«A questo punto rimane solo la disobbedienza civile». La firma è P. Welby. Questo volta i destinatari della lettera si chiamano Franco Marini e Fausto Bertinotti, il presidente del Senato e quello della Camera. Sono passati quasi due mesi da quando Piergiorgio Welby inviò un video-messaggio al Quirinale. La sua storia si può raccontare in poche battute: Welby è malato di distrofia muscolare, vive grazie a uno squarcio nella trachea e a una macchina che pompa aria nei polmoni, il suo ultimo desiderio è morire. Welby è il presidente dell’associazione Luca Coscioni, morto un anno fa per aver rifiutato di vivere come un automa. Welby continua la battaglia del suo collega radicale. La questione intorno a cui gira tutta questa storia si chiama eutanasia. Welby, e tutti quelli che la pensano come lui, chiede una legge sul testamento biologico, sulla libertà di spegnere la macchina. L’obiettivo dei suoi appelli è portare la sua storia e le sue idee al primo posto dell’agenda politica. Aspetta risposte e intanto scrive: “Caro Presidente, nonostante la mia pubblica richiesta di essere sedato per staccare il respiratore, nessuno vuole prendersi questa responsabilità. Quindi, l’unica via percorribile resta quella della disobbedienza civile che – insieme a Marco Pannella e ai compagni radicali – non potremmo e non potremo far altro che mettere in pratica un giorno da decidere. P.Welby». […]
Welby: «A questo punto rimane solo la disobbedienza civile»
9 commenti
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Le battaglie sull’eutanasia, i Pacs e l’automia dello Stato dalla Chiesa devono essere iniziate al più presto. Non mi è chiaro perché la Chiesa attacca, pretende e ottiene dai politici corrotti mentre noi non facciamo che lamentarci senza mai passare all’azione.
Se non ci muoviamo da soli, non ci aiuterà nessuno.
giusto, è innamissibile che la chiesa si arroghi il diritto di decidere della vita altrui, bisogna trovare la forza di urlare il nostro basta!!!!!!!!!!!
ma più che votare coloro che secondo noi possono fare qualcosa, che possiamo fare? Il fatto è che la maggior parte dei politici è pigra e priva di qualsiasi idea, ecco perchè non fanno che appoggiarsi a vecchie tradizioni e precetti, si possono fare associazioni, volantinaggio, ma se non c’è volontà politica non si ottiene niente.
Mi sa che ha ragione Welby, infatti se il parlamento continua ad essere popolato di fondamentalisti non ci sarà mai nessun via libera e quindi conviene fare disobbedianza civile. In un caso come questo di sicuro non ci si sbaglia e se uno vuole morire ha tutto il diritto di farlo.
E’ ovvio che con questo parlamento, non si decidera’ mai nulla, forse si dovrebbe tentare con un referendum.
Ha iniziato CARLO CAFFARRA , quando ha affermato che introdurre il PACS in Italia (patto civile di solidarietà ) è come introdurre una “letale metastasi” nella società, in particolar modo questo per le coppie dello stesso sesso, poi è arrivato il Vescovo di Aversa Mons. MARIO MILANO, che in una intervista e spesso nelle sue omelie ha definito i gay “povere persone affette da patologie”, “portatori del disordine” che “deviano con il loro comportamento dall’ordine naturale”, indicandoli come “peccatori”, infine è ritornato alla ribalta il discusso Vescovo di Como Mons. ALESSANDRO MAGGIOLINI, che ha superato tutti per le sue immagini caricaturali e grottesce , spingendosi fino all’analogia (per lui evidente) tra rapporto omosessuale privo di tenerezza e la bestialità, l’unione tra un uomo e una bestia, in questo caso il cavallo.
Puntuali sono state le risposte del movimento gay che hanno smascherato questi personaggi: “non si comprende bene in quale logica di affermazione e di predicazione del Vangelo dell’amore di Dio si possa giungere ad una tale svalutazione dell’esperienza umana di tante persone (molte delle quali fedeli in Cristo) a cui è stato dato di vivere un’esperienza affettiva così singolare qual è quella omosessuale” ha detto l’Arcigay di Sondrio riferendosi al vescovo Maggiolini. Franco Grillini ha invece detto, riferendosi alle critiche del vescovo Caffarra alla legge sulle coppie gay in discussione alla camera: «Chi ha il compito di fare il vescovo in questa città non si deve intromettere così pesantemente in politica. Altrimenti, caro Caffarra, fatti un partito e presentati alle elezioni» specificando anche che “La vera metastasi è l’integralismo religioso”. Ancora Aurelio Mancuso riferito al vescovo Mario Milano di Aversa: “Ricordo all’alto prelato, che neppure i documenti ufficiali vaticani se la sentono di andare contro la scienza, e da tempo non affermano più che l’omosessualità sia una patologia, ma bensì una condizione dell’essere umano”.
http://www.arcigaymilano.org/crono/sezione.asp?sez=Religione
http://www.arcigaymilano.org/crono/sezione.asp?sez=Religione&sotto=Omofobia%20cattolica
A proposito di classe politica:
10:20 Bocciata Ici beni chiesa
Altri cinque articoli (dall’11 al 15) della Finanziaria hanno avuto il via libera dell’Aula di Montecitorio. Ne restano ben più di 200: il ddl conteneva inizialmente 217 articoli, alcuni sono stati soppressi, ma è maggiore il numero degli articoli aggiuntivi.
Oggi scade il 45 esimo giorno, tempo limite previsto dal Regolamento della Camera per la sessione di Bilancio. Fra gli emendamenti votati, e respinti, dall’Aula, anche quello della Rosa nel Pugno sull’allargamento della base imponibile Ici sui beni della Chiesa.
http://www.repubblica.it/2006/11/dirette/sezioni/economia/finanziaria13nov/finanziaria15novembre/index.html
Grillini ieri sera a Porta-a-Porta ci ha dato giu’ egregiamente alla religione cattolica e alle ratzi-cazzate. Bravo Grillini, continua cosi’!
Me lo son perso mannaggia, vedo se lo trovo su RaiClick.