Il rifiuto assoluto del corpo. E’ questo che nasconde il gesto di un monaco buddista thailandese, che, colto durante la meditazione da un’erezione involontaria, si è evirato con un colpo di coltellaccio. Ricoverato in un ospedale di Maharaj, circa 800 chilometri a sud di Bangkok, il monaco ha poi rifiutato l’intervento chirurgico per il reimpianto. “Ci siamo dovuti limitare – ha spiegato il direttore sanitario, Prawing Euanontouch – a disinfettare e suturare la ferita, ma il paziente non ha voluto sapere dell’intervento chirurgico e ha ribadito la sua rinuncia agli impulsi del corpo”. […]
Bangkok, monaco buddista si evira dopo una erezione involontaria
11 commenti
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ouch!
Ahhh… magari lo facessero anche i nostri preti!!! Almeno la smetterebbero di molestare i bambini.
Certo che la scemenza umana non ha limiti.
Diceva Gesù: “Se una mano ti fa scandalo, tagliala!”
A quel monaco faceva scandalo il pisello e se l’è tagliato.
Contento lui, contenti tutti.
# Kris scrive: ouch!
Infatti “ouch” da quel momento è diventato il suo mantra privato.
dovrebbero fare così anche i preti cattolici.
rinunci ai “piaceri della carne”? bene, per sicurezza fatti evirare, non sia mai che una polluzione notturna prenda il sopravvento sulla volontà e che poi ti capiti di scoparti la perpetua…
I preti hanno talmente tanta voglia repressa che finirebbe per ricrescergli!
sarebbe il primo vero caso di miracolo, probabilmente 😉
Anche questa e’ selezione naturale, direbbe Darwin
Sicuramente il principe Siddharta non approverebbe l’azione del monaco, queste sono cose da cattolici, vedi Origene che si evirò per non cadere in tentazione.
Ma del pisello che n’è stato? Buttarlo sarebbe omicidio. Da esso, per clonazione, è possibile ottenere ben 8 vescovi!!!
Anch’io stamani mi sono destato con il pisello eretto, volevo punirlo per l’erezione indesiderata, purtroppo mentre cercavo un’arma da taglio, mi si è ammosciato, forse non era desiderio sessuale ma solo un problema di prostata, meglio così, per questa volta si è salvato…
A me quando fa questi scherzi lo punisco scuotendolo violentemente, come mamma gatta fa coi micini, e debbo dire che funziona. Oddio, tutto quello scuotimento gli procura il vomito, è comprensibile, ma poi torna docile nelle mutande.