In un’intervista rilasciata al Jerusalem Post, l’alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Louise Arbour, ha affermato che, per quanto accaduto in Libano, Israele va considerata più responsabile di Hezbollah. L’alto commissionario riconosce come esistente una differenza fra l’assassinio intenzionale e l’uccisione involontaria di civili; tuttavia la mancanza di intenzionalità non può giustificare operazioni militari impudenti di cui è prevedibile l’impatto sulla popolazione civile: in tali ipotesi, difatti, il danno rimane ugualmente catastrofico. L’alto commissario ha dunque riferito che ciò potrebbe condurre a ritenere Israele colpevole di violazione dei diritti umani per quanto avvenuto durante la guerra israelo-libanese della scorsa estate.
Lingue disponibili
Articoli recenti
- Maternità surrogata: è laicamente possibile?
- La clericalata della settimana, 12: la premier Meloni per i simboli religiosi negli uffici pubblici
- Per un ambientalismo razionale
- Freno del governo ai diritti delle famiglie arcobaleno: ci opponiamo!
- La clericalata della settimana, 11: l’Università di Macerata inaugura l’anno accademico nella cattedrale
- Figli di un kami minore