Olanda, il burqa presto al bando

Burqa vietato per legge in Olanda. Il governo presenterà a breve un disegno di legge che vieta di nascondere il volto in luoghi pubblici e semipubblici. Lo ha confermato oggi il ministro per l’Integrazione e l’immigrazione Rita Verdonk, al termine di una riunione del Consiglio dei ministri. La legge punta anzitutto al ‘niqab’, il velo integrale islamico, ovvero al ‘burqa’ di tipo afgano. Secondo la normativa, in luogo come cinema, teatri, treni, stazioni, aeroporti, in strada e negli autobus sarà vietato coprire il viso in alcun modo. Secondo Verdonk, nota come ‘Rita di Ferro’ per le sue posizioni molto dure sul fronte dell’immigrazione, un’analisi attenta ha rivelato che non vi è alcun tipo di ostacolo giuridico alla normativa, smentendo dunque quanti temevano conflitti di tipo costituzionale. In base alla legge attuale, un simile divieto è possibile solo in casi circostanziati di tutela della pubblica sicurezza e di comunicazione nell’amministrazione pubblica. […] Il governo ha evidentemente superato ogni dubbio residuo sulla fattibilità della legge, sul cui futuro pesa però l’incertezza del voto che mercoledì dovrà rinnovare il Parlamento olandese. I sondaggi danno lievemente in testa l’attuale premier Jan Peter Balkenende, ma se dovesse prevalere il centro-sinistra il disegno di legge potrebbe finire archiviato. Se la legge dovesse essere approvata, l’Olanda sarebbe il primo paese ad avere una norma contro il velo integrale a livello nazionale. A livello regionale esiste però già l’esempio del Belgio. Il governo delle Fiandre ha vietato l’utilizzo del ‘niqab’ in luoghi pubblici, mentre in Francia e in vari laender tedeschi è vietato nelle scuole e nelle università statali l’utilizzo anche dell”hijab’, il velo che copre solo i capelli. Il modello in proposito è la normativa ‘antivelo’ in vigore in Turchia e Tunisia.

Fonte: Repubblica.it 

5 commenti

Johnny Golgotha

La polemica contro gli usi ed i costumi delle persone di confessione islamica è dannosa.

Il “velo” è un indumento tipico di quelle popolazioni e della loro cultura, era in uso già da prima dell’avvento dell’Islam e simboleggia l’onestà e la purezza; vietarne l’uso alle donne musulmane significa obbigarle a disconoscere la propria comunità, ed una cosa inumana

Gérard

… simboleggia l’onestà e la purezza… Ma sopratutto la sottomissione della donna come essere inferiore, minorenne che non ha gli stessi diretti degli uomini .
Dunque la polemica contro la velo è doverosa .

Mauro

a Jonny Golgotha
obbligarle a disconoscere la propia comunità, che le discrimina nella maniera più becera e oscena possibile, non è una cosa inumana, bensì l’unica maniera per aiutarle a ritrovare la propria “umanità”.
NO a qualsiasi velo, simbolo di discriminazione.

Johnny Golgotha

Costringere qualcuno a privarsi dei simboli della propria cultura è un errore gravissimo, lo stesso sopruso che compivano i conquistadores cristiani quando imponevano agli indios di non indossare i propri monili, che venivano forzatamente sostituiti con i crocefissi ed i rosari

La discriminaziona nasce dall’ignoranza, e l’ignoranza viene dal disagio e dalla povertà; le donne musulmane sono discriminate nei paesi islamici poveri, travagliati da guerre e guerriglie, mentre in quelli ricchi la loro realtà è radicalmente diversa, tanto che sono presenti nelle professioni e nella politica

E soprattutto non dobbiamo dimenticare che la discriminazione femminile non nasce da nessuna religione in particolare, perchè è un atteggiamento tipicamente maschile, diffuso in tutte le società patriarcali, anche in quelle occidentali; basti pensare che anche qui in Italia una donna spesso viene retribuita fino ad un quarto in meno rispetto ad un uomo per svolgere lo stesso lavoro, ed ancora gli viene negata l’assunzione se solo la si sospetta incinta

Gérard

Johnny, la discriminazione femminile non nasce da nessuna religione in particolare ma la religione la ” santifia” e la rende legge divina onde impedirne la modifica .

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