La Svezia rifiuta la proposta EU sul divorzio

La Svezia ha criticato i programmi UE per armonizzare le regole sul divorzio, sostenendo che potrebbe portarci ad applicare in Europa le leggi sulla famiglia di alcuni Paesi come l’Iran. Secondo la proposta UE, la persona deve essere “legata” al Paese in cui vorrebbe avanzare la richiesta di divorzio. L’obiettivo della proposta è impedire che un membro della coppia possa ottenere un divorzio facilmente in una Comunità Europea più flessibile.
Ma la Svezia ha precisato che la proposta non si applica se il Paese a cui l’individuo è legato si trova in Unione Europea. In un rapporto sulla proposta, il Ministero della G
iustizia svedese fornisce l’esempio di una donna svedese sposata con un uomo iraniano, che si è trasferita in Iran. “Dopo un certo periodo desidera porre termine al martimonio e tornare in Svezia. Secondo le leggi correnti, potrebbe ottenere un divorzio secondo la legge svedese. La proposta intende invece che in seguito la legge iraniana dovrà essere applicata dalla Corte Svedese.” ha scritto il Ministero.
Non è ancora stata presa una decisione a riguardo, ed il ministro della giustizia Beatrice Ask deve ancora commentare. Tuttavia, la posizione del ministero è resa chiara nel rapporto: “la Svezia non desidera introdurre regole che indicano che la possibilità di divorzio in una Corte Svedese sia limitata per alcuni gruppi. […]”. Il ministro ha aggiunto che approva la parte della proposta che incrementa le possibilità per una coppia legata ad un certo Stato membro di avere il proprio caso locato in quello Stato. Tuttavia, ci sono opposizioni dai Paesi cattolici dell’Europa del sud, che temono che le loro leggi più restrittive sul divorzio vengano insidiate – dai Paesi con leggi simili a quelle della Svezia.

La notizia, in lingua inglese, è apparsa sul sito svedese The Local

12 commenti

Barbara Monea

Capito come siamo definiti nell’Europa del Nord?
Southern European Catholic countries…..

Stefano

Almeno in Svezia ragionano con la prorpia testa e le loro decisioni hanno un senso. In questo caso il senso è dato dall’applicazione della scienza giuridica. I paesi cattolici che hanno protestato hanno dato una dimostrazione di vigliaccheria da quattro soldi perchè nonostante si siano resi conto che le loro leggi in materia di divorzio appartengono al medio evo e sono in ossequio a quanto dettato dalla chiesa cattolica, pur di non mollare vorrebbero obbligare tutti gli altri a fare come loro.

RazionalMENTE.net

# Barbara Monea scrive: Capito come siamo definiti nell’Europa del Nord?
Southern European Catholic countries…..

Rosy Bindi ne sarà orgogliosa!!

Daniela

davvero indecente, le libertà dell’individuo non vengono tutelate, si fa di tutto per legarlo ed imprigionarlo e di imporre la propria morale.

davide

a Daniela
ah perchè da quando la chiesa se ne strafotte della libertà di decidere altrui?Daltronde cosa vuoi che siano due millenni in cui hanno sparso il loro virus in giro per il globo?

Giacomo

“Tuttavia, ci sono opposizioni dai Paesi cattolici dell’Europa del sud, che temono che le loro leggi più restrittive sul divorzio vengano insidiate”

che vergogna… :(((

trotzky

Non mi stancherò mai di ripeterlo. I nostri politicanti non valgono un tubo. O li mandiamo a casa o siamo rovinati.

Edoardo

Ci considerano al livello della legge iraniana.
Bello a sapersi…

tipaccio tremani

@trotzky

Siamo già rovinati.
Comunque ho deciso che per le prossime tre puntate elettorali farò lo sciopero del voto. In Italia non c’è nessumo che possa rappresentarmi politicamente. La destra non c’è. La sinistra non c’è. Chi c’è?. Non c’è nessuno. Non c’è politica, ma solo asservimento e sfruttamento.
Se non si cambiano le regole del gioco, se non si toglie alla politica lo status di “mestiere”, l’Italia resterà per sempre la fetecchia di nazione che è. Grazie, naturalmente, al cattolicume generalizzato.
Ti saluto,
tipaccio

Domenico Faro

Primo: nessuna meraviglia di cosa pensano gli altri paesi dell’Italia. Basta vivere un po’ all’estero per capirlo. Una volta all’estero una persona mi chiese: Ma è vero che l’Italia è in mano al Vaticano? Io preso da “amor patrio” cercai di difendere il mio paese ma delle risposte che gli detti mi è rimasto l’amaro in bocca.

Secondo: E’ GRAVISSIMO il tentativo dei “southern European Catholic countries” di limitare il divorzio in altri paese dopo averlo fatto nel proprio.

Terzo: fortunatamente la Svezia è uno di quei paesi che non si fanno condizionare.

Quarto: Non capisco il plurale di “southern European Catholic countries”. Tra quei “countries” non ci può essere la Spagna di Zapatero. Dubito che sia la Francia che non è tanto south. Rimane l’Italia e la Grecia ma in quest’ultima la popolazione è al 98% cristiano ortodossa quindi non certo Catholic…

Conclusioni? Sconforto e rabbia…

tadeo

la italia e’ catolica subamericana, no vengono tutelate la cultura laica ,ni la destra ni la sinistra.

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