di possedere la Verità…

Mangiapreti

Stupidità!
Non si rende (volontariamente) conto che nella maggioranza dei casi non basta sospendere le cure. Perché la morte non è affatto immediata ma passa per una lunga, lenta e straziante agonia che solo parzialmente potrebbe essere alleviata (impossibile alleviare quella psicologica). Spesso c’è bisogno di incoraggiare la morte per evitare inutili sofferenze … tanto, in fondo, si muore comunque. Che ognuno sia libero di scegliersi il modo!
D’altronde sono stati i santi più osannati dei nostri, pazzi, tempi a predicare, valorizzare, la sofferenza: Padre Pio e Madre Teresa. Quindi cosa ci si può aspettare dalla Chiesa? Che faccia soffrire di più!
Nelle cosiddette “case di carità” della suora albanese non c’erano analgesici e sedativi, non perché mancassero i soldi, quelli arrivavano da tutte le parti, ma perché “la sofferenza avvicina a Dio” e quindi i pazienti dovevano soffrire …
… e ancora stiamo a sentire l’opinione di questa gentaglia?

Tiziana

Seguire e interpretare alcuni comandamenti mi sembra legittimo, purchè lo facciano fra di sè. Mi pare che i cattolici e anche i cristiani (effettivamente questa idea che i valdesi e i luterani siano tanto diversi mi sembra piuttosto discutibile) ignorino completamente la questione del libero arbitrio.

trotzky

Il cervelluccio dei bigotti è bloccato dalla fissazione che le loro opinioni siano verità assolute da imporre, se occorre, con la forza al resto dell’umanità.
Questi poveri psicopatici affermano che la vita appartiene a Dio senza aver prima dimostrato che questo Dio esiste? E noi affermiamo che la vita appartiene a noi e che Dio esiste solo nella loro mente malata.
Ripetono mille volte la stessa cosa? E noi facciamo altrettanto.
Vogliono imporci la loro idea? E noi gli rispondiamo che, se vogliono soffrire, facciano pure, ma ci lascino fare le nostre scelte.
Con gente che non ragiona è inutile perdere tempo. Le loro “verità” non si possono battere con la dialettica ma solo con la forza. Ci vogliono accoppare e noi dobbiamo accopparli per legittima difesa.
La Chiesa avrà buon gioco a imporre la sua etica a uno Stato laico fino a quando gli uomini che lo rappresentano – e che saranno sbattuti via dal popolo stufo dei loro tradimenti – glielo consentiranno

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