L’eutanasia è un diabolico inganno mascherato come forma di pietà umana. E’ quanto afferma il Consiglio episcopale permanente della Cei nel messaggio per la 29ª Giornata per la vita, che si celebrerà il 4 febbraio 2007. Ai vescovi, con un’intervista a Radio Radicale, risponde Marco Pannella: «La violenza che viene da questa conferenza dei vescovi ci pone un problema urgentissimo di esigere dal Parlamento una tutela della dignità della vita civile. Secondo questo consiglio permanente della Cei, tutti coloro che sull’eutanasia esprimono parole diverse che quelle della condanna, del linciaggio e dell’anatema, sono soggetti di un diabolico inganno. A me sembra – osserva l’esponente della Rosa nel pugno – che questi organismi abbiano tendenza autobiografica a trasferire sugli altri quella che è la loro propria realtà interiore. E’ diabolica questa pretesa continua di anatemizzare e squalificare le opinioni diverse dalle loro quando riguardano problemi della vita. Per loro sicuramente anche Piero Welby – aggiunge Pannella con riferimento al copresidente dell’Associazione Luca Coscioni – è un diabolico ingannatore mascherato da pietà umana per tutti oltre che per se stesso. Da questo punto di vista posso soltanto dire che mi associo a quel bellissimo elenco che comincia a formarsi sui nostri siti di coloro che iniziano domani [mercoledì, ndr] l’azione nonviolenta dello sciopero della fame a sostegno degli obiettivi della formazione del Comitato nazionale di bioetica, della tempificazione certa e del dibattito su questo tema e, aggiungo in modo preciso, al fine di trovare una risposta alla domanda che Piero Welby ha fatto e che trova per il momento una pietosa, miserevole, mancanza di risposta da parte della società civile, della stampa, del quarto potere, oltre che dei politici».
Per i vescovi anche Piero Welby è un diabolico ingannatore
22 commenti
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Sempre piu’ vergognosa la chiesa su questo problema. Ma non hanno pieta’ di nessuno? Si interessano solo nel difendere i loro sterili dogmi, altro che verita’ viva come scritto da avvenire e come sbandierato ai 4 venti
“29ª Giornata per la vita”
dovrebbe essere la giornata della morte:
morte della pietà umana
morte della dignità
morte del convivere civile
morte della laicità dello stato
morte della razionalità ecc.
ma perchè quei quattro sottanoni continuano a vomitarci addosso la morte che hanno dentro?
cosa vogliono poi dal NOSTRO Parlamento?
imparino a rispettare la laicità dello stato prima di sbavare assurdità!
In questo caso sono solo coerenti con se stessi… Se sostengono che vita e corpo non appartengono all’uomo, non possono concordare con la ricerca della morte, sia pure per porre fine alle sofferenze. Che poi in molti altri casi dimostrino incoerenza e ipocrisia, beh, è un altro paio di maniche.
Come al solito, comunque, il problema non è nelle loro credenze ma nel volerle allargare automaticamente a tutti e pretendere che tutti ci si adeguino.
per la chiesa cattolica tutto ciò che rende all’uomo la vita un po’ più facile o meno penosa è un diabolico inganno…
E’ una Chiesa capace solo di odiare. Di calpestare la dignità della gente. Perseguitare gli omosessuali. Umiliare le donne. Offendere chi non la pensa come loro. E’ una Chiesa che sta ritrovando un po’ per volta tutta la violenza dei tempi passati.
In questo momento sto seguendo una sdolcinata storia della vita di Wojtyla su RAI3… funzionale alla sua beatificazione e santificazione. Un racconto apologetico proprio come quello dei Vangeli. Il tutto commentato con voce agnellata da qualche laido cronista.
Quanta ipocrisia.
Vi ho mai detto che odio la chiesa cattolica…?
Io non la odio. Sono odiato. L’odio non fa parte dei miei sentimenti.
dai non si può non odiarla…
Ogni persona è fatta a suo modo. Io ho ricevuto alcuni torti nella vita, c’è gente che mi ha trattato male, ma sinceramente non provo nei loro confronti né odio, né desiderio di vendetta. Ciò dipende probabilmente dalla mia autostima che mi fa considerare quelle persone come gente sciocca che quindi ha avuto già la sua pena, se così possiamo dire. Penso che l’odio non appartenga alla gente sicura di sé, sia un sentimento da deboli, da complessati. Ovviamente questo è il mio punto di vista, poi come ho già detto ognuno reagisce in un modo diverso alle avversità.
La Chiesa non odia le persone. Ha delle idee molto chiare quasi su tutto e non essendo ipocrita dice quello che pensa su determinati modi di pensare e di agire. Attualmente non mi sembra che la maggior parte della gente si senta “obbligata” a obbedire. Ma direi che la Chiesa dovrebbe avere il diritto di dire sempre come la pensa.
Pur con tanti errori la Chiesa vuole sempre distinguere tra gli errori commessi da una persona e la persona in sè. Se dice che un determinato comportamento è sbagliato non invita a odiare chi quel comportamento addotta.
Poi ci sono i moralisti, ma questi ci sono anche in tante altre “parrocchie”, magari su altri temi.
Il moralista è chi vede la persona e i suoi sbagli come un tuttuno e, odiando gli sbagli, odia anche la persona che li fa.
ad annarosa
Il moralista è chi vede la persona e i suoi sbagli come un tuttuno e, odiando gli sbagli, odia anche la persona che li fa.
personalmente credo che il definire una persona come “diabolico ingannatore” a causa di alcune sue idee sia sintomatico di odio e volontà di mettere a tacere chi vive certe cose e la pensa in modo diverso
x davide: guarda che la frase “diabolico ingannatore” non è scritta da nessuna parte e quindi non si riferisce a nessuno in particolare, tanto meno a Welby! Semmai si parla di “diabolici inganni” e non si riferisce a una o un’altra persona ma alle idee che qualcuno può portare avanti. Credo che anche voi utilizziate, nei confronti di chi segue ideologie contrarie alle vostre, termini simili e non ci troverei niente di male se si fa salva sempre la differenza tra idee e persone.
annarosa scrive: La Chiesa non odia le persone. Ha delle idee molto chiare quasi su tutto e non essendo ipocrita dice quello che pensa su determinati modi di pensare e di agire.
Ratzinger definisce i gay come persone dall’amore debole e deviato. Non mi sembra esattamente un complimento.
Documentati su arcigaymilano.org per un quadro più ampio di tutti gli insulti che Ratzinger ha rivolto ai gay.
Se non è odio, cos’è? Ignoranza? Razzismo? Non fa differenza.
Ratzinger ha legittimato il bullismo e il mobbing nelle scuole e fuori di esse nei confronti dei gay che verranno quindi sempre più derisi, insultati ed emarginati. Una vita che potrebbe essere normale, addirittura felice e che invece è distrutta a causa dei pregiudizi che la stessa Chiesa contribuisce a diffondere.
Questo non è cristiano, è da criminali.
Ma tanto siamo abituati ai crimini della Chiesa contro l’umanità. Nulla di nuovo sotto il sole.
@ annarosa
Vogliamo dimenticare la violenta, sistematica e capillare diffamazione e demonizzazione degli ebrei che ha portato dritto dritto alla shoa?
O anche allora distinguevano tra “l’errore” e la persona?
Se guardo alla storia della chiesa cattolica vedo sempre la condanna del peccato e subito dopo la distruzione (possibilmente dopo atroci sofferenze) della persona.
E, infine, anche le parole hanno un peso enorme.
condannando dei modi di essere o delle aspirazioni che appartengono a determinate persone la chiesa non solo condanna anche le persone cui appartengono, ma fa di peggio esprime la volontà di negare a queste persone il diritto di esistere a modo loro, di fare le proprie scelte in base ai propri valori, io non so cosa sia più criminoso tra l’uccidere una persona e imporle di vivere negando sé stessa, la sua propria essenza specifica, le sue inclinazioni. La chiesa dicendo che gli amori dei gay sono deboli e corrotti induce la gente a considerare i gay stessi come dei malati, degli anomarli che devono essere redenti o evitati!
L’omosessualità poi non è neppure una scelta. Essere gay è come essere negri, lo si è per natura, non per scelta. Quindi il razzismo nei confronti dei gay è uguale a quello nei confronti dei negri e degli ebrei.
Discriminare persone in base alla loro natura è un crimine abominevole che andrebbe severamente punito. Invece i nostri allegri politici da quattro soldi condividono il razzismo della Chiesa. Siamo di fronte ad una violenza che viene dalle stesse istituzioni. Gente che si dice democratica.
Guarda che dire che si è omosessuali “per natura” è out come è fuori moda dire che esistono i maschi e le femmine per natura. Rischi di farti dare dell’omofobo. Ora esiste la libera scelta di genere che finalmente libera l’uomo dal “binario eterosessuale”. Uno nasce maschio ma se si sente femmina (o viceversa) basta andare in Spagna (anche in questo sono tanto avanti..) e andare all’anagrafe dove può ottenere un documento che dice che E’ femmina, senza bisogno di interventi chirugici. Poi si sposa con chi gli pare del genere che gli pare cerca il gamete del sesso opposto (quello serve ancora) e si fa o si fa fare con l’utero di una femmina (serve ancora anche quello) qualche bambino e finalmente si fa una famiglia.
Omosessuale per “natura” è davvero obsoleto, direi che la natura, panda da salvare compresi visto che da soli non si riproducono, davvero non c’entra proprio più niente con il sesso. E ora sento già il “dagli all’omofoba” della vostra cordialissima comunità web!
che non si è omosessuali per natura è in parte vero, perché per natura l’uomo, a differenza degli altri animali, non ha un comportamento sessuale geneticamente predeterminato, l’impulso sessuale dell’uomo è essenzialmente neutro, si può dirigere verso qualsiasi oggetto ed è quindi la cultura, l’educazione, il condizionamento sociale che determinano le preferenze sessuali, certo non in maniera così meccanica e prevedibile da potersi dire che uno sceglie di essere omosessuale,inoltre, il discorso dell’identità di genere non ha niente a che vedere con l’omosessualità, non sempre infatti gli omosessuali si discostano dagli schemi comportamentali propri dell’identità di genere corrispondente al proprio sesso biologico.
comunque la cultura gay è un cultura vincente, non credo che la chiesa riuscirà a contrastarla, rappresenta infatti un nuovo stadio evolutivo dell’umanità e di fronte al corso della storia le censure e le misure repressive servono a ben poco o solo transitoriamente, come se una diga potesse arginare il dilagare di un fiume ormai in piena!
annarosa scrive: Guarda che dire che si è omosessuali “per natura” è out come è fuori moda dire che esistono i maschi e le femmine per natura. Rischi di farti dare dell’omofobo.
Cara annarosa, sei molto disinformata, ma cercherò d’informarti.
Per quanto riguarda la sessualità umana bisogna dire in primo luogo che esistono infinite sfumature, quindi è molto difficile etichettare la gente come gay, etero, bisex, ecc.
Tuttavia una persona con spiccate preferenze per gente del proprio stesso sesso viene detta omosessuale.
Nella sessualità umana occorre distinguere tra orientamento e identità. L’orientamento riguarda i gusti dell’individuo. L’identità invece riguarda il modo in cui si vuol apparire a se stessi e agli altri.
Ti faccio qualche esempio. Esistono uomini con orientamento omosessuale e identità femminile. Vestono e si comportano un po’ come delle donne. Vedono se stessi al femminile.
Altri uomini hanno orientamento omosessuale e identità maschile. Vestono e si comportano in modo molto virile e vedono se stessi come uomini.
Ci sono uomini con orientamento etero, ma identità femminile. E’ un caso un po’ più raro. Amano le donne, ma vestono e si comportano come donne, vedono se stessi come donne.
Ovviamente esistono anche i bisex, persone con orientamento sessuale non preciso, che amano sia persone del proprio sesso che del sesso opposto.
In che misura tutto ciò è una scelta? Ovviamente l’uomo ha perso molto del suo istinto primordiale, la società influenza molto il suo modo di essere. Tuttavia un ragazzo che a 15 anni sente di non essere attratto dalle ragazze, ma dai ragazzi è gay e non può fare proprio nulla per modificare i propri gusti. La società potrà spingerlo ad avere un’identità maschile o femminile, ma l’orientamento rimarrà omosessuale. Non è da escludere che l’orientamento possa cambiare col tempo, ma non è mai una scelta.
Quindi le parole del Papa nei confronti dei gay equivalgono al razzismo nei confronti di negri ed ebrei e di qualunque altra minoranza.
Se l’omosessualità fosse una scelta, allora sarebbe tanto semplice scegliere di non esserlo e ciò risolverebbe ogni problema, non ti pare?
Certo, otterrete la libertà di uccidere anche gli adulti, dopo quelle che avete ottenuto: uccidere i feti, sfasciare liberamente le famiglie, unire coppie gay, diffondere droghe, etc. Ma vi pare che la società stia andando meglio? In coscienza, se ne avete una, vi pare che la società civile oggi sia realmente un luogo ove desiderare vivere, mettere al mondo dei figli? E poi perché prendersela contro la “Chiesa cattiva”? Abbiamo il diritto di dire la nostra opinione o no? O l’ultimo preguidizio accettabile è contro i cattolici? Se poi ci sono ancora dei politici che ci danno retta, pigliatevela con loro, non con il Papa. Ma domandatevi perché la politica ci dà retta: cancellate la Chiesa e avrete l’Italia piena di diseredati ed emerginati che dovrete mantenere a spese vostre. E quante Finanziarie ci vorranno?
essere gay e’ avere una inclinazione e le nostre inclinazioni possono essere dirette e corrette dal nostro desiderio di appartenere alle nostre scelte e non alle nostre combinazioni accidentali…cosi’ come ogni nostra dirittura culturale morale o semplice scelta amicale…dovremmo imparare a selezionare i nostri percorsi con il desiderio fresco e puro dell'”Immacolante” grazia, di Colei che ci restituisce l’illibatezza del desiderio dell’incorrotto e solo restituiti a una purezza che prescinda le nostre caducita’, sia quelle socialmente piu’ inclini ad essere scusate sia quelle meno, ma che sappiamo ugualente Sbaglate in Cristo Gesu’ scopriremo in noi una umanita’ santa e santificante. DIO è nostro estremo custode e lo Spirito Santo nostro consigliere. Il Signore sa donare ogni bonta’ a chi sa domandare. Rendiamoci degni alla preghiera. baci a tutti.