Vita grama per i bambini della setta

Un’infanzia passata senza giocare, guardare la tv e andare a scuola. Sono cresciuti così i bimbi della comunità biblica francese «Tabithàs place», nei Pirenei: un’inchiesta della commissione parlamentare sulle sette ne ha scoperti 18, dai 6 ai 16 anni, che sono vissuti tagliati fuori dal mondo con genitori seguaci di una setta che fa parte del movimento Usa fondamentalista Comunità del regno del nord-est: in Francia è stata fondata vent’anni fa nella tenuta di Navarrenx vicino a Pau. Già nel rapporto 2005 dell’Unità interministeriale di lotta contro le sette era stato denunciato questo gruppo biblico: ora gli inquirenti della commissione parlamentare attendono il nuovo rapporto dell’Unità di vigilanza (sarà presentato il 19 dicembre) «per liberare questi bambini».

Fonte: sito del Mattino

5 commenti

Silvano Madasi

Educare figli secondo il proprio convincimento è la normalità, lo fanno tutti, noi compresi.
Non conosco questa setta, ma dubito che quei bambini non giochino e che non ricevano un’istruzione: probabilmente non giocano con altri bambini al di fuori della loro comunità, e ricevono un’istruzione dalla loro comunità.
Se non vedono la televisione, non si perdono niente.
Il taglio giornalistico della notizia dipende molto dalla mentalità di chi l’ha scritta, non mi stupirei se dicesse le stesse cose su di noi atei.

Ela

Silvano Madasi scrive: “Il taglio giornalistico della notizia dipende molto dalla mentalità di chi l’ha scritta”

Come il 90% degli articoli su argomenti che si discostino dalla cultura di massa e dal modus vivendi della maggioranza della società.
E chiunque rientri in una “minoranza” di qualsiasi genere lo sa bene.

RazionalMENTE.net

I bimbi della comunità Hamish credo che giochino e vadano a scuola. Ovviamente come si faceva ai primi del Novecento, certamente non con la playstation.

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