A ragion veduta

Il mondo osservato dall’Uaar

Il Papa e la questione Turca

Qualcosa di meschino e strumentale sta guastando da qualche mese i rapporti fra l’Unione Europea e la Turchia. La Commissione accusa il governo di Ankara, in particolare, di non avere aperto i porti turchi al traffico commerciale proveniente dalla Republica greca dell’isola di Cipro, membro dell’Ue dalla primavera del 2004. È vero. Ma la Commissione trascura due circostanze. In primo luogo il progetto dell’Onu per la riunificazione dell’isola (un evento che avrebbe consentito a Cipro di unirsi prima dell’ingresso nell’Unione) è stato bocciato dai ciprioti greci, non dai ciprioti turchi. In secondo luogo Cipro si serve del diritto di veto per bloccare i rapporti commerciali delle zone turche dell’isola con il resto dell’Ue. Bruxelles si era impegnata in questo senso sin dall’aprile del 2004, ma l’impegno è rimasto lettera morta. […]

L’articolo completo è raggiungibile sul sito del Corriere

Pubblicato 23-11-2006 alle 10:58 da Redazione Uaar

Archiviato in: Generale

Tags: dialogo, islam, papa, Ratzinger, Turchia

12 commenti

Steve 23 Nov 2006 13:25

I Turchi fanno bene a incazzarsi con Ratzinger, che con le sue manie dell’Europa cristina che tiene fuori la Turchia è riuscito a coalizzare i nazionalisti laici e islamici.

Questo casino che sta combinando Ratzinger è un attentato alla laicità della stessa Turchia, che più viene spinta fiuroi dall’Europa più cade in mano agli islamici.

Turchia in Europa. Subito!

RazionalMENTE.net 23 Nov 2006 13:33

Penso che Ratzinger sia interessato a estremizzare lo scontro, la sua è una battaglia contro il relativismo. Cerca quindi di sfruttare le tensioni del dopo 11 settembre per riportare il mondo alla fede sottraendolo al pericolo secolarizzazione. Insomma c’è un do ut des. E credo che il discorso di ratisbona andasse in questo senso. Ratzinger pensa che come l’11 settembre ha causato una rinascita del patriottismo e del senso religioso negli USA, allo stesso modo questo scontro camuffato da dialogo possa portare anche in Europa uno sviluppo di anticorpi nei confronti dell’Islam che lui identifica con un ritorno alla Chiesa.

Pietro Ancona 23 Nov 2006 14:00

che c:va a fare in Turchia? Perchè deve andare a toccare il culo alla gallina?
Pietro

Massimiliano 23 Nov 2006 14:09

Vabbene che Paparatzi mi sta sulle balle, ma sapere che c’è qualcuno che vuole ucciderlo… questo no , non mi piace.
In fin dei conti, anche lui è un essere umano. Rispettiamolo in quanto tale non in quanto papa.

RazionalMENTE.net 23 Nov 2006 14:29

Secondo me qualche lupo grigio tenterà di ucciderlo, ma la Madonna di Fatima fermerà la sua mano, non subito, prima permetterà che venga ferito, altrimenti è più difficile parlare di miracolo. Posso dire io di essere stato miracolato se non mi è successo niente di niente? Ovviamente no.

lik 23 Nov 2006 14:50

@ Steve

Innazitutto uno dei paesi più ostili all’entrata della Turchia in Europa è la laica Francia dove si svolgerà un referendum alla fine del processo di adesione che non terminerà prima del 2014. Se i francesi voteranno no a questo referndum bye bye alla turchia. Dire che più la turchia si allontana dall’Europa più cade in mano agli islamici è una stupidaggine, perché i turchi sono già islamici, il 70% delle donne in turchia porta il velo e la turchia è membro dell’OCI. Inoltre il governo attuale è islamista, Erdogan era stato condannato per aver dichiarato “i minareti sono le nostre baionette, le moschee i nostri accampamenti, i fedeli i nostri soldati” ma questa condanna non gli ha impedito di diventare primo ministro. L’entrata della Turchia in Europa non solo impedirà la nascita di un europa politica ma rafforzerà il Vaticano, vi segnalo che in Turchia è in vigore una legge contro la blasfemia.

Kaworu 23 Nov 2006 14:57

magari è questo il quarto mistero 😉

Steve 23 Nov 2006 15:15

Se è vero che la maggioranza delle donne turche porta il velo è anche vero che se si lasica fuori dall’Europa saranno il 100% a portare il velo e la Turchia non sarà più rivolta vesrso le libertà occidentali ma verso la sharia.

Elementare.

lik 23 Nov 2006 15:40

Elementare cosa? Chi mi dice che l’entrata in europa garantirà la secolarizzazione della Turchia? La Polonia è entrata in Europa e non le ha impedito di mettere al governo degli antisemiti omofobi. E poi cos’è questo terrorismo intellettuale? Come dire o ci prendete in Europa o applichiamo la sharia. Beh fatti vostri, l’Europa non ha bisogno della Turchia. E poi potrebbe succedere anche una volta entrata in Europa e sarebbe ancora più grave. Senza contare che la turchia occupa e colonizza una parte del territorio europeo Cipro nord. No se continua con questa arroganza la Turchia puo’ starsene dov’è.

Steve 23 Nov 2006 17:05

Finiamola con questa storia di Cipro nord. Cipro nord fu voluta perché i greci tentarono di annettersela con un colpo di stato.

I Turcociprioti hanno votato a favore della riunificazione, rifiutata dal grecociprioti che, oltretutto, tengono sotto embargo Cipro Nord.

Ora Cipro (greca) pone il veto alla Turchia perché non le vuole aprire i propri mercati.Ma perché nessuno dice che Cipro nord è già sotto embargo?

La Turchia cerca incessantemente di avvicinarsi agli standard occidentali, sia quelli economici (ha una crescita del 10% annuo) che quelli civili. I progressi sul campo delle libertà civili sono impressionanti. Non dimentichiamoci che l’eredità laica di Ataturk è tutt’altro che superata e cjhe Erdogan si sta comportando tutt’altro che come un presidente confessionale. Sono peggio Prodi e Berlusconi in confronto!

La Turchia è a metà strada, non solo fisicamente, tra le libertà occidentali e l’integralismo islamico. Se Ratzinger insiste con questa storia dell’Europa cristiana per escludere la Turchia, se noi laici ci facciamo prendere dall’ossessione contro la Turchia islamica, avremo fatto un altro regalo all’integralismo.

lik 23 Nov 2006 18:09

I grecociprioti hanno fatto bene a votare contro la riunificazione perché non prevedeva subito la partenza dei coloni dall’anatolia e delle truppe turche. Mica sono scemi non hanno voglia certo di vivere sotto dominio turco, visto che attraverso la politica di colonizzazione i turchi diventeranno la maggioranza. Se la Turchia entrasse in Europa sarebbe la fine della speranza di costituire un Europa politica non a caso i più ardenti sostenitori dell’entrata della Turchia in Europa sono la Gran Bretagna che non è nè nell’Euro nè negli accordi di Schenghen e gli USA. In Turchia l’insegnamento della religione islamica è obbligatorio per tutti e lo stato finanzia e controlla le moschee. Se l’entrata della Turchia serve a sostituire le moschee alle chiese come è successo a Cipro nord, allora non ne vedo molto l’utilità. E ripeto ancora una volta che gli integralisti sono al potere già in Turchia e si giocano la carta europea per togliere potere all’esercito. Aggiungo che politici vicini all’estrema destra turca (i lupi grigi) sono eletti nelle liste di destra e persino di estrema sinistra in Belgio e Germania. Politici tutt’altro che laici che sono molto conservatori sul piano dei diritti civili.
Comunque prima del 2014 se la scorda quindi è inutile gridare slogan “la turchia subito in europa” che sono simili a slogan religiosi di chi attende il salvatore turco.

Gérard 23 Nov 2006 21:27

Quando nel 2014 ” se ” la Turchia dovesse entrare nella communità europea, essa ne sarà il membro più popolato, con più di 10o milioni di abitanti .
Già che abbiamo problemi di integrazione con i paesi dell’ Est europeo, figuriamoci quelli che porterebbero i turchi . Steve, ci sarebbero ancora più problemi sul piano religioso…e addio laicita alla francese…
( già che i nostri emigrati la vorebbero morta.. )

Commenti chiusi.

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