Velo islamico, Paesi e costumi

Sostenere che gli immigrati debbono adeguarsi alle leggi ed alle tradizioni del Paese che li ospita è questione che riguarda l’integrazione degli stranieri, e se è giusto che i Paesi islamici chiedano a chi li visita di rispettare i loro costumi, è logico che quelli occidentali si comportino allo stesso modo. In un dibattito alla televisione indiana, il portavoce della Conferenza episcopale, padre Babu Joseph, ha spiegato così alcune affermazioni fatte in Vaticano dal cardinale Raffaele Renato Martino a proposito delle discussioni sul velo islamico in corso nei Paesi occidentali.

In Vaticano, la questione è stata posta dai giornalisti due giorni fa, martedì 14, nel corso della presentazione del messaggio di Benedetto XVI per la Giornata del migrante. Parlando della necessità di facilitare l’integrazione degli immigrati, il cardinale ha sostenuto il principio che gli Stati “possono chiedere che i loro ospiti, che provengono da culture differenti, rispettino le tradizioni, i simboli, la cultura e la religione del Paese dove si recano”.

L’articolo completo é raggiungibile su AsiaNews

13 commenti

raphael

In quanto ateo e laico vorrei anch’io quella reciprocità che mi viene negata tanto in Italia quanto nei paesi islamici

archibald.tuttle

il cardinale ha sostenuto il principio che gli Stati “possono chiedere che i loro ospiti, che provengono da culture differenti, rispettino le tradizioni, i simboli, la cultura e la religione del Paese dove si recano”.

quindi in arabia saudita per il cardinale fanno bene a proibire l’esposizione dei crocifissi nelle abitazioni private?

Giuvà

Facile a dirlo ma gli stranieri che arrivano in Italia al 99% non conoscono i nostri usi e
costumi. Noi Italiani non conosciamo usi e costumi di altre regioni italiane.
Usi e costumi vanno tradotti in leggi e insegnate a scuola.
Per gli stranieri all’ entrata in Italia sarebbe opportuno distribuire gratis un opuscolo
che riporti tali leggi a scanso di inconvenienti.

RazionalMENTE.net

Il mondo gira. Adesso è la destra a usare l’arma dei PACS per distruggere la sinistra. E tra i due litiganti il terzo, cioè il gay, non gode. Vergognosa strumentalizzazione dei diritti umani che tuttavia forse riuscirà ad aprire qualche porta.

Kaworu

debole e deviato un cazzo, conosco coppie che durano da una vita e probabilmente continueranno così.

ma cosa cambia a questi se i gay ottengono diritti??? non mi pare che ne vengano tolti agli etero.

marco musy

caro Kaworu, e’ come immettere monete false (cioe i gays) nel circuito delle monete vere (cioe loro naturalmente). Cosi’ si espressero. Puro fanatismo ideologico.

RazionalMENTE.net

Sono semplicemente dei razzisti che cercano di mimetizzare il loro razzismo con interpretazioni personali della Costituzione e con altre argomentazioni deboli e deviate come il loro cervello.

gianni

se una donna porta il velo non offende ne la morale ne le leggi del paese che la ospita, a patto che si renda identificabile, se un mussulamano non mangia carne di maiale non va contro le leggi o contro la nostra morale, l’adeguamento deve essere solo per ciò che caratterizza la sua vita sociale e lavorativa. Voler liberare per legge le donne islamiche dall’usanza del velo è secondo me sbagliato, solo con l’esempio possiamo mostrare loro cosa sono la libertà e l’emancipazione, ci vorranno alcune generazione per arrivarci? Pazienza, ma la liberazione forzata mai, ricordiamoci di cosa abbiamo combinato nei secoli scorsi nel voler imporre ad altri popoli il nostro modo di vita e la nostra religione.

Gérard

Gianni !
Lei non sa assolutamente niente sul velo e tutto quanto si nasconde dietro questo pezzo di stoffa all’ apparenza innòcua ! Nell’ Islam, il velo è un fenomeno che sta tornando : le madri di queste signore eranno più evolute e meno velate .
Qui siamo assistendo ad una regressione e non c’è da aspettarsi un evoluzione nel senso come l’intendiamo noi ma piuttosto qualcosa che andrà peggiorando .. !
Seguo questo fenomeno da molti anni e dovresti vedere i films documentari d’epoca che fanno vedere Habib Bourguiba quando arrivo al potere in Tunisia . Andava lui in persona togliere il velo alle donne nelle campagne e si vedeva che la loro gioia non era finta !!
Oggi, nelle scuole d’archittetura, universita etc di Tunisi, le ragazze non velate vengono aggredite verbalmente, se non fisicamente dalle loro coetanee velate… !
Lei non sa forse che in certi sobborghi di Bruxelles, Londra o Berlino ( per non parlare di Parigi ) le madri di famiglie cristiane ( o di altre religioni o punte religioni ) chiedono alle loro figlie di mettersi il velo islamico onde non avere problemi !!!

x

Un immirato che lavora non è un ospite, ma è un abitante che dovrebbe avere piei diritti. Se in un altro stato alcuni degli abitanti sono discriminati in base ad esempio alla religione. questa è una faccenda interna tra quello stato ed i suoi abitanti, e non è un motivo valido per mettersi a discriminari persone che abitano in Italia e che soprattutto non sono responsabili di cò che fa uno stato estero. Ritengo anche che non dobbiamo né possiamo imporre agli immigrati i nostri usi e costumi, soprattutto perché gli usi e costumi tra gli italiani autoctoni sono differenti: ad esempio, molti degli utenti di questo sito non appartengono alla religione dominante in Italia, e non desiderano che venga imposta. Stessa cosa per ogni uso e costume.

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