A ragion veduta

Il mondo osservato dall’Uaar

Proposte dei lettori dell’Espresso: abolire l’ora di religione

L’ora dedicata all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole va abolita e sostituita con un’ora di lezione sulla storia delle diverse religioni del mondo. Tutto ciò favorirebbe anche la comprensione e il dialogo interreligioso con le diverse culture del nostro Paese. Gli insegnanti inoltre, dovrebbero essere scelti dal ministero dell’Istruzione e non dai vescovi.

Questa proposta ha già raggiunto 9000 voti.

La proposta, con i relativi commenti, è raggiungibile a questo link sull’Espresso

Pubblicato 19-11-2006 alle 15:11 da Redazione Uaar

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Tags: Chiesa-cattolica, dialogo, religione, scuola, storia-delle-religioni

59 commenti

robi 19 Nov 2006 15:30

9001

Mangiapreti 19 Nov 2006 15:41

Scusate ma … dove si vedono i 9000(1) voti? Grazie.

Mateo 19 Nov 2006 16:19

Il numero dei voti si vedono proprio dove devi votare: http://espresso.repubblica.it/proposte/tutte/4 😉

Mateo 19 Nov 2006 16:22

C’è anche questo: “Clausola costituzionale contro leggi etiche/confessionali” http://espresso.repubblica.it/proposte/la-classifica

Wilde 19 Nov 2006 16:26

… e soprattutto, dove si vota?

mirco 19 Nov 2006 16:47

si vota da qui:
http://espresso.repubblica.it/proposte/la-classifica

marco 19 Nov 2006 17:05

ci vuole l’ora di diritto costituzionale ed educazione civica, la religione, anche se solo nella dimensione storico-antropologica, che se la studi chi vuol studiarsela

pasquale 19 Nov 2006 17:07

Scusate, ma su quello che c’ e’ scritto non sono d’accordo.
Io abolirei l’ ora di religione, e non la sostituirei con un ‘ ora di storia delle religioni.
L’ argomento storia delle religioni, in un anno scolastico, non puo’ monopolizzare tutto l’ anno.
Con 4-5 ore si potrebbe esaurire l’ argomento religioni.
Questo si potrebbe inserire nelle materie tipo storia e italianom e dovrebbe essere considerato, come un qualsiasi argomento di studio.

Valerio 19 Nov 2006 17:20

Ok per abolire l’ora di religione ma sono daccordo con Pasquale, inseriamo la storia delle religioni nei corsi di filosofia, e se poi si hanno ore da occupare ci si può occupare davvero di educazione civica o, perchè no, di educazione sessuale, in manieral ibera e seria, oppure si potrebbe fare davvero informatica, inglese (della famosa terza “i” di Berlusconi non sento proprio il bisogno).

Mangiapreti 19 Nov 2006 17:20

Ne ho già discusso recentemente qui:
http://www.uaar.it/news/2006/10/27/velo-come-capelli-lunghi-negli-anni/
e qui:
http://www.uaar.it/news/2006/11/17/fini-si-alle-lezioni-corano-nelle-scuole/
Sono rimasto della mia opinione: è necessario uno studio critico e comparato delle religioni.
Per come sono messe le cose oggi non occuparsi dell’istruzione religiosa sarebbe un suicidio sociale perché lascia campo libero all’indottrinamento privato.
Ammetto che anche l’alternativa pone molti problemi e che ci vorrà del tempo: ma non è un buon motivo per desistere!
Per i dettagli rimando alle discussioni già avvenute.
Quindi sono sostanzialmente favorevole alla proposta.

RazionalMENTE.net 19 Nov 2006 17:20

D’accordo con Pasquale.

Edoardo 19 Nov 2006 17:29

Io gli insegnerei invece che le religioni non hanno fondamento scientifico, e che poi si arrangino a studiare bibbie, vangeli, hadith e corani fuori dalla scuola.

E’ un controsenso pagare le tasse per un’istruzione che diffonde la divisione della popolazione in comunità religiose e che sega la mentalità scientifica nei giovani che crescono.

Altro che studio delle religioni, l’istruzione non deve insegnare ad essere irrazionali; deve andare avanti con Informatica, Inglese ed Impresa (sìsìsì la terza I che non piace a Valerio).

Mangiapreti 19 Nov 2006 17:46

Anche la letteratura, l’arte, ecc. non hanno fondamento scientifico.
Altre discipline, come la storia, dipendono troppo dalle interpretazioni.
Escludiamo anche loro! (ironico)
Perché non leggete le vecchie discussioni?
Il compito della scuola non è quello di fornire un istruzione oggettiva (ho forti dubbi che sia possibile) ma quello di formare i futuri cittadini mettendoli in grado di partecipare alla vita sociale. Cosa che è possibile solo quando sono in grado di comprendere pienamente i diversi aspetti della cultura.
Le religioni esistono ed è necessario conoscerle almeno un poco per convivere fra diverse opinioni.
Esempi di incomprensioni mi sembra che abbondino oggi, no?
Un buon metodo per promuovere la tolleranza.

A D. 19 Nov 2006 17:55

Sono d’accordo anch’io con la proposta di abolire l’ora di religione e sostituirla con un’ora di insegnamento laico delle religioni.

Marja 19 Nov 2006 17:57

Sì all’abolizione dell’ora di religione, ma non sono d’accordo con l’insegnamento della storia delle religioni, invece si dovrebbero insegnare i fondamenti di diritto e tra questi il principio della laicità dello stato e delle istituzioni pubbliche. Altrimenti, la storia delle religioni dovrebbe essere una materia facoltativa permettendo al singolo studente di sostituirla con la storia della musica, del teatro, della moda, del cinema…

Riccardo 19 Nov 2006 17:59

D’accordo con la proposta e con Mangiapreti (ho dato un occhiata alle vecchie diatribe!)
Abolirla sarebbe solo una mossa formale che non cambia niente!
Poi i genitori prenderanno i figli usciti da scuola e li manderanno al catechismo od a imparare il corano …
Se è giusto difendere il diritto dei genitori ad educare i propri figli è anche giusto difendere i diritti dei minori.
Tutte le libertà finiscono dove iniziano quelle degli altri: anche i bambini hanno il diritto a formarsi le proprie opinioni.
Com’è possibile farsele sulla religione se gli fanno il lavaggio del cervello durante tutta l’infanzia?
C’è un metodo semplice per impedirlo: garantire l’accesso anche ad altre opinioni.
Cosa che può essere fatta solo a scuola.
I genitori cattolici o i catechisti diranno ciò che vogliono ai bambini ma a scuola verranno in contatto con le critiche al cattolicesimo e con altri punti di vista: dal protestantesimo all’ateismo. Solo a questo punto avranno veramente libertà di scelta.

P.S.
Dove si vota?

Edoardo 19 Nov 2006 17:59

Infatti la letteratura e l’arte non la farei insegnare.
O meglio, solo in pochi corsi.

La storia in realtà non è così tanto interpretabile, è interpretabile laddove si vuole che lo sia.

Io non dico di spargere l’intolleranza, non l’ho mai desiderato, ma almeno di insegnare, assieme alle religioni, anche perchè tali religioni non debbano immischiarsi nella politica, nella società, ecc. a causa della loro irrazionalità.
Questo credo di avere il diritto di desiderarlo!

Magari mi sarò espresso male io, ma non credo…

Ela 19 Nov 2006 18:15

“La storia in realtà non è così tanto interpretabile”

Alla faccia…

Gio 19 Nov 2006 18:31

L’ora di religione va senz’altro abolita.
Se poi debba essere sostituita da una “storia delle religioni”, allora credo proprio che sia doveroso inserire anche l’ateismo… altrimenti è discriminazione bella e buona.

Riccardo 19 Nov 2006 18:34

No, ti ho capito Edoardo ma …
Vedi, precedentemente ero stato “accusato” di utopia.
A me sembra invece che tale accusa possa essere capovolta.
Ignori l’attuale realtà umana per cui la società risente delle influenze della letteratura, dell’arte, delle religioni come della scienza.
Condivido (forse solo in parte) la tua utopia ma bisogna essere realisti e la scuola di oggi ha il compito di preparare a vivere nella società attuale, non in una che è solo un ipotesi.
Dunque vanno insegnate letteratura, arte … educazione civica … religioni.
E’ illegittimo provare a forzare, imporre, un particolare cambiamento.
D’altro canto ritengo altrettanto illegittimi tentativi di conservare lo status-quo: come, ad esempio, imporre una religione alle future generazioni.
Se non altro la proposta, influendo attivamente sulle giovani generazioni, ha il merito di lasciare che la società imbocchi una strada senza imporgliene alcuna.
Si può scegliere solo conoscendo le alternative oltre ad avere i mezzi intellettuali per fare una scelta consapevole.
Allora il cambiamento dipenderà dalle scelte individuali (poi collettive) e se queste saranno veramente libere da buona parte delle costrizioni un po’ di fiducia ve la ripongo!
Forse le persone sceglieranno ancora di seguire il cattolicesimo o l’islam ma la differenza sostanziale è che, appunto, sarà un’autentica scelta.

Sandro Masini 19 Nov 2006 18:43

Ritengo che la storia delle religioni e l’influenza delle stesse, si dovrebbero imparare a conoscere studiando la Storia, la Letteratura, e la Storia dell’Arte ed anche studiando l’influenza che hanno avuto sulla Libertà di ricerca Scientifica.
Non vedo, a mio parere, la necessità di creare “lo studio delle religioni”.
Sono del parere che si dovrebbe abolire siu l’insegnamento della “religione cattolica”.
La gerarchia cattolica lo insegni a propie spese, nelle propie chiese e non pretenda di continuare ad insegnarlo nelle scuole pubbliche da insegnanti da loro scelti e pagati dai contribuenti Italiani!

Nicola Cardinale 19 Nov 2006 18:57

Studiare la STORIA DELLA SCIENZA !!!!!!!
L’ora di religione deve essere sostituita , giustamente, da un’ora di Storia delle Religioni, ma anche in essa si deve insegnare la Storia della Scienza. Questa disciplina, fondamentale nella evoluzione dell’umanità, non è insegnata in nessun grado scolastico. In questo modo si dà la stessa dignità anche al pensiero scientifico che ha basi ben più solide del pensiero religioso !!!!

RazionalMENTE.net 19 Nov 2006 19:07

A scuola andrebbe insegnato il rispetto per il prossimo.

Recentemente si è parlato del caso del ragazzo down. Tutti scandalizzatissimi per l’accaduto. Nessuno che si scandalizzi per le offese che ogni giorno la Chiesa rivolge ai gay. Anzi, Rosy Bindi condivide il concetto dei gay dall’amore debole e deviato (parole papali).

Ciò rappresenta una legittimazione proveniente dalle stesse istituzioni alla derisione ed emarginazione dei gay e quindi dei diversi, inclusi portatori di handicap.

Questa è l’ipocrisia di chi ci governa.

RazionalMENTE.net 19 Nov 2006 19:12

Fioroni si è costituito parte civile per il caso del ragazzo down. Vorrei vedere qualcuno che si costituisse parte civile nei confronti dell’istigazione all’emarginazione proveniente dalla Chiesa.

Purtroppo in Italia abbiamo solo una grossa parte incivile.

RazionalMENTE.net 19 Nov 2006 19:23

Molti parlamentari hanno espresso sdegno per le parole di quei 4 dementi che hanno profferito slogan a favore della strage di Nassirya. Sdegno per le parole del Papa assolutamente no. Il Papa è come la pubblicità del Colgate di tanti anni fa: “Con quella bocca può dire ciò che vuole”.

Per secoli alcune preghiere cattoliche contenevano l’espressione “perfidi giudei” abolita poi da Giovanni XXIII. Adesso abbiamo i perfidi gay nelle parole quotidiane del Papa. Fra qualche centinaio d’anni chiederanno perdono anche per questo pur rimanendo gli ipocriti di sempre.

Per il bullismo nei confronti dei gay, ringraziate il Papa, Buttiglione, Rosy Bindi & Co.

simon 19 Nov 2006 19:30

Dovrebbe far parte del bagaglio culturale di ogni individuo la conoscenza dell’origine delle religioni, assieme alla mitologia e ad altre storie fantasiose inventate per trasmettere alcuni concetti. Ci sono delle religioni antiche che sono ormai scomparse e sono state letteralmente sostituite da quelle più moderne utilizzando lo stesso genere di personaggi, gli stessi eventi miracolosi, lo stesso concetto di divinità, cambiandogli semplicemente nome. Sarebbe appropriato inserire questi studi nell’ambito dell’antropologia, materia che dovrebbe essere insegnata assieme alla Storia (la quale, ora come ora, mi pare venga insegnata come una sterile sequenza di eventi bellici da cui, a quanto pare, non viene tratto alcun insegnamento).
Magari scoprendo il motivo per cui le religioni politeiste sono nate in certe regioni della Terra e sono più inclini alla tolleranza, mentre le religioni monoteiste derivano da regioni più aspre e desertiche, e invitano sempre allo scontro con qualcosa, le nuove generazioni di cittadini italiani cominceranno a pensare con i propri neuroni.
Questi studi sono certamente molto lunghi e possono occupare intere annate scolastiche. Il problema è: dove li troviamo migliaia di insegnanti distaccati da Vaticano & C. e talmente “asettici” da portare avanti in maniera imparziale questi studi?

RazionalMENTE.net 19 Nov 2006 19:32

Il Papa oggi ha invitato alla prudenza sulle strade.

GRANDE! Se non lo diceva anche lui stavo male.

Poi si offendono se Crozza lo descrive come un attore che ogni sera deve prendersi la sua dose di applausi e approvazione.

In una stanza di tre muri
tengo il pubblico con me
sull’orlo di un abisso oscuro
col mio trac e con i miei tic.
E la commedia brillerà
del fuoco sacro acceso in me.
E parlo e piango e riderò
del personaggio che vivrò.
Perdonatemi se con nessuno di voi
non ho niente in comune,
io sono un istrione
a cui la scena dà
la giusta dimensione.
La vita torna in me
ad ogni eco di scena che io sentirò,
e ancora morirò
di gioia e di paura
quando il sipario sale:
paura che potrò non ricordare più
la parte che so già.
Poi quando tocca a me
puntuale sono là
nel sogno sempre uguale, uguale.

Marja 19 Nov 2006 19:53

so che non è in tema, ma visitate il sito http://www.womenonwaves.org, una organizzazione olandese non profit che a bordo della sua nave-clinica permette di praticare l’aborto farmacologico, in acque internazionali,in quei paesi dove la legge vieta l’IVG(ce ne sono anche in Europa ad es. Portogallo e Polonia, in qs ultimo paese addirittura l’aborto è stato vietato dopo 30 anni di legislazione permissiva). L’Olanda è una scuola di libertà per tutta l’Europa. Noi qui invece abbiamo quei criminali liberticidi del Movimento per la Vita che a momenti vorrebbero proibire anche i mezzi contraccettivi(come la spirale)!!! Infatti io ho appreso dell’esistenza di questa associazione da un articolo dell’Avvenire pubblica sul sito del Movimento per la Vita, che ovviamente non aveva certo scopo promozionale. Nella sezione di questo sito intitolata Women on Web è possibile uscire dal silenzio dichiarando I had an abortion,allegando anche la propria immagine se si vuole, per dire che l’aborto è un diritto e quindi non c’è nulla di cui vergognarsi(altro che i siti dei fondamentalisti USA dove rubano le immagini di donne all’ingresso delle cliniche che praticano aborti per metterle alla gogna sul web!).

calogero 19 Nov 2006 20:04

Ma perché la parola “religione”, al singolare o al plurale, deve stare per forza in scuola? Non capisco. La religione non ha contenuti didattici e pedagogici, anzi contiene disvalori violenti e sopraffattivi; la religione non è formativa, giacché non fa altro che rimandare a un mondo “altro” che predispone al dannosissimo pensiero magico; non educa alle arti pratiche, che anzi disprezza; non ha nessun valore storico positivo, giacché la storia la religione l’ha solo inquinata e peggiorata; e allora?
La proposta dell’Espresso di abolire l’irc implica la rinuncia al Concordato, quindi è praticamente una donchisciottata. Ma la sostituzione dell’irc con una storia delle religioni mi sembra un peggiorativo e una mossa tattica ingenua che favorirebbe ancora di più la potenza vaticana, col suo apparato di prof e di relazioni col Ministero, a danno dell’insegnamento di altre religioni, che non si saprebbe a chi e a quanti affidare.
Calogero

Lorenzo 19 Nov 2006 20:51

D’accordissimo sulla proposta di abolire l’ora di religione. Può essere utile insegnare storia delle religioni (comunque sempre nell’ambito di materie umanistiche come storia o italiano). E buona idea quella di sostituirla con educazione civica o sessuale; solo che di queste materie ci vorrebbe ben più di un’ora.

Marco G. 19 Nov 2006 22:01

L’abolizione dell’ insegnamento della religione nella scuola pubblica non mi sembra un obiettivo realistico. In questo modo è inevitabile che ci si scontri con quelli che la vogliono. Sarebbe già molto riuscire a fare in modo che questi non la facciano pagare anche agli altri. Secondo me infatti la questione fondamentale per uno stato laico è prima di tutto: chi paga? Ed è anche la più urgente perchè, mentre stiamo qui a discutere, di fatto continuiamo a pagare per qualcosa che non abbiamo chiesto.

Roberto Grendene 19 Nov 2006 22:58

Abolire l’ora di insegnamento della religione cattolica?
gran bella cosa, peccato ci sia un concordato da rivedere/abolire (con relativa procedura di revisione costituzionale dell’art.7)

Allora cosa fare ora e subito a tutela di chi ha i figli ghettizzati nelle scuole pubbliche??
Io ne ho due: per fortuna esiste l’ora alternativa (che nel mio piccolo sono riuscito a migliorare come offerta formativa ottenendo un insegnamento che a mia figlia attualmente piace molto).

Ma mia opinione e’:
1) sostenere i diritti di chi e’ discriminato dall’IRC, chiedendo (anche attraverso azioni legali promosse dall’UAAR) una ora alternativa garantita e di qualita’; gia’ questo potrebbe portare tanti che iscrivono i figli all’indottrinamento religioso pagato con i soldi pubblici a cambiare idea, proprio per amore dei propri figli.

2) chiedere che la si smetta di insegnare la religione cattolica, insegnando al piu’ storia delle concezioni del mondo (religioni-miti, ateismo, agnosticismo); e’ vero che storia delle religioni e delle filosofie non confessionali potrebbe benissimo occupare 5-6 lezioni del programma di storia (o di filosofia, ove esistente). Ma rendiamoci conto che ora ci sono 2 ore settimanali nelle materne e nelle elementari di dottrina cattolica. Siamo sulle 80 ore l’anno. Qualsiasi risultato che scardini questo orientamento delle coscienze deve essere sostenuto.

3) Mai smettere di sostenere l’abrogazione del concordato e con esso dell’IRC. Questo, pero’, mettiamocelo in testa, difficilmente avverra’ senza passi intermedi (come 1 e 2), che comunque avrebbero gia’ l’enorme pregio di alleviare le ingiustizie che subiscono genitori e alunni che non ci stanno con l’orientamento delle coscienze operato nella scuola pubblica con l’IRC

Ciao
Roberto Grendene
Circolo UAAR di Bologna

RazionalMENTE.net 20 Nov 2006 1:05

Io ho letto tutti i vostri messaggi e ho l’impressione che buona parte di essi, forse anche dei miei, siano più che altro sogni ad occhi aperti. Guardiamo in faccia la realtà. Abbiamo a che fare con una classe politica non di intellettuali, ma di ignoranti. Gente che è entrata in politica, si è presentata alle elezioni, è stata votata ed è stata eletta. Alternative non ce n’erano. Abbiamo una Chiesa che come un governo sovranazionale di tipo dittatoriale impone al mondo il proprio volere e spesso ci riesce. Abbiamo la minaccia dell’Islam. Abbiamo un mondo occidentale assetato di denaro e petrolio. Abbiamo un sud del mondo che muore di fame e di malattie. Questo è l’attuale stato delle cose. Ora non so a cosa possa servire fantasticare su come dovrebbe essere l’insegnamento. Sappiamo tutti che così com’è non va. Sappiamo tutti che quel crocifisso sulla parete è un sopruso. Inutile continuare a dirci che non dovrebbe esserci. I nostri sogni li conosciamo. Il vero problema è come realizzarli e non farli restare solo dei semplici sogni. Per dirla alla Marzullo, i sogni aiutano a vivere meglio, ma chi vive di speranze, muore disperato. Quindi cerchiamo piuttosto di elaborare strategie di lotta. Cerchiamo di capire realmente cosa possiamo fare di concreto per cambiare un po’ questa situazione.

Mangiapreti 20 Nov 2006 1:39

Hai ragione, RazionalMENTE, ma cosa possiamo fare di concreto?
La mia opinione è questa:
1) Bisogna impegnarsi in pochissime battaglie, scelte accuratamente e restare uniti … anche se possono sembrare un accomodamento temporaneo.
2) Le battaglie vanno scelte sia in base alla loro realizzabilità, sia in base alle loro conseguenze. Potremo chiedere cose molto semplici ma se non hanno conseguenze sensibili sono inutili.
3) Pazientare e perseverare.
Ecco perché provare a modificare l’istruzione: cambia il modo di pensare dalle fondamenta.
E’ difficilissimo convincere persone anziane (più o meno) con convinzioni radicate: ma, per nostra fortuna, le generazioni si sostituiscono.
All’inizio il cambiamento sarà lieve, moderato, ma tanto basterà perché in futuro i giovani così istruiti andranno a formare il nucleo della società ed allora, se sono convinti della bontà del modello, sarà possibile un altro piccolo passo. L’intento è quello di innescare un processo di cambiamento autonomo secondo il quale la società, grazie alle libere scelte individuali, può prendere una direzione senza essere più costretta dai poteri forti (a partire dalla Chiesa).
Probabilmente ci seppelliranno tutti prima di vederne i frutti maturi ma si sarà costruito qualcosa di concreto.
Non è facile ma ne vale la pena.
Questa è la mia opinione.

RazionalMENTE.net 20 Nov 2006 1:53

Eppure io penso che qualche metodo di lotta semplice dev’esserci. Noi seguaci dell’UAAR siamo un nutrito gruppo.

Probabilmente è stato già fatto, ma se ognuno nel suo piccolo cercasse in qualche modo di propagandare le proprie idee…

A volte sento dire da alcune persone che l’ateo razionalista non ha interesse a fare proseliti. Credo di averlo sentito proprio da qualcuno dell’UAAR.

A me sembra una grossa sciocchezza. In primo luogo se l’UAAR ha un sito non è per il gusto della grafica web. Penso che chiunque manifesti le proprie idee lo faccia per cercare di diffonderle, altrimenti non vedo che senso avrebbe.

Bisognerebbe quindi cercarle di diffonderle maggiormente.

La Chiesa riesce a imporre le proprie fantasie grazie al grande potere mediatico di cui dispone, non certo per la bontà di tali fantasie.

tadeo 20 Nov 2006 3:36

la mia opinione come pittore e: noi abbiamo disegñato dio.

Francesca 20 Nov 2006 8:39

Grendene, le cose costano e bisogna pagarle. Lavorare per la revisione o meglio abolizione del concordato deve essere un obbligo civile e morale per chi si riconosce laico.

Mauro 20 Nov 2006 9:07

il problema di base, però, è se quelle migliaia di insegnanti di religione arruolati dalle Curie e pagati coi nostri soldi sono in grado di fare altro insegnamento se non quello per cui sono stati “assunti”.
che facciamo?
li lasciamo tutti a casa?
chi insegnerebbe cosa nelle 80 o 40 ore annue previste?
da chi verrebba pagato?

proposta provocatoria: sostituiamo l’ora di religione con l’ora di razionalità
gli insegnanti, regolarmente assunti, saranno selezionati dall’UAAR e dal CICAP.

gli attuali insegnanti di religione continueranno a farlo, negli orari che vogliono, rigorosamente extrascolastici, nelle strutture curiali e pagati coi soldi del Vaticano (o in alternativa, se la loro fede è veramente fortissima, come volontariato)

netzer 20 Nov 2006 9:17

Credo che per le religioni basti parlarne durante le lezioni di storia in modo da inserirle anche nel contesto storico.
Quell’oretta a settimana, ma anche qualcosa di più, andrebbe usata per un po’ di educazione civica: vista la cronaca che riguarda i giovani, non sarebbe male insegnare qualcosa in termini di diritto e di società…
Se alla fine hanno pure voglia di imparare a conoscere i sacramenti possono sempre andarsene a catechismo il pomeriggio!

Marco G. 20 Nov 2006 12:22

Per quanto mi risulta, il Concordato non prevede nessuna di queste due cose: che i soldi dell’8xmille debbano finire per forza alla Chiesa cattolica; che l’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica debba essere pagato da tutti. Non c’è bisogno di modificare il Concordato per conseguire in tempi brevi l’obiettivo di liberarsi dai gravami economici dello stesso. asterebbe l’azione congiunta di tutti quelli che non sono interessati ad incentivare finanzairiamente la religione conformista del/nel nostro paese.

Marco G. 20 Nov 2006 12:25

Riscrivo l’ultima frase corretta: Basterebbe l’azione congiunta di tutti quelli che non sono interessati ad incentivare finanzariamente la religione conformista del/nel nostro paese (la tastiera si era bloccata)

Carlotta Cutuli 20 Nov 2006 12:52

Per Grendene

Il suo mi sembra un atteggiamento molto privatistico. Quanto al suo punto 2 mi sembra del tutto aggirabile se si studiano la filosofia, la storia dell’arte, la toria. Sul punto 3 per uscire dalla padella lei propone di scottarsi nella brace. Quali strumenti si dovranno poi utilizzare per poter chiedere la revisione del concordato?

Per Marco G.

Purtroppo mi sembra che noi tutti finanziamo la chiesa cattolica.

trotzky 20 Nov 2006 13:00

Ha ragione razionalmente. Siamo assediati da tutte le parti. Non c’è più tempo di tergiversare.
Approfittiamo dell’iniziativa dell’Espresso per lanciare due referendum consecutivi. Uno sull’abolizione dell’ora di religione pagata da tutti e l’altro sull’abolizione dell’otto per mille alla Chiesa.
Per fare questo non abbiamo bisogno dei politici. Basta un movimento come quello radicale, che negli anni ’70 riuscì a introdurre in Italia il divorzio e l’aborto.
La nostra vittoria in questi referendum segnerebbe l’inizio di quella primavera dei diritti indicata da più parti ma mai attuata.
Io non finirò mai di chiedermi perché non riusciamo ad organizzarci e a lottare per la realizzazione dei nostri obiettivi, come fanno i credenti. Non so se siamo ignavi, sfiduciati, svogliati o semplicemente dei parolai.
Costituire un Comitato per i referendum è la cosa più semplice del mondo.

Marco G. 20 Nov 2006 13:32

Non mi sembra che un referendum sia la soluzione. Da una parte, l’ 8xmille è già un referendum in un certo senso, si tratterebbe solo di farlo funzionare a proprio vantaggio: se non ci si riesce, che possibilità ci sono di vincere una consultazione elettorale? Inoltre con un referendum si otterrebbe semplicemente di obbligare la minoranza a fare quello che vuole la maggioranza, e su questi temi non è così che funziona uno stato liberale: il principio deve essere che ognuno è libero di fare come vuole. Non entro nemmeno nel merito di come… non funziona attualmente il referendum in Italia: purtroppo non mi risulta neppure che il movimento radicale degli anni 2000 abbia una proposta di riforma per fare in modo che torni a funzionare

cartman666 20 Nov 2006 14:31

E’ vero che per abolire l’ora di religione bisogna per forza rivedere il concordato?
Premesso questo, e visto che non credo praticabile l’ipotesi di licenziare i docenti gia’ assunti, credo sarebbe piu’ semplice sostituire l’ora di religione, con l’educazione civica,utilizzando a tal fine il corpo docente gia’ assunto.
Per quanto riguarda le battaglie che possiamo sostenere noi atei, credo che quella che sia possibile vincere in tempi brevi sia quella dell’eutanasia,mentre sull’ora di religione credo che purtroppo i tempi non siano ancora maturi.

Marco G. 20 Nov 2006 14:44

Per abolirla bisogna effettivamente modificare il Concordato, perchè in esso è detto esplicitamente che lo Stato si impegna a garantire un insegnamento religioso secondo modalità da stabilire “d’intesa” con la Chiesa cattolica. Cosa si intende per “intesa” non viene specificato nel dettaglio, ad esempio secondo quanto previsto dallo stesso Concordato l’insegnamento dovrebbe avvenire “nell’ambito e secondo le finalità della scuola”, ma di fatto lo Stato italiano non ha mai verificato in pratica che la Chiesa rispetti questa parte dell’accordo. Quando ad utilizzare gli insegnanti di religione per l’educazione civica, ricordo che tutti quelli attualmente in servizio sono stati scelti dai vescovi…

RazionalMENTE.net 20 Nov 2006 16:31

L’8 per mille non può essere considerato un referendum visto che nella domanda è già contenuta la risposta. E’ un sondaggio falsato. Approvo invece quel che dice l’amico trotzky.

Il concordato nasce dal fatto che un tempo la Chiesa aveva potere temporale, c’era il Papa re, insomma. Non nasce da un’effettiva esigenza dei credenti. Abolire il concordato è un sano obiettivo cui mirare. Per credere in una determinata religione non c’è bisogno di un contratto tra Stato e capi religiosi. Chi vuol credere è libero di credere. Se la religione cattolica non è più religione di Stato che senso ha questo concordato?

FACCIAMO BRECCIA!!!
http://www.facciamobreccia.org

Rosalba Sgroia 20 Nov 2006 17:36

MI ripeto e incollo due commenti già inseriti in altre notizie simili delle Ultimissime, rintracciabili nella sezione Ora alternativa:

“Comunque, sì l’ora di religione crea DISSONANZA CONTESTUALE ed è bene che questo emerga, con forza. Per l’abolizione ci starei anche SUBiTO…ma come ha scritto Vallocchia: ” Ricordiamoci comunque che per eliminare l’ ora di religione cattolica dalle scuole bisognerà aspettare almeno 100 anni, fino a quando cioè in Italia i musulmani saranno maggioranza e l’ora di cattolicesimo, oggi apparentemente facoltativa, potrebbe diventare ora obbligatoria di islam.”
E non solo…
Per me, l’importante ORA è proporre, agire, esporre i quesiti, migliorare il possibile…Guardare in faccia alla realtà e non continuare solo a sognare di smantellare un apparato pachidermico con un gesto o con un imprecazione vacua.

AD OGNI MODO: Oggi mia figlia mi ha detto” Peccato che la maestra di religione non viene spesso!” E io le ho chiesto:” Come mai ti preoccupi, se non frequenti l’IRC?
E lei: ” Perché così NON POSSO FARE l’ORA ALTERNATIVA, cioè ENIGMISTICA!!!!!

:-))))))

Che soddisfazione!

Buona giornata a tutti
R.Sgroia

Marja 20 Nov 2006 18:04

dio è uno sgorbio tracciato da un pittore maldestro che intendeva ritrarre il peggio(che lui credeva o voleva far credere il meglio)della natura *********************************

Johnny Golgotha 20 Nov 2006 19:23

Delll’ora di religione non ci libereremo mai.

E’ il governo che si occupa dell’educazione pubblica, ed il governo è l’espressione della maggioranza del popolo, il quele, purtroppo, come ben sappiamo è cattolico

E la cosa alla quale i cattolici tengono di più è inculcare in testa ai ragazzi quanto sia bello il cattolicesimo (nemmeno il cristianesimo in generale) rispetto alle altre religioni

Marco G. 20 Nov 2006 19:38

@razionalMENTE

per me un “sano” obiettivo è quello che si può raggiungere in 2-3 anni. 5 al massimo. Non ho niente contro i razionalisti ma un razionalista è presto smentito: a differenza di un profeta, quando quello che prevede non si verifica per essere coerente deve ammettere che forse è il caso di cambiare sistema. Da quando c’è l’8xmille ho sempre firmato ad anni alterni per valdesi, luterani ed ebrei. Se tutti applicassero il mio “metodo” non credo che sarebbe possibile “falsare” i risultati più di tanto. Negli stessi vent’anni i radicali ora RnP sono solo riusciti a fare annullare un referendum dietro l’altro. Io mi acconterei di fare per l’ ora di religione quello che già faccio per l’ 8xmille, e poi sarei a posto, allora potrò veramente dire che da me Ruini non prende un cent

Roberto Grendene 21 Nov 2006 0:44

Francesca, certo che lavoro per la revisione o meglio abolizione del concordato!!
Dove hai letto che non lo faccio?
Io dico che un'”ora alternativa” di qualita’ e garantita, come dovrebbe essere secondo la legge, e’ un modo sia per non trasformare i laicisti-genitori come me in “martiri”, sia per contrastare efficacemente l’IRC (che e’ il pezzo a mio avviso piu’ odioso del Concordato)

Se trascuri battaglie per i diritti civili di atei e agnostici (come quella per l’ora alternativa, da attuare ora e subito) in virtu’ del solo traguardo finale, fai il gioco di chi vuole mantenere saldo proprio quel concordato che vuoi e vogliamo abbatere.

Hai una strategia migliore?
Ciao
Roberto Grendene

Roberto Grendene 21 Nov 2006 1:02

Per Carlotta Cutuli
> Il suo mi sembra un atteggiamento molto privatistico
Un atteggiamento privatistico?
A parte che non vedo cosa ci sarebbe di male, ci si muove molto piu’ attivamente quando si toccano con mano le ingiustizie.
A me sta molto a cuore evitare l’indottrinamento e l’orientamento delle coscienze dei bambini nella scuola pubblica, non solo dei miei bambini.
Per quanto mi riguarda mi sono dato da fare, ho proposto materiale per l’ora alternativa dei miei figli, ti diro’ che sono contento cosi’, con figli contenti di fare cose interessanti.
Io penso che in questa situazione da stato etico, fa almeno rispettare il diritto ad avere un’ora alternativa che sia didattica di qualita’ sia una istanza da sostenere, a difesa dei cittadini atei e agnostici, e dunque una istanza UAAR

>Quanto al suo punto 2 mi sembra del tutto aggirabile se si studiano la filosofia, la storia
> dell’arte, la toria.

Nel mio punto 2 dicevo al piu’. Le religioni potrebbero nella scuola publica potrebbero benissimo essere trattate solo nei programmi di storia e filosofia.
In attesa di questo giorno che facciamo?
Lasciamo un’ora alternativa didatticamente scadente (se non puro e semplice parcheggio nel corridoio)??? questo non fa che far iscrivere alunni all’IRC e legittimare l’IRC stesso in quanto seguito da quasi tutti

> Sul punto 3 per uscire dalla padella lei propone di scottarsi nella brace. Quali strumenti si > dovranno poi utilizzare per poter chiedere la revisione del concordato?

No, io non propongo di scottarmi nella brace. Per me sarebbe un netto miglioramento poter avere una scelta che sia reale e che non sia obbligata.
Mi sembra invece che tu proponga di rimanere nella situazione schifosa attuale perche’ cosi’ abbiamo piu’ ragioni per chiedere la revisione del concordato… io penso invece che avremmo tante ragioni in piu’ per chiederne a revisione se all’IRC cominciasea ad iscriversi meno gente e se l’8×1000 fosse dato allo stato perche’ finanzia progetti di qualita’ (fame nel mondo, ricerca scientifica, ecc.)
Per curiosita’, proponi di rimanere nella padella dell’8×1000 gestito come e’ adesso o preferiresti che almeno lo stato promuovesse la scelta a proprio favore per progetti come ricerca scientifica e aiuti umanitari laici?

Roberto Grendene

trotzky 21 Nov 2006 8:24

Tutte queste titubanze nascono dalla convinzione errata che i cattolici in Italia siano la maggioranza.
Come è possibile prendere per buono questo dato se gli italiani che frequentano la messa si aggirano intorno al 3%?
Cominciamo con il Concordato, con l’otto per mille, con l’ora di religione o con l’eutanasia? Cominciamo da dove volete, ma cmonciamo. Questo è il punto. Parliamo, parliamo e non decidiamo mai il tema sul quale concentrare le nostre forze e portare l’attacco contro i parassiti del sistema.
E’ una cosa che mi sconcerta. E’ come se fossimo paralizzati dalla paura di essere noi stessi.

Francesca 21 Nov 2006 8:37

Caro Grendene,
cercherò di rispondere con un tono più corretto del suo: credo che l’ora alternativa e la corsa ad occupare il buco possa rappresentare , così come per i medici obiettori, una forma stanziale. Detto questo mi spiace per i suoi bambini, ma credo che fargli fare il piccolosacrificio dell’ora di enigmistica, come la figliola della signora Sgroia, sia meglio . Altrimenti i suoi bambini rimarrano nel ghetto a vita. Tutto questo ha a che vedere con la laicità. L’ateismo mi sembra che non entra in campo. So di molte persone (buddisti ad esempio) che non desiderano l’insegnamento dell’ora cattolica, non hanno niente contro la chiesa, ma non vogliono nè l’ora di religione nè utili idioti che occupino l’ora alternativa con lo studio delle foglie o delle stelle nel cielo.

Marco G. 21 Nov 2006 9:46

Come diceva “Gola Profonda” (quello del Watergate): follow the money. La “maggioranza” dei cattolici in Italia sono opportunisti, e gli opportunisti, quando spariscono i soldi, si squagliano anche loro

raphael 21 Nov 2006 10:23

Per trotzky
I cattolici duri e puri sono pochi. I fai da te sono tantissimi e per di più sono superstiziosi. La forza del cattolicesimo è proprio in questo: ti fa sentire parte di una comunità ma ti fa fare ciò che vuoi … recuperandoti con la confessione e il pentimento
Noi siamo pochi e non contiamo nulla e quando siamo eletti votiamo anche contro noi stessi cazzo

Marco G. 21 Nov 2006 11:09

Per restare nell’argomento, nelle scuole superiori del centro-nord gli studenti che NON si avvalgono dell’IRC non sono affatto pochi, in particolare nelle città

Roberto Grendene 22 Nov 2006 0:48

cara Francesca, non capisco perche’ l’attacco gratuito sulla correttezza che non avrei, fatto senza circostanziare.

Certo che non vorrei una ora alternativa stanziale.
Ma chi se lo sogna?
Io voglio l’abolizione dell’IRC, e voglio che in attesa che venga abrogata (l’attesa potrebbe essere lunga) vengano tutelati i diritti civili di chi non vuole avvalersene. Questi diritti prevedono che venga garantita attivita’ didattica (non e’ mica la luna, siamo in orario scolastico!) oltre che la possibilita’ di tenere il figlio a casa.
Purtruppo l’IRC e’ tenuta in piedi, oltre che dal concordato, anche dal fatto che viene ostacolata la didattica per i non avvalentesi e dal fatto che l’IRC viene piazzato nelle ore centrali della giornata scolastica.
Rifiuto con tutto il cuore il fatto che sia una «corsa ad occupare il buco» rivendicare che mentre alcuni alunni fanno lezioni di cattolicesimo pagate con le tasse di tutti e tenute da insegnanti scelti dai vescovi altri facciamo didattica con gli insegnanti di ruolo nel loro orario di lavoro . Ma forse stiamo parlando di cose diverse.
Per chiarire: io rifiuto tanto l’IRC quanto un eventuale indottrinamento di ateismo!
Perche’ come dici e’ tutta questione di laicita’.
Non a caso proprio con genitori buddisti che come noi hanno evitato l’IRC per i nostri figli abbiamo proposto alle insegnanti un testo da utilizzare come materiale didattico mentre gli altri fanno religione cattolica. E’ un testo adatto a bimbi di 7 anni, che parla di geografia e usanze di bimbi nei vari paesi del mondo. Ma avrebbe potuto essere un corso di inglese (ra stata una opzione che avevamo considerato), informatica, enigmistica come quello organizzato da Rosalba Sgroia (non capisco perche’ mettermi in contrapposizione con Rosalba!).
Semplicemente non escludo, se c’e’ l’interesse e se le insegnanti pensano si possa proporre ai bimbi, un insegnamento di storia e filosofia che parli delle concezioni del mondo, del pluralismo, dell’educazione civica.
Anche io “non ho niente contro le chiese”, come laicista sono per la liberta’ di religione e dalla religione, basta che queste rispettino i diritti civili degli altri, senza privilegi e immunita’ rispetto ai cittadini di nessuna chiesa.

Ciao
Roberto Grendene

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