«Io non servo musulmani»: con queste parole il titolare di un bar nella zona portuale di Ancona si sarebbe rivolto a un giovane italiano di origini maghrebine rifiutandosi di servirgli la consumazione richiesta. Il cliente, un pizzaiolo di 22 anni, ha raccontato l’accaduto ai carabinieri del Nucleo Radiomobile e il gestore dell’esercizio, un sessantenne del luogo, è stato denunciato per atti di discriminazione razziale. All’arrivo dei militari, l’uomo si è mantenuto assolutamente fermo sulle sue posizioni: «Il bar è mio – avrebbe detto – e faccio quello che mi pare». Ai carabinieri, insomma, per usare le loro stesse parole, è apparso «irremovibile» e per nulla intimorito dall’arrivo della pattuglia. Il ventiduenne, d’altra parte, secondo quanto hanno potuto accertare gli investigatori, non aveva avuto atteggiamenti aggressivi, né era ubriaco, né risultano precedenti discussioni con il titolare del bar. Oltre alla denuncia, per il sessantenne ci saranno anche sanzioni amministrative, essendosi rifiutato di servire da bere nonostante svolga un’attività di pubblico servizio. La legge, infatti, prevede che il rifiuto può essere opposto solo nel caso di persone ubriache, di minori e di infermi di mente.
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