Siamo al 77° posto su 115 paesi. Solo Cipro è più indietro nell’Ue, ci superano anche molti paesi in via di sviluppo.
Se volete sapere chi, nel mondo, sta andando bene, chi così e così, chi decisamente male, la cosa può essere riassunta in questo modo: l’Italia tende al malaccio, i Paesi dell’Europa del Nord vanno bene come anche Germania e Gran Bretagna, quelli del Medio Oriente sono in guai seri e per il resto siamo su un pianeta sorprendente, dove per esempio le Filippine, ma non solo esse, avranno probabilmente un futuro molto migliore del presente. Lo si capisce da una classifica pubblicata oggi sullo status della condizione femminile in 115 Paesi che coprono il 90% della popolazione mondiale.
[..] Gli esperti hanno preso una serie di pubblicazioni e condotto indagini – il rapporto dettagliato si trova all’indirizzo web www.weforum.org/gendergap – per assegnare a ciascun Paese un punteggio in ciascuna di quattro aree: partecipazione e opportunità economica delle donne, cioè un’analisi dei salari, dei livelli di partecipazione al mondo del lavoro e del grado di accesso alle posizioni più qualificate; l’accesso all’educazione, sia quella di base che quella più elevata; l’influenza politica, cioè il grado di partecipazione alle strutture decisionali; le differenze tra uomo e donna in termini di salute e di aspettative di vita. I quattro indici, poi, sono stati riassunti in uno generale che è la base della classifica finale.
niente di strano: è lo stesso livello culturale per cui molti nostri connazionali scodinzolano agli ordini di un mefistofelico vecchietto di bianco vestito e capo di una religione che disprezza la donna
quello che non riesco a capire invece è come fanno proprio le donne a essere cattoliche
Niente di strano: anche molti gay sono cattolici. Anzi, più il Papa li ingiuria più godono: “SI’, UHHH, ANCORA, ANCORAAAA”. E il caso di Renato Zero che qualche anno fa andò in Vaticano a cantare “La vita è un dono”, rivolgendo poi parole di gratitudine e affetto al Santo Padre definendolo un grande Papa. Anche Grillini è cattolico. Anche Vattimo se non erro. Mistero della fede 🙂
Alcuni anni fa intervistarono delle donne per strada chiedendo loro se preferivano un capo di Stato uomo o donna. E quasi tutte risposero uomo, perché dissero, di una donna non si fidavano.
Le donne insomma sono state così a lungo plagiate che per secoli sono state convinte esse stesse di essere inferiori all’uomo. Lo stesso accade coi gay. Probabilmente molti di essi si considerano realmente degli anormali, dei deviati, ed hanno una vita piena di sensi di colpa… come Zeffirelli.
Quello che avviene oggi da parte della Chiesa e delle istituzioni è una vera e propria violenza psicologica. Tale violenza non è dissimile da quella fisica, per cui ci si sente sporchi, colpevoli, ecc.
La mia opinione è che se le donne sono emarginate dal potere la colpa è anche e soprattutto di loro stesse, quando la smetteranno di restare legate ai vecchi stereotipi sentimentali e comportamentali propri della cultura patriarcale forse qualcosa cambierà…io penso che le donne sono le principali nemiche delle donne, nella mia esperienza di vita non mi è mai capitato di essere oppressa o ostacolata da un uomo, nessun ha mai messo in discussione la mia libertà, donne invece sì e dunque se alle donne piace fare le fidanzate, mamme,mogli,infermiere,angeli custodi, cuciniere,dispensiere e governanti tuttofare che procedano pure su questa strada. Io mi dissocio dal sesso femminile, preferisco essere neutro.
e allora che senso hanno le battaglie per i diritti delle donne, dei gay, ecc. se i diretti interessati sono i primi a non farle???
trovo pazzesco che un gay preghi un dio che lo condanna a morte
Sono andato a scaricarmi tutta la classifica.
Quel che fa pensare e’ anche l’indice totale, 0,64!
Lontanissimo dallo 0,80 della Svezia, e paurosamente vicino allo 0,63 della Tunisia, solo qualche posizione dietro!
E clamorosamente dopo a due Paesi islamici, la Malaysia e l’Indonesia (0,65), che, da sole, rappresentano circa la meta’ di quella religione.
Si puo’ quindi affermare che gli italiani trattano le loro donne peggio degli islamici!
# netzer scrive: e allora che senso hanno le battaglie per i diritti delle donne, dei gay, ecc. se i diretti interessati sono i primi a non farle??? trovo pazzesco che un gay preghi un dio che lo condanna a morte.
L’essere umano è pieno di contraddizioni. Grillini va al gaypride ma è cattolico. Che senso ha? Non lo so. Bisognerebbe chiederlo a lui. Allo stesso modo bisognerebbe chiedere a Renato Zero che senso ha dire che “la vita è un dono” e che Ratzinger è “un grande Papa”.
Credo che molta gente sia sostanzialmente disinformata. Posso capire Renato Zero, ma Grillini? Bah!
misteri della fede..
mah guarda, io credo che la maggior parte dei gay che si dicono cattolici sia come la maggior parte degli etero che si dicono tali…
in pratica fanno un po’ quel che gli pare e vanno a messa quelle due volte l’anno.
senza contare poi chi, come zero, ha i suoi tornaconto e si vende a chi offre di più -.-
Qualche mese fa ho letto di una statistica in cui risultava che le donne italiane sono quelle che dedicano più tempo in assoluto alla cura della casa e ai lavori domestici, che l’Italia è un paese dove per esempio la lavastoviglie è un elettrodomestico che non ha grande diffusione… Secondo me sono le donne che non vogliono cambiare e la cosa peggiore è che spesso disprezzano quelle che vogliono comportarsi in maniera diversa ed avere valori alternativi.
Perfettamente d’accordo con Kaworu.
Che “molti” gay siano cattolici ho qualche dubbio; a me pareva che fossero più una minoranza, ma su questo posso essere io disinformato. Quanto a Grillini, sarà anche cattolico (anche questa, comunque, mi giunge nuova, ma se me lo dite voi non ho motivo di non crederci), ma di certo non amico della Chiesa cattolica. Basta leggere i suoi interventi in risposta alle periodiche offese che Papa e prelati vari rivolgono agli omosessuali: non mi paiono esattamente quelli di un cattolico-clericale. Le sue stesse posizioni in materia di diritti civili, matrimoni gay compresi, non lo sono di certo. D’altronde c’é modo e modo di essere cattolici: fra i clerico-nazisti e i credenti più intelligenti ed evoluti c’é spesso un abisso (basti pensare all’anticonformista omelia di quel prete dell’altro giorno di cui non ricordo il nome).
Il punto e’ che la maggior parte di quelli che si professano cattolici sono, in realta’, solo blandamente cristiani. Trovano commovente il messaggio di Gesu’ Cristo e credono/sperano in un entita’ superiore benevola, e tutto si esaurisce qui, visto soprattutto che poi si mostrano non solo incoerenti su molte questioni ma anche, sovente, critici nei confronti delle gerarchie ecclesiastiche. Ergo non riconoscendo come infallibile il papa e non credendo che dio gli racconti barzellette all’orecchio, possono davvero dirsi cattolici? A mio avviso questa larga categoria di persone dovrebbe ammettere chiaramente di essere evangelica o protestante invece di continuare a dirsi cattolica per abitudine.
La cosa piu’ grave e’ che la chiesa stessa lo sa ma ci marcia, quando una giovane coppia va dal parroco a discutere del matrimonio (ed essenzialmente lo fa perche’ il matrimonio in chiesa e’ scenografico!… ed e’ anche vero ma io preferirei una bella cattedrale d’alberi con rito pagano) e si limita a dire di credere in qualcosa di buono (intendendo i Ferrero Roche’) il prete avrebbe il dovere di fargli presente che una posizione cosi’ generica non e’ assimilabile al cattolicesimo, invece no, pesca, per le cucine del santo padre, qualsiasi cosa capiti nella rete senza alcuna distinzione. Sono arraffoni per vocazione.
manca la posizione degli USA, perchè? ci sono EU, america latina e tanti altri… vuoi vedere ke gli USA avrebbero vinto la classifica?
Penso che le donne sono le peggiori nemiche di se stesse! Forse perchè sono madri di figli maschi, quindi difendono, erroneamente s’intende, quello che credono proprietà privata, il figlio! Forse perchè non hanno ancora un’istruzione adeguata ai tempi e ad una società che richiede a gran voce la partecipazione di loro, “dell’altra metà del cielo”, anzi, spesso sono complici di cose ignobili, vuoi per poco amore verso se stesse, vuoi per compiacere il maschio! Chi lo sa, misteri su misteri con l’eterna lotta per possessione! Sono certa che nessuna “entità superiore” avrebbe fatto un casino del genere! Purtroppo l’evoluzione è lenta e gli umani sono ad uno stato, mi piace esaggerare, embrionale!
x fabio:
incuriosito dalla tua affermazione, e convinto che gli usa non sarebbero certo stati davanti a svezia e norvegia, sono andato a controllare il pdf, dove gli stati uniti sono ventinovesimi.
@ Lorenzo
Quando si parla di cattolici si dovrebbe in realtà parlare di sedicenti cattolici, infatti molti di coloro che dicono di essere cattolici in realtà non lo sono. Essere cattolici significa osservare diligentemente i precetti della dottrina cattolica. Molti invece nemmeno conoscono tali precetti. E in effetti si comportano secondo la propria coscienza come farebbe chiunque, anche non credente. Per molti essere cattolici significa semplicemente essere stati battezzati e andare qualche volta a messa la domenica.
Ti faccio un esempio: l’esistenza del diavolo come spirito e non come semplice simbolo del male è parte fondamentale della dottrina cattolica. Tuttavia ben pochi vi credono.
Pessimista cosmica dice: “(…) possono davvero dirsi cattolici? A mio avviso questa larga categoria di persone dovrebbe ammettere chiaramente di essere evangelica o protestante invece di continuare a dirsi cattolica per abitudine.”
1. E’ più facile mettere in discussione gli altri che se stessi e 2. troppa gente è abituata a credere che sono (sempre e solo) gli altri che devono adattarsi a lei piuttosto che viceversa.
Per questo motivo continueranno a volere cambiamenti che non potranno esserci piuttosto d’ammettere che quella religione non è per loro e cambiare strada.
Inoltre ormai tra abitudine e consuetudine, la coerenza è emigrata da un pezzo…
Ogni volta che mi capita di sentir dire da una donna “io non sono una femminista”, mi viene da chiederle: “ma come fai?”. E’ curioso, spesso questa affermazione precede una serie di sacrosante recriminazioni nei confronti del mondo maschile, ma sembra proprio che per molte donne la parola “femminista” sia una specie di parolaccia. E’ quasi un voler mettere le mani avanti, “precisando che non sono una femminista, tuttavia vorrei dire che…”
Parafrasando Benedetto Croce, la parola d’ordine di ogni persona di buon senso dovrebbe essere: non possiamo non dirci femministi/e.
non avevo guardato il ranking,ma esaminandolo… si vedono cose strane!
la Norvegia, al primo posto, ha un valore alto quasi omogeneo. gli usa hanno valori bassi in educazione e potere politico. Possibile? Gli USA sn ricchi di cervelli e questi sn tutti uomini?
è una classifica strana. sarebbe da controllare bene, peccato nn averne voglia.
“è una classifica strana. sarebbe da controllare bene, peccato nn averne voglia.”
neanche io ho voglia, pero a occhio io mi aspettavo di trovare paesi nordici e canada piu in alto degli stati uniti, e piu in basso degli stati uniti l’italia, e in effetti e’ cosi. poi magari la classifica la ha stilata topogigio, vabbe.
sarebbe stato interessante vedere come se la passa in media il nordest americano, e fare il confronto tra quello e il canada e qualche paese europeo.
# Giuseppe scrive:Parafrasando Benedetto Croce, la parola d’ordine di ogni persona di buon senso dovrebbe essere: non possiamo non dirci femministi/e.
Allo stesso modo i nostri politici parlano di “deriva zapaterista”. Insomma quello che in Spagna è civiltà, da noi è deriva.