[…] In questo convento né moderno né connesso on-line, «obbedir tacendo» non è cosa che si dica tanto per dire. Stabilisce la Regola, quarto grado dell’umiltà, che non si dovrà replicare neppure in cuor proprio «pur trovandosi di fronte a qualcosa di molto duro e persino a ingiustizie di ogni genere». Giacché è il silenzio, s’apprende, un «morire a se stessi» ogni giorno, come un Cristo in croce. Si tace in cella, a tavola, al lavoro: le monache restaurano arazzi e pergamene, dipingono icone, gestiscono una piccola stamperia, fabbricano ostie, zitte e curve nei grandi stanzoni con vista sul lago. Riporranno i loro attrezzi poco prima delle diciassette, per tornare sui banchi: Vespri. Poi, dopo la cena leggera – minestra, un pezzo di formaggio, mezzo uovo sodo – un momento conviviale, l’unico, in cui le sorelle vengono aggiornate su quanto accade nel mondo. «Non abbiamo mai posseduto radio e televisore, né contiamo di possederle in futuro», spiega l’Abbadessa, «non ne abbiamo bisogno; però siamo abbonate a L’Avvenire e L’Osservatore romano, oltre che ai bollettini di tutte le nostre parrocchie di provenienza». […]
Clausura l’ultima tentazione
23 commenti
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mi raccomando, che l’uovo sia mezzo, eh… non di più!!! che schifo di vita, meno male che non sapranno mai che il paradiso non esiste…. perchè la gente butta nel cesso la sua vita, quando dall’altra parte gente che vorrebbe vivere in pienezza e completezza si deve scontrare con le tragedie??? è proprio la misericordia di dio…
vedo che ricevono proprio un’informazione imparziale…
che male possono farci?
magari tutto il clero e tutti i “cattolici osservanti” facessero lo stesso!! potremmo anche prendere l’inziativa di pagarli noi gli abbonamenti per l’Avvenire…
il problema è che vengono presentate come modello di virtù , e che qualcuno pure ci casca…
lo so, paul!
ma sarebbe già molto piuttosto che sorbirsi crociate, missioni e altre avventure cristiano-imperialiste
Vero, vero, però temo che poi si inventerebbero qualcos’altro…. 😉
Forse tutto sommato non si trovano così male. Quasi quasi me ne vado anch’io in un monastero. Basta giornali, basta tv, basta Internet. Anche mangiare poco è salutare.
Secondo me ‘ste suore sono delle gran dritte. Hanno capito che il mondo è impazzito e se ne stanno per i cazzi loro senza nessuno che gli rompe le palle.
L’Avvenire e l’Osservatore Romano li comprano, ma ci incartano i carciofi come tutte le persone di buon senso.
Ma perché, ce la passiamo meglio noi che ci lambicchiamo ogni giorno il cervello a pensare cosa dobbiamo fare? Bombardati dalla TV, bombardati da input nevrotizzanti inclusi Crozza, Fiorello e Littizzetto?
La conoscenza rende infelici, è scritto nell’Ecclesiaste e lo sosteneva anche Leopardi e chissà quanti altri.
Me ne vado in convento. Così me ne impippo di tutte le cazzate di Ratzinger, Buttiglione, Rosy Bindi, Pera e Casini vari.
Ahhh… finalmente liberoooo LIBEROOOOOOOOO!!!!!!!!!!
Porto con me l’I-Pod 🙂
Contente loro contenti tutti no? Perchè anche il papa non da il buon esempio e si rinchiude da qualche parte?
La clausura è la deresponsabilizzazione. Campoare senza il problema di studiare e trovare unlavoro, di conservarlo e guadagnare quel che serve per arrivare alla fine del mese, tanto ci pensa la congregazione.
Il parassitismo e la deresponsabilizzazione. Ecco l’0insegnamento che viene dai luoghi di clausura.
se una persona scappa via dagli stress della vita e si dedica alla contemplazione per motivi religiosi diventà un modello di virtù, se lo fà una persona che non crede per motivi non religiosi viene considerato un membro non produttivo della società!
Sottoscrivo il post di Kris al 100%
E poi chissà… Anche la monaca di Monza era suora di clausura 🙂 🙂 🙂
E poi ‘ste suore avranno pensato… ma per chi dobbiamo produrre? Per Berlusconi, per Murdoch o per Bush?
Com’è bella la città
com’è grande la città
com’è viva la città
com’è allegra la città.
Piena di strade e di negozi
e di vetrine piene di luce
con tanta gente che lavora
con tanta gente che produce.
Con le réclames sempre più grandi
coi magazzini le scale mobili
coi grattacieli sempre più alti
e tante macchine sempre di più.
Secondo me, oltre alle pergamente ed agli arazzi, curano anche un fazzoletto nell’orto del monastero, coltivato con una maria tutt’altro che vergine
Ve l’immaginate?
Toc Toc!! Corriere Bartolini! Scusate… vorrei la madre superiora. Debbo consegnare questa cassa di dildo. Firmi la ricevuta, prego.
Troppo comodo scappare dai problemi del mondo e vivere sulle spalle dei contribuenti, questo e’ un esempio del peggiore parassitismo religioso.
Dici che Berlusconi s’è fatto prete? 🙂
a stefano
farebbe solo un gran bene a se stesso e a tutta l’umanità!!!!
ciauuuuuuuuu!!!!
Vorrei sapere se le suore hanno le mestruazioni come tutte le femmine mammifere normali e se quando le hanno non si chiedono per quale motivo le hanno?
Non so se la domanda è chiara?
Sono d’accordo con razionalmente. Inoltre chi legge l’osservatore romano e l’avvenire e’ meglio che stia rinchiuso. Cosi’ non fa danni :).
# giovanni scrive: Vorrei sapere se le suore hanno le mestruazioni come tutte le femmine mammifere normali e se quando le hanno non si chiedono per quale motivo le hanno?
Non so se la domanda è chiara?
Chiarissima. Le mestruazioni per le suore sono lacrime della madonna fuoriuscite dal posto sbagliato a causa dei loro peccati.
A RazionlMente………Sei tremendo…
Lo so 🙂