Rappresaglia a Bagdad: a fuoco 4 moschee

Come si temeva è scattata la rappresaglia sciita per la strage di giovedì a Sadr City nella quale sono morte circa 200 persone. Un commando armato ha assaltato una zona sunnita della capitale irachena e ha dato alle fiamme quattro moschee e diverse case. La notizia è stata confermata dal ministero dell’Interno iracheno che ha anche aggiunto che durante l’assalto 31 persone sono rimaste uccise e 40 ferite. Nella giornata dell’orrore che ha seminato la capitale dell’Iraq di altre decine di vittime si segnala anche il caso di sei sunniti che sono stati cosparsi di benzina e bruciati vivi di fronte a una delle moschee date alle fiamme. L’episodio è avvenuto nei pressi di una postazione dell’esercito, ma i soldati non sono intervenuti. La notizia è stata confermata da un ufficiale di polizia di nome Jamil Hussein. […]

L’articolo completo è raggiungibile sul sito del Corriere della Sera 

4 commenti

Franco Siccardi

Una notizia buona, una cattiva.

Quella buona: quattro luoghi di “culto” sono bruciati
Quella cattiva: purtroppo, tutti gli altri no.

Mauro

Per “esportare democrazia” hanno ucciso, violentato, umiliato un popolo.
Per rubare il petrolio hanno portato morte e distruzione.
Per continuare a rubarlo impunemente hanno fomentato la guerra civile.
I veri pazzi, criminali e assassini non sono in carcere a Bagdad, ma se ne stanno impuniti al Pentagono e alla Casa Bianca.

RazionalMENTE.net

Ma l’Intelligence USA non era in grado di prendere Saddam senza sterminare un popolo intero?

Adesso poi c’è il processo farsa a Saddam. Il processo di medio termine e l’appello di fine legislatura.

C’è una forma di religione della politica e dell’economia, un oppio dei popoli che a ben vedere usa metodi simili a quelli delle religioni propriamente dette. Una sorta di religione laica che tuttavia non disdegna il supporto delle religioni canoniche.

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