Il Papa è preoccupato per il diffondersi dell’Aids. Per questo, rivela il cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute, ha chiesto un documento sul tema in generale e sull’uso del preservativo, in particolare. Il dossier, di quasi 200 pagine, contiene ”posizioni esaustive con tanti interventi scientifici. Si va da quelli più rigorosi e restrittivi fino a quelli più comprensivi e aperti. Ora tutto è nelle mani della Congregazione per la Dottrina della fede che sta studiando il dossier”, spiega Barragan. […] Pur trattandosi ancora di una fase preliminare, di acquisizione di informazioni, il gesto di Ratzinger è da considerarsi una novità rispetto alle indicazioni venute fino ad oggi dalla Chiesa cattolica sull’uso del preservativo quale metodo di prevenzione dell’Aids. La richiesta di Benedetto XVI arriva nel giorno di pubblicazione del rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla diffusione del virus dell’Hiv: 40 milioni di persone contagiate nel mondo, di queste la maggior parte nell’Africa sub-sahariana: ben 24,7 milioni (pari al 63%). Non solo, negli ultimi 12 mesi sono state registrate 4,3 milioni di nuove infezioni, e 2,9 milioni di decessi.
Per un approfondimento, sul sito del Vaticano è disponibile la riflessione del Card. Alfonso Lopez Trujillo del primo dicembre 2003, sul tema I valori della famiglia e il cosiddetto sesso sicuro. All’epoca il card. Ratzinher era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e il card. Trujillo un’autorevole membro della stessa.
Dai, su, che Natzinger se ne verrà di nuovo dicendo che i suoi valenti scienziati hanno dimostrato che il preservativo non solo non previene la diffusione dell’AIDS, ma la diffonde, e fa anche cadere i capelli…
Ed ha anche altri effetti collaterali, tipo la perdita della sensibilità dello sfintere che porta all’emissione di grosse e incontrollate scorregge.
diabolico ratzinger!
quando leggi notizie di questo genere la prima cosa che d’istinto ti chiedo è:”ma ci è o ci fa?”
è straordinario che ci vogliano 200 pagine per spiegare a ratzinger pro e contro dell’uso del preservativo. mi sa che ci sono pure dei disegni….
Le istruzioni sull’uso del preservativo sono scritte sullo scatolo, non c’è bisogno di un Papa che mi venga a dire come e quando usarlo. A meno che non venga un prete, ogni volta che faccio l’amore, a calzarlo sul mio pisello secondo le istruzioni di Santa Romana Chiesa. Preliminari clericalmente assistiti.
In Spagna c’è quella signora simpatica che spiega come usare il preservativo, come ci si masturba, ecc. In Italia abbiamo Ratzinger. Perfetto.
Spero che Rosy Bindi, facendosi portavoce del messaggio pastorale realizzi, lei che è ministro della famiglia, un esaustivo filmatino che spieghi a tutti noi come fare sesso e come usare il preservativo. Magari è anche più brava di quella signora spagnola!
Per la cronaca, il Card. Alfonso Lopez Trujillo è il neonazista autore del Lexicon:
http://www.razionalmente.net/html/saggi_lexicon.html
razionalmente:
per favore, certe cose non dirle nemmeno per scherzo! un documentario sul sesso fatto da Rosy Bindi!!!! ma vuoi far votare tutti gli atei alla castità?!?
In effetti si potrebbe dire che una dottrina cattolica in materia di preservativi e in generale di anticoncezionali in realtà non è mai esistita. Dal momento che, com’è facile constatare, in pratica si può applicare soltanto a chi non fa sesso, più che di dottrina si tratta di un paradosso, o meglio, di un esercizio di futilità…
beh, se la commissione darà gli esiti che spero potrebbe essere una buona lezione soprattutto in africa. A noi purtroppo non cambierà molto la vita, a quando una commissione episcopale sull’uso del preservativo per scopi…ehm…ludici?
PS. possibile che non esistano altri studi seri sull’efficacia del preservativo fatti in precedenza che ratzinga possa leggere? dove hanno vissuto negli ultimi 60 anni?
# netzer scrive:per favore, certe cose non dirle nemmeno per scherzo! un documentario sul sesso fatto da Rosy Bindi!!!! ma vuoi far votare tutti gli atei alla castità?!?
Tu sottovaluti quella donna. La vedi così dimessa, pudica, ma sotto la cenere arde il fuoco della passione. La Bindi è un vulcano in erezione… opss… eruzione.
Non capisco perchè date tanta importanza a una cosa così sciocca.
Se l’ONU decidesse di iniziare una campagna per diffondere l’uso del preservativo tra gli africani, dovrebbe chiedere il permesso al Papa?
Il signor Ratzi si potrebbe opporre a una campagna organizzata dall’ONU? E in che modo? Mandando i missionari che operano in Africa a distruggere i preservativi e minacciare l’Inferno a quelli che, temondo di ammalarsi di Aids, li vogliono usare?
Vogliamo metterci a pregare affinché il “Santo Padre”, illuminato dallo Spirito Santo, decida di concedere l’uso del preservativo agli africani e ai minchiosauri che continuano a mettere al mondo caterve di figli perché al Papa non si può disobbedire?
Ma freghiamocene delle Commissioni che andranno avanti a studiare per decenni se l’uso del preservativo è peccaminoso e se può aiutare o meno gli ammalati di AIDS.
Lo sappiamo tutti che il preservativo è utile e che le manovre papali servono solo a dare a intendere alle sue pecorelle che è lui che fa girare il mondo.
Piuttosto facciamo pressione su una classe politica che dorme in piedi, perché si dia una mossa e cominci a muoversi senza aspettare l’imbeccata del Papa.
CARISSIMI FRATELLI UND SORELLEN, ORA IO SPIEKO FOI COME KE SI USA PREZERFATIVEN, JA?
PER PRIMA KOSA FOI TOFETE KONZERFARE PRESERFATIVEN IN LUOCO RISCALDATO, TIPO DIETRO ALETTA DI PARASOLE DI AUTOMOPILE, JA? COSI’ DIFENTA PIU MORPIDO E POROSO.
POI ASSIKURATEFI CHE ESSO E’ SKADUTO DI MOLTI MESI… MEGLIO ANNI.
QVANDO LO INDOSSATE FATE AKTENZIONE DI AFERE SU DI FOSTRA MANO ANELLI, UNGHIE TAGLIENTI E PUNCIGLIONI COSI E’ PIU DIFERTENTE, SI BUKERELLA TUTTO.
PRESERFATIVEN VA INDOSSATEN SOLO TURANTE MESTRUATIONEN DI FOSTRA MOGLIE, MENTRE FOI FATE SESSO CON KVALKE PRETE, JA?
SOFFIATECI TENTRO, POI RIEMPITELO DI ACQVA E CIOCATECI A PALLONE.
DATELO TA MORDERE A FOSTRO CAGNOLINO, SPECIALMENTE SE TOPPERMANN O ANCHE ROTTWAILLER FA BENE LO STESSEN
FINITO TI CIOCARE PORTATELO IN KIESA CHE NOI FE LO PENEDICIAMO.
POI NOSTRE SUORE E FRATELLE NEL SIGNORE CUCIRANNO CON ESSI PICCOLE KRAZIOSE KOLLANINE PER ORFANELLE
KVESTO E’ USO KONZENTITO DI PRESERFATIVEN SECONTO PAROLA DI NOSTRO SIGNORE CESU KRISTEN, SUO REGNO, POTENZA UND KLORIA NEI SEKOLI, AMEN.
Quante preoccupazioni per il sesso.
Perchè al bambino non viene tagliato il pisello ? Semplice.
Per la procreazione usare poi la siringa.
Quanti peccati in meno.
Beh, forse un po’ di buon senso inizia lentamente a diffondere all’interno della dura zucca di questo bavarese. Non dico logica, non esageriamo 🙂
Al di la’ dei giusti sfotto’ che leggo, secondo me sarebbe un passo in avanti se la chiesa cambiasse atteggiamento sul preservativo, anche se limitato al caso dei malati di AIDS.
@trotzky: secondo me tu sottovaluti il potere dei missionari sui poveracci. Offrono aiuto, perche’ non dovrebbero stare a sentirli?
provate a spiegare a un africano dove conservare il preservativo perchè non si scaldi troppo e si rovini…ho l’impressione che in molti posti dell’Africa non rimarrebbe che il frigo! (ce l’hanno tutti, credo, o no?)
Si riesce a intravvedere qualche commento razionale qua e là tra le molte scempiaggini che continuate a scrivere qualsiasi argomento cerchiate di affrontare!
Potrebbe entrare nel guinness dei primati per il fatto che gli ci sono voluti più di 30 anni per capire che il profilattico previene l’aids!
Un dossier di 200 pagine che illustra tutte le posizioni…
Insomma MEGLIO DEL KAMASUTRA!!! 🙂 🙂 🙂
# Enrico scrive: provate a spiegare a un africano dove conservare il preservativo perchè non si scaldi troppo e si rovini…ho l’impressione che in molti posti dell’Africa non rimarrebbe che il frigo! (ce l’hanno tutti, credo, o no?)
Si riesce a intravvedere qualche commento razionale qua e là tra le molte scempiaggini che continuate a scrivere qualsiasi argomento cerchiate di affrontare!
Sciocchino, non esistono preservativi per africani, non li fanno così lunghi. Gli africani usano il domopack, quello resistente alle microonde.
xRazional(??)mente: Sempre costruttivo il tuo modo di ragionare. Se hai voglia leggi qs articolo che cita non fonti vaticane ma Lancet.
” Secondo uno studio pubblicato da Lancet nel gennaio 2000 (Volume 355, numero 9201), il rischio di contrarre il virus Hiv usando i preservativi durante i rapporti sessuali è nell’ordine del 15%. Ciò appare in linea con precedenti studi sull’affidabilità dei profilattici in materia di pianificazione familiare, secondo cui “la probabilità di una gravidanza in un anno in una coppia che usa esclusivamente il profilattico varia tra il 5 e il 30%, con una media del 15%”.
I fattori che spiegano questo dato sono diversi: anzitutto i cosiddetti “fallimenti tecnici”, ovvero la possibilità di rotture (si considera che si verifichino nell’1,5-8% dei casi) e la degradazione del lattice, direttamente proporzionale all’invecchiamento del profilattico e alle condizioni ambientali (intuibile che portato in tasca in un Paese tropicale, caldo, è soggetto a un processo di degradazione molto più rapido). Più controversa è invece la questione della porosità, ovvero la possibilità che il profilattico sia permeabile ai virus. Anche in questo caso ci sono comunque studi (presentati ad esempio alla V Conferenza Mondiale sull’AIDS svoltasi a Montreal) che dimostrano come in un buon numero di preservativi ci sia una permeabilità a microspore di diametro maggiore dell’HIV (virus 60 volte più piccolo del battere che causa la sifilide e 450 volte più piccolo degli spermatozoi). “C’è pertanto la possibilità che l’HIV presente libero nello sperma possa passare attraverso i pori al partner e per questo motivo alcuni suggeriscono di usare 2 preservativi contemporaneamente”.
Altri fattori di inefficacia del profilattico sono poi l’ “uso incorretto” e il “by-pass della barriera”, ovvero la contaminazione prima di metterlo.
I problemi della falsa sicurezza. Anche se il profilattico non elimina il rischio, sarebbe ragionevole aspettarsi comunque una riduzione del diffondersi dell’HIV laddove questo viene usato. Ma la realtà dimostra invece che non è così, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. In Africa, ad esempio, i Paesi con maggiore diffusione dei preservativi – Zimbabwe, Botswana, Sudafrica e Kenya – sono anche quelli con i tassi di sieropositività più alti al mondo. Gran parte della responsabilità è proprio di chi propaganda il preservativo come “la” soluzione definitiva al problema, inducendo un senso di sicurezza che moltiplica i comportamenti a rischio. E’ un fenomeno noto come “teoria della compensazione del rischio”: ancora sulla rivista “Lancet” è stata fatta a questo proposito una analogia con le cinture di sicurezza per le automobili che – anche loro – non hanno portato i benefici sperati. Se le cinture di sicurezza vengono percepite come un fattore di invulnerabilità i comportamenti a rischio dell’automobilista (alta velocità e infrazioni di vario genere) tendono ad aumentare, compensando così i vantaggi nell’uso delle cinture di sicurezza. Allo stesso modo accade per il preservativo: la sua efficacia è legata a un reale cambiamento dei comportamenti a rischio (astinenza e riduzione dei partner), ma chiunque si azzarda a dare questo messaggio viene immediatamente additato al pubblico disprezzo, aumentando così la diffusione del contagio.
Il fattore culturale e sociale. Il preservativo ha finora dimostrato una certa efficacia in specifiche categorie a rischio – persone con partner sieropositivi, donne e uomini coinvolti nell’industria del sesso e così via – e per questo nel mondo occidentale si è avuta in questi anni una tendenza alla stabilizzazione della diffusione dell’AIDS. Ma lo stesso strumento si è mostrato totalmente inadeguato quando a essere colpita dal virus HIV è una popolazione nel suo insieme, come accade nei Paesi in via di Sviluppo. Oltretutto ciò che funziona a New York o a Roma non necessariamente funziona allo stesso modo a Nairobi o Pechino. Le diversità culturali e sociali sono importanti: “Come è pensabile – mi dice un medico missionario – un uso corretto del preservativo in contesti come quelli africani dove la donna non ha neanche il diritto di rifiutare l’atto sessuale, o dove è diffusa la credenza che fare sesso con una vergine faccia sparire l’infezione?”. L’assurdità della “ricetta del preservativo” la espresse perfettamente il presidente ugandese Museveni nel 1992 a Firenze, durante il Congresso mondiale sull’AIDS: “Così come negli anni ’40 ci era stata offerta la magica soluzione della penicillina, i nostri esperti sanitari ci offrono ora il preservativo e il ‘sesso sicuro’. In paesi come il nostro, dove una madre, spesso, deve camminare 20 miglia per trovare un’aspirina per il suo bambino malato o 5 miglia per trovare un poco d’acqua, la questione pratica di trovare un costante rifornimento di preservativi o di usarli adeguatamente potrebbe non venire mai risolta. Nel frattempo ci viene detto che solo un sottile pezzo di goma si pone fra noi e la morte di un continente. Ritengo che i preservativi abbiano un ruolo da giocare come mezzo contraccettivo, specialmente in coppie HIV positive, ma non possono essere il mezzo principale per contenere e arrestare il corso dell’AIDS…”.
E allora siamo seri, leggete quanto segue:
Tommaso d’Aquino scrive: “La specie e il modo del rapporto sono prescritti dalla natura” (In IV Sententiarum 31, exp. text.). L’atto deve svolgersi secondo questa regola, anche quando da una donna sterile non può seguire alcuna procreazione. Allontanarsi da questo modello di comportamento ordinato è sempre peccato grave, è sempre contro natura. Questa emissione del seme finalizzata a uno scopo giusto prescritta da Tommaso d’Aquino in riferimento a Dio e alla natura, trova oggi il suo riflesso nella posizione della chiesa sulla cosiddetta inseminazione omologa. Quest’ultima a stata proibita nel 1987 dalla Congregazione vaticana per la dottrina della fede: “L’inseminazione omologa artificiale all’interno del matrimonio non può essere ammessa”.
C’è tuttavia un’eccezione: quando è possibile ottenere il seme maschile con l’atto coniugale, per mezzo di un preservativo; ma attenzione: il preservativo deve essere forato, in modo da salvaguardare la forma di un atto procreativo secondo natura e non si utilizzi quindi un metodo contraccettivo illecito. Il rapporto coniugale deve pertanto svolgersi come se esso portasse alla procreazione. Il preservativo deve essere forato come se così la procreazione fosse possibile (cfr. “Publik-Forum”, 29.5.1987, p. 8). E solo con lo stratagemma di un rapporto che si svolge in apparenza come un atto fecondo si può ovviare alla sterilità iniziale di un atto coniugale.
La pretesa forma naturale dell’atto coniugale è diventata il comandamento più importante ed è poi rimasta tale, anche se il fine originario prescritto dalla chiesa, cioè la procreazione, non può affatto essere raggiunto e l’ottenimento del seme attraverso la masturbazione sarebbe altrettanto corretto e meno complicato. Ma la masturbazione rientra sempre, anche in questo caso, tra i più gravi peccati contro natura, in quanto impedisce la procreazione: anche se in questo caso essa la renderebbe possibile. Lo svolgimento secondo la norma è diventato più importante del fine, cioè la procreazione. Ciò che è “naturale” viene stabilito nella teologia morale da tradizioni antiche, che sono custodite accuratamente da uomini vecchi e estranei al matrimonio.
Tratto da “Eunuchi per il regno dei cieli” di Uta Ranke-Heinemann
Enrico il fesso scrive: xRazional(??)mente: Sempre costruttivo il tuo modo di ragionare. Se hai voglia leggi qs articolo che cita non fonti vaticane ma Lancet. ” Secondo uno studio pubblicato da Lancet nel gennaio 2000 (Volume 355, numero 9201), il rischio di contrarre il virus Hiv usando i preservativi durante i ra
PERFETTO, quindi meglio non usarlo proprio così hai non il dubbio, ma la certezza di beccarti l’AIDS.
Il discorso delle automobili mi sembra demagogico. E’ ovvio che la cintura di sicurezza non fa miracoli, quelli li fa Padre Pio.
Se usi la cintura e ti lanci a 250 all’ora sei un demente.
Ma se usi il preservativo, non ultrasottile, e lo usi come Dio (non) comanda, l’AIDS lo eviti.
EST MODUS IN REBUS
E non giocare più sul mio nick, capito FESSO CHE SEI?
mi chiedo sempre il perchè a qualcuno manchi l’obiettività….se il papa continua la linea del no al preservativo ecco tante di battaglie contro la morale sessuale delle chiesa…se si apre a dei sì o a dei cambiamenti continua la battaglia perchè c’è sempre e cmq qualcosa che non va! ripeto ciò che dissi quando alcuni mesi fa iniziai a “intervenire” nel vostro forum: siete atei agnostici o acristi acattolici?
Personalmente sono contro l’ipocrisia della Chiesa.
In primo luogo dovresti dirmi per quale motivo la Chiesa ha vietato l’uso del preservativo. Perché non è lecito fare sesso non per procreare? Allora dovrebbe essere vietato fare sesso alle donne in menopausa, ma non mi risulta che lo sia.
Ma tanto a voi credenti la logica scarseggia, che ne parliamo a fare?
francesco, se anche domani il papa dicesse “fate l’amore con chiunque” ci saranno sempre gli scontenti che rispondono “non è abbastanza”, che ci vuoi fare? io penso che questo sia un passo avanti rispetto alla totale chiusura sul tema che c’è stata fino a ieri… o preferite la chiusura? evidentemente sì.
francesco, se domani il papa dicesse “scopate con chi vi pare” ci sarebbero sempre gli scontenti a rispondere “non è abbastanza!”… che vuoi farci? per quanto mi riguarda ritengo un passo avanti questa “novità” di Ratzinger, dopo decenni di chiusura totale sul tema.
@charlotte: ci sarebbero persone stupite per il fatto che per 2000 anni la Chiesa ha avversato il sesso e poi d’improvviso lo ha consentito in modo totalmente libero. Ci sarebbero quindi giustissime e razionali critiche a chi invece di usare la ragione usa la “Verità rivelata” delle proprie fantasie e cambia idea come più gli pare senza un briciolo di logica e senza fornire spiegazioni.
Ratzinger deve spiegarci perché il preservativo era totalmente proibito e perché ora lo è un po’ di meno. Esiste una logica? Se non esiste, allora perché continuano a blaterare sui PaCS e sui gay? Sulla fecondazione assistita, divorzio ed aborto? Se una logica non c’è, allora stiano zitti e basta, invece di uscirsene ogni giorno con nuovi divieti o concessioni.
Anni fa bruciavano le donne sui roghi dicendo che erano streghe. Ne hanno bruciate un bel po’. Bene, dove sono finite tutte quelle streghe? Come mai non ce ne sono più? Hanno bruciato tutte quelle che c’erano? O semplicemente avevano fatto una megacazzata? E se era megacazzata quella, chi mi dice che non sia megacazzata l’attuale persecuzione dei gay?
Dobbiamo aspettare centinaia di anni affinché la Chiesa chieda perdono per la propria scemenza?
Forse non ricordate le bestialità che disse il card. Trujillo sul preservativo:
AIDS-DETECTOR – IL VATICANO CONTRO IL PRESERVATIVO: IL VIRUS È 450 VOLTE PIÙ PICCOLO DELLO SPERMATOZOO, E QUINDI PASSA ATTRAVERSO IL CONDOM
A confermarlo al programma della BBC Panorama, in onda domenica, sarà proprio il Cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che ha dichiarato ai giornalisti inglesi: “Il virus dell?AIDS è circa 450 volte più piccolo dello spermatozoo, e quindi può passare facilmente tra le maglie della rete formata dal condom”.
“Questo margine di insicurezza, – prosegue incredibilmente il porporato, -dovrebbe obbligare i ministeri della sanità e tutte le organizzazioni che ne consigliano l’uso, a trattare il problema come si fa per le sigarette, dove si dichiara che sono un pericolo”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già criticato questa dichiarazione: Queste errate affermazioni sui profilattici e il virus HIV sono molto pericolose, in un momento nel quale stiamo affrontando una epidemia globale che ha già ucciso oltre 20 milioni di persone e vede gli infettati attualmente a quota 42 milioni
Dagospia.com 9 Ottobre 2003
@Razionalmente
Premesso che sono d’accordo con te, secondo il diritto canonico è permesso fare sesso senza scopo di procreare (!!) ma solo all’interno della coppia sposata, ciò ha lo scopo di rendere la coppia più unita e rafforzare l’amore. Il preservativo è vietato perchè è un elemento non naturale nel rapporto sessuale. La chiesa infatti ammette metodi anticoncezionali “naturali” come prendere la temperatura interna vaginale, (durante l’ovulazione la temperatura varia) il che , si sa, ha una efficacia bassissima e non previene dalla trasmissione delle malattie.
Detto questo, la logica è ancora più carente di quel che pensavi…
sto aspettando con ansia il responso di questo qualificato ente, esperto in ambito scientifico e tecnologico, all’avanguardia in parecchi campi, è una notizia di fondamentale importanza. Ovviamente stavo scherzando, la chiesa dirà : il preservativo potrebbe in una certa qual misura limitare in certi ristrettissimi ambiti la diffusione dell’aids, ma non si può essere assolutamente certi (a parte che il papa è infallibile) di ciò quindi noi continueremo a predicare l’astinenza sessuale.
“mi chiedo sempre il perchè a qualcuno manchi l’obiettività….se il papa continua la linea del no al preservativo ecco tante di battaglie contro la morale sessuale delle chiesa…se si apre a dei sì o a dei cambiamenti continua la battaglia perchè c’è sempre e cmq qualcosa che non va!”
se tu impari che 2+2=4 a 60 anni invece che a 6 e’ meglio del non impararlo mai, ma ti prendono per il culo lo stesso.
Oltretutto dovrebbero spiegarmi perché il metodo Ogino-Knaus è consentito. Se lo scopo è evitare figli dovrebbe essere vietato. E’ consentito perché altamente insicuro. Quindi se il preservativo fosse (come alcuni cercano di far credere) altamente insicuro, perché la Chiesa lo ha proibito? Perché non è “naturale”? Nemmeno l’aspirina è naturale, però il Papa immagino che la usi dopo essersi fatto venire un gran mal di testa spremendosi le meningi per le cazzate che deve dire ogni giorno.
Un tempo si usavano preservativi fatti di budello d’agnello. Sarà il caso di ritornare a quelli? Sono estremamente naturali.
RazionalMENTE.net ha scritto: “Anni fa bruciavano le donne sui roghi dicendo che erano streghe. Ne hanno bruciate un bel po’. Bene, dove sono finite tutte quelle streghe? ”
Se ne stanno per la maggioranza in disparte perchè i roghi fisici non ci sono più, ma quelli sociali e psicologici si… alla faccia di tutti i benpensanti che dicono che siamo in un paese libero in cui si può fare quello che si vuole (ovviamente leggi dello stato permettendo!).
Comunque, tornando in Topic, il problema non è tanto quello che dice il Papa, quanto (come al solito) il fatto che ciò venga recepito come un must o quanto meno un indirizzo anche per chi cattolico non è.
“siete atei agnostici o acristi acattolici?”
non sono mica mutuamente esclusivi, anzi l’ateismo implica l’acristismo e l’acattolicesimo.
Nella Bibbia, Antico Testamento, Dio in persona parla a Mosè e al fratello Aronne e dice loro di riferire agli israeliti tutta una serie di norme igieniche e alimentari tra le quali il divieto di mangiare il maiale. Motivazione? Perché io vi ho liberato dalla schiavitù in Egitto e quindi dovete obbedirmi. Perfetto.
I cristiani però la carne di maiale la mangiano. Cosa è successo? Dio ha cambiato idea? Non era forse un abominio? O era una bufala la storia della schiavitù in Egitto?
Le religioni cambiano, si modificano col tempo e c’è sempre chi cerca di giustificare tali cambiamenti arrampicandosi sugli specchi. In realtà le religioni si adeguano alla società che cambia, ma lo fanno sempre con grande ritardo.
Il risultato è che GRAZIE A ROSY BINDI, i gay andranno a sposarsi in Spagna, come nel film di Banfi. Qui lo potranno fare tra 100 anni. Per adesso debbono aspettare che l’attuale classe politica venga rimpiazzata da gente nuova e col cervello in linea coi nostri tempi, cioè sempre indietro di almeno 50 anni.
Affermare che per la Chiesa cattolica il problema non è mai stato il preservativo, ma è e continua ad essere il sesso, indipendentemente da queste “aperture” che non mi sembrano esattamente rivoluzionarie, mi sembra tutto sommato abbastanza obiettivo…
# Ela scrive:Comunque, tornando in Topic, il problema non è tanto quello che dice il Papa, quanto (come al solito) il fatto che ciò venga recepito come un must o quanto meno un indirizzo anche per chi cattolico non è.
Guarda, per quanto riguarda i preservativi, i cattolici li hanno sempre usati fregandosene altamente del Papa e dei suoi pensieri deviati e contorti. Basta vedere il mare di preservativi sui prati dopo la Giornata della Gioventù. Scopano come conigli, beati loro.
Il pericolo comunque c’è, ma è per la gente veramente stupida che ha più fiducia nel Papa che nella scienza. Sono pochi, per fortuna.
Il problema sussiste ovviamente anche per l’ingerenza della Chiesa nella politica o per l’effetto che la religione ha sui politici cattolici. Se come ministro della famiglia invece di Rosy Bindi ci fosse stato Capezzone, sarebbe stata già un’altra cosa. Sempre facendo i conti con i cattolici di Governo e opposizione.
Il mio obiettivo è far notare le cazzate, “affinché odano e si convertano”.
IL FINE DELL’ATTO SESSUALE PER LA CHIESA CATTOLICA CARO RAZIONALMENTE E’ PROCREATIVO E UNITIVO ECCO PERCHE’ IL METODO OGINO-KNAUS E’ CONSENTITO…NON FAI L’AMORE SOLO PER FARE FIGLI MA ANCHE PER UNIRTI A TUA MOGLIE/MARITO
Enrico: a parte che non tutta l’africa è calda come il Sahara, quella dei preservativi può anche non essere la soluzione ottimale. Certamente mi sento di dire che ha un po’ più di senso della (criminale e stupida) posizione cattolica secondo la quale basta un po’ di sana castità. Mi immagino chi tenta di spiegare questa soluzione agli africani e, soprattutto, mi immagino se ci riuscisse: una soluzione più letale della malattia…
E se il papa lo facesse per un motivo economico? Ho letto da qualche parte che il Vaticano è azionista della Hatu… che, se ben ricordo, non fabbrica palloncini per feste di compleanno, anche se potrebbe questo esserne un utilizzo alternativo.
per Francesco:
secondo il nuovo testamento l’uomo deve praticare la castità o, se proprio non riesce a fare a meno del sesso, consumarlo solo nel matrimonio
per il cristianesimo il sesso è un male, un difetto che si dovrebbe cercare di estirpare se non fosse per quella fastiodiosa conseguenza quale sarebbe l’estinzione del genere umano…
No, non è vero che per la cheisa cattolica l’atto sessuale “lecito” è anche quello finalizzato al solo scopo affettivo, di unire la coppia.
L’atto sesusale “lecito” è quello preordinato alla procreazione, ossia quello che si conclude con l’eiaculazione del seme nella vagina. Ecco perché è vietato il coito interrotto e ammesso solo l’ogino knauss e quello della temperatura basale.
Inutile dire che queste perversioni “intellettuali” possono venire in mente solo a degli psicopatici.
PEr quelli..che ..
Il sign raztinger ha gia’ un documento o dossier sull’aids…che cosa lo chiede a fare, due volte?
in 3 anni il virus dell’aids se e ingrossato?
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!
il link “sul tema I valori della famiglia e il cosiddetto sesso sicuro” è veramente spaventevole!!! se ne consiglia la visione ad un pubblico di soli eunuchi…
CARO STEVE: dimostramelo…voglio i testi ed io ti dimostrerò il contrario.
CARO NETZER: invito valido anche per te….voglio i passi del nuovo testamento nonchè i riferimenti magisteriali.
x RazionalMENTE: caspita come ti incazzi se pigliano in giro te!!! Finchè sei tu a sfottere niente di male, ma guai a chi ti tocca, eh! Se tu sei così aperto da fare il verso a Ratzinger chiamandolo in 101 modi ridicoli e facendo il verso per come parla, com’è che te la prendi tanto per tre punti interrogativi? A proposito, grazie per il fesso!
francesco!
Corinzi 1 capitolo 7
Quanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l’uomo non toccare donna; tuttavia, per il pericolo dell’incontinenza, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.
Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; [9]ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere
E di sciocchezze in questo bel libretto ce ne sono tante altre…
Soddisfatto?
Vedi Enrico, io non mi incazzo per così poco. Sono semplicemente un po’ scocciato del fatto che alcuni credano che il nome RazionalMENTE stia per razionale piuttosto che per razionalista. Avrei fatto meglio a chiamare il mio sito RazionalisticaMENTE, ma suonava male ed era troppo lungo.
Se io dicessi di me stesso di essere razionale, in primo luogo non avrei detto nulla di interessante (tutti pensano di essere razionali), in secondo luogo mi attribuirei una dote che non sta a me vantare e non amerei vantare.
RazionalMENTE si riferisce alla mia scelta di essere un razionalista, cioè di condividere una certa linea di pensiero. Non pretendo di essere razionale e proprio per questo mi infastidisce quando si gioca equivocando il mio nick.
Tu sei liberissimo di insultarmi come ti pare, io non ne faccio un problema. Consentimi però di ricambiare la cortesia.
P.S.: Non ho mai insultato Ratzinger, ho solo criticato il suo pensiero. Posso farlo in modo serio o ridicolo. Non mi pare sia vietato.
# francesco scrive: CARO STEVE: dimostramelo…voglio i testi ed io ti dimostrerò il contrario. CARO NETZER: invito valido anche per te….voglio i passi del nuovo testamento nonchè i riferimenti magisteriali.
Se non erro (San) Paolo (di Tarso) considerava il matrimonio “remedium concupiscentiae”. Insomma se proprio non ce la fai a contenerti, ad essere casto, tanto vale che ti sposi.
Ma se anche fosse il sesso come tu dici un mezzo per tenere unita la coppia, perché non è consentito ai gay?
Insomma qui c’è qualcosa che non quadra, non ti pare?
X razionalmente:
non volevo insultare nessuno, sono solo perplesso della razionalità di certi tuoi atteggiamenti. Quanto alle tue “critiche” su Ratzinger mi sembrano altrettanto poco basate sull’uso di argomentazioni razionali (spero che questo sia quello che vuol dire “essere razionalista”) del suo pensiero ma piuttosto prese per i fondelli pure e semplici (e un po’ blasfeme, ma questo credo faccia parte del gioco)…ovviamente è tutto lecito ma non particolarmente incisivo dal punto di vista della critica. Comunque a tolleranza non andate tanto forte!
Ma perché non sa come si usano?
A Razzinga e leggere sulla confezione no?
Il profilattico come mezzo contraccettivo ha un indice di fallimento compreso tra il 7 e il 14%,soprattutto in caso di rapporti abituali, quindi io se sapessi che una persona ha l’HIV non ci farei sesso neppure con il preservativo. Questo però non significa che il profilattico sia un mezzo inefficace per arginare la diffusione dell’HIV, sarebbe del tutto insulso ignorare il fatto che almeno nel 95-85% dei casi funziona,soprattutto se si tratta di rapporti occasionali,che sono quelli più a rischio.
La chiesa inoltre ammette i metodi come Ogino-Knaus e compagnia perché sono intrinsecamente fallibili(a differenza degli altri che falliscono solo in caso di erroneo utilizzo o per l’intervento di cause esterne che interferiscono con il loro operare),fondandosi sulla pretesa di prevedere la data esatta dell’ovulazione,cosa impossibile, senza contare che la durata della vita degli spermatozoi in ambiente uterino è estremamente variabile(tra i 3 e i 7gg, anche in base all’età e allo stato di salute dell’uomo). In realtà non sono dei veri mezzi contraccettivi, servono solo per rimandare una gravidanza di cui però si accetta che prima o poi dovrà accadere! Ed è per questo che la chiesa li ammette, perché la chiesa non tollera che si possa fare sesso escludendo in maniera certa la procreazione.
Allora, premesso che la posizione attuale del cattolicesimo contro il preservativo e’ ridicola per molte ragioni (non e’ del tutto sicuro contro l’AIDS, ok, ma meglio che niente, no? Quoto in pieno Marja), trovo che talvolta l’amico razionalmente esageri con le sue tirate.
Personalmente aspetto di vedere i risultati di questa grande commissione di studi. Se il risultato sara’ un’apertura verso il preservativo, come spero, allora elogero’ (con ironia) Santa Madre Chiesa. Se il risultato sara negativo, invece, la critichero’. Non ha senso criticare cose che ancora non sono state dette. Mi sembra che ci sia tanto da criticare per cio’ che e’ gia’ stato detto e ribadito, invece.
nel 2003 un documento ufficiale,del vaticano dice che il preservativo, non protegge dalla malattie
nel 2006 il vaticano vuole un dossier sull’efficacia del preservativo….
Carlo scrive: trovo che talvolta l’amico razionalmente esageri con le sue tirate. Personalmente aspetto di vedere i risultati di questa grande commissione di studi. Se il risultato sara’ un’apertura verso il preservativo, come spero, allora elogero’ (con ironia) Santa Madre Chiesa. Se il risultato sara negativo, invece, la critichero’.
E’ noto che da parte della Chiesa c’è un’apertura all’uso del preservativo in casi di HIV, secondo modalità che non mi sono ancora note. E’ stato detto in TV, si tratta di un libretto di 200 pagine che illustra tutte le posizioni religiose, laiche, ecc. in modo esaustivo. Anche io ho curiosità di leggerlo per vedere in che modo si sono arrampicati sugli specchi.
con le ventose, credo