Un giudice toscano riconosce le coppie gay e il caso approda in Parlamento. Con una sentenza del Tribunale di Firenze del 4 luglio 2005, si riconosce il ricongiungimento per motivi familiari a una coppia composta da un italiano e da un neozelandese. Ieri il senatore di Forza Italia Paolo Amato e il capogruppo dell’Udc alla Camera, Luca Volonté, hanno preannunciato due interrogazioni al ministro della Giustizia Clemente Mastella, per chiedere un intervento che faccia rispettare le leggi vigenti e per valutare se non sia il caso di inviare degli ispettori ministeriali nel capoluogo toscano. La sentenza della discordia, pubblicata in esclusiva da Il Giornale della Toscana martedì scorso e tenuta finora riservata per una precisa volontà dei ricorrenti, riguarda un giornalista toscano e il suo compagno della Nuova Zelanda, sposatisi nel Paese dei kiwi nel 1999 e, dopo qualche anno, trasferitisi in Italia. Il compagno extracomunitario ha chiesto il ricongiungimento per motivi familiari. Dopo un ricorso respinto, i due conviventi hanno visto accolta la loro richiesta dal giudice Isabella Mariani. Il caso ha assunto, com’era ovvio, un connotato politico, dato che la sentenza potrebbe aprire le porte, nel caso non venisse ribaltata nei successivi gradi di giudizio, a un riconoscimento delle unioni gay anche nel nostro Paese. «Le motivazioni della sentenza del giudice del tribunale di Firenze, Isabella Mariani, rappresentano una palese violazione della direttiva Ue sulla circolazione dei cittadini e della legge Turco-Napolitano, oltre che della Costituzione e del codice civile italiano – afferma Volonté . Nel nostro Paese esiste solo la famiglia fondata sul matrimonio. Perciò, Mastella ha il dovere di intervenire». Sulla stessa linea il senatore forzista Paolo Amato: «Il ministro Clemente Mastella, che non perde occasione per definirsi difensore della famiglia e contrario ai Pacs, cosa fa? Voglio chiedergli formalmente, attraverso un’interrogazione al Senato, se è a conoscenza della sentenza recentemente emanata dal Tribunale di Firenze», e se non ritiene «opportuno mandare degli ispettori del suo ministero». […] Di segno opposto il commento del deputato Ds Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, che accusa Volonté di «delirio omofobico e isteria clericale» e di «disumanità. Non riusciamo a capire – afferma – come un permesso di soggiorno ad un partner extracomunitario possa minare la famiglia italiana». A dar man forte a Grillini, l’assessore regionale toscano Agostino Fragai (Ds), che accusa Volonté di «pregiudizi ideologici» e nota con soddisfazione che la sentenza riflette «la cultura e lo spirito di apertura della Toscana». Pronta la replica del capogruppo dell’Udc: «Oggi la legge è un’altra e bisogna rispettarla».
Gay sposati all’estero Il tribunale dice sì al ricongiungimento
10 commenti
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sul sito http://www.nogod.it , un articolo del 20-11, con posizione del consigli dei ministri e illustrazione del lodo buttiglione.
Martin Luther King tanti anni fa diceva “I have a dream”. Oggi il razzismo nei confronti dei negri è in parte debellato. Verrà il giorno che anche quelle nei confronti dei gay lo sarà. Natura non facit saltus e anche la società umana ha bisogno di un certo tempo per progredire.
… o regredire…
In Afghanistan con l’avvento dei talebani è regredita parecchio, ma qui siamo in Italia, nel cuore dell’Europa e non credo che sia facile fare grossi passi indietro. Sarà la Chiesa a doversi adattare, non viceversa.
In Afghanistan, con l’avvento dei talebani è regredita parecchio, ma qui siamo in Italia, nel cuore dell’Europa e non credo sia facile fare grossi passi indietro. Sarà la Chiesa ad adattarsi, non viceversa.
io sono sempre più dell’idea che le conquiste di laicità in Italia saranno introdotte in Italia per via giudiziaria e non politica, e questo perché i giudici – entro certi limiti, comunque più ampi di quelli dei politici – non hanno bisogno di strusciar panche in Vaticano.
Abbiamo bisogno di un moderno Cavour o un moderno Mazzini.
Quelli erano altri tempi.
Dovremmo seriamente mobilitarci con manifestazioni e volantinaggi per scuotere un po’ questa nostra Italietta dal torpore dogmatico ecclesiale.
Per Natale mandiamo ad esempio biglietti di auguri ad amici e parenti con contenuti anticlericali – non arroganti o offensivi, sia ben chiaro, semplicemente pillole di razionalismo. Prendete spunto dal mio sito se vi va.
Dovremmo seriamente mobilitarci con manifestazioni e volantinaggi per scuotere un po’ questa nostra Italietta dal torpore dogmatico ecclesiale.
Per Natale mandiamo ad esempio biglietti di auguri ad amici e parenti con contenuti anticlericali – non arroganti o offensivi, sia ben chiaro, semplicemente pillole di razionalismo. Prendete spunto dal mio sito se vi va.
Sono assolutamente d’accordo con Sergio, ma solo se – come in questo caso – si applicano le direttive europee. E nel caso non sarebbero vittorie della laicità ma solo della normalità. Credo che questa sia la strada percorribile come dimostrano anche alcuni recenti casi israeliani (adozione ad una coppia lesbica, autorizzazione gay pride, registrazione di matrimoni omosessuali) dove anche sussitendo un ministro per gli affari religiosi, (e noi initalia abbiamo qualcosa di molto più ingombrante di un ministero) . Tra l’altro la cosa interessante è notare come la direttiva applicata per i fiorentini sia stata licenziata nel semestre europeo con presidenza italiana e con buttiglione ministro delle politiche comunitarie.Il che dimostra che se costretti a confrontarsi si agisce meglio , fosse solo per paura di fare figuracce.