Napolitano: bioetica, soluzioni condivise

Quando si parla di bioetica, come oggi si fa su eutanasia, accanimento terapeutico, testamento biologico o cellule staminali, in Italia non si può evitare di fare i conti con la Chiesa e il mondo cattolico. Lo riconosce anche un postcomunista diventato presidente della Repubblica, come Giorgio Napolitano.
Celebra al Quirinale la «Giornata per la ricerca sul cancro» ed esorta a trovare delle «soluzioni ponderate e condivise sulla libertà di ricerca, sui suoi codici, sulle regole e i più complessi temi bioetici». Precisando, in serata, che spetterà al Parlamento trovare queste soluzioni e che non si riferiva a nessuno dei temi in particolare. Nel discorso di fronte ai ministri per la Salute, Livia Turco, e per la Ricerca, Fabio Mussi, al professor Umberto Veronesi e ai promotori della Giornata, il capo dello Stato manifesta la sua fiducia che il «riconoscimento da parte delle più alte autorità religiose della conoscenza scientifica e del progresso tecnologico quali autentici valori della cultura del nostro tempo», consentirà appunto di individuare risposte comuni. Sarà su questa strada, rispettosa dei valori della fede ma lontana da ogni oscurantismo e pregiudizio antiscientifico, che per Napolitano si troveranno le giuste risposte sulla bioetica. […]

L’articolo completo è raggiungibile sul sito del Giornale 

14 commenti

davide

“manifesta la sua fiducia che il «riconoscimento da parte delle più alte autorità religiose della conoscenza scientifica e del progresso tecnologico quali autentici valori della cultura del nostro tempo», consentirà appunto di individuare risposte comuni.”Come può chi si fonda su “verità rivelate” riconoscere come valore la scienza che per sua natura non dà mai niente per assodato? Signor presidente mi dispiace contraddirla ma stando le cose in un certo modo credo che questa Sua speranza (che sarebbe quella di tutti gli Italiani) sia destinata a rimanere per molto tempo una pia illusione

Domenico Faro

In questa notizia c’e’ forse di anche di peggio. Pochi giorni fa tutto il centro-sinistra ha votato contro l’applicazione dell’ICI agli edifici commerciali della Chiesa (emendamento della Rosa del Pugno). E adesso le dichiarazioni di Napolitano…
C’è il sospetto che le forze del centro-sinistra tentino di depotenziare il possibile contrasto tra laici e credenti. Uno scontro duro all’interno della coalizione potrebbe metterne in pericolo la debole stabilità.
Insomma per motivi politici stanno trasformando questo paese in uno stato confessionale.

RazionalMENTE.net

Le parole del presidente Napolitano sono state estremamente chiare e solo fanatici e faziosi si ostinano nel volerle interpretare come sottomissione alla Chiesa. Io ho sempre stigmatizzato i politici di destra e sinistra che si sottomettono alla Chiesa, ma la mia onestà intellettuale non mi permette di fare di ogni erba un fascio.

Napolitano si è detto fiducioso (insomma ha auspicato ed esortato) che il «riconoscimento da parte delle più alte autorità religiose della conoscenza scientifica e del progresso tecnologico quali autentici valori della cultura del nostro tempo», consentirà di individuare risposte comuni.

Occorre forse una traduzione? Desidera che la Chiesa riconosca la conoscenza scientifica e il progresso tecnologico come valori autentici del nostro tempo, valori assoluti, insindacabili.

Perché allora “risposte comuni”? Primo per usare una forma di diplomazia, secondo perché un presidente della Repubblica non può trascurare l’esistenza e il potere della Chiesa e dei cattolici.

That’s all folks!

Gio

@ razionalmente

Probabilmente è come dici tu, ma chi glielo dice a quelli de “il Giornale”? E ai suoi lettori??
E a Ratzinger???

Mauro

x RazionalMENTE

anch’io ho letto le parole di Napolitano come te, ma se la Chiesa risponde come ha risposto il Parlamento sul caso Welby stiamo freschi!
Comunque, grande, Napolitano!

Per quanto riguarda il telegramma, visto il livello culturale meglio fargli un disegnino 😉

Germano

Consiglio di leggervi un articolo che non credo condividerete…lo segnalo.

Se Dio e il Papa diventano di destra

di Massimo Introvigne (il Giornale, 21 novembre 2006)

Nel giorno in cui Napolitano e D’Alema vanno dal Papa per
ribadire l’esistenza in Italia – accanto ai credenti e agli «atei devoti» – di una categoria di «atei rispettosi» della religione – quanto meno per ragioni di opportunità politica, e secondo un insegnamento che risale a Togliatti -, è lanciato con grandi squilli di tromba l’ennesimo libro anti-cattolico: Babbo Natale, Gesù adulto. In cosa crede chi crede? (Bompiani) del professor Maurizio Ferraris, docente di estetica all’Università di Torino. Non si tratta di novità: qualche mese fa un professore emerito della stessa università, Carlo Augusto Viano, nel suo Laici in ginocchio ha paragonato addirittura i credenti ai delinquenti e negli Stati Uniti un pugno di intellettuali ha preso spunto dalla sconfitta elettorale del credente Bush per lanciare un manifesto in cui chiede che non solo si smetta di credere in Dio «ma anche di rispettarlo, perché Dio non è rispettabile».

(continua su http://www.cesnur.org/2006/mi_11_21.htm )

Gavino di Nuoro

«Giornata per la ricerca sul cancro» è vergognoso che la ricerca debba affidarsi ai volontari che vendono azalee ed arancie e poi CON UNA RIPARTIZIONE TRUFFALDINA,da gioco delle tre carte, si regalino al vaticano milioni di €uro. Non basta l’esenzione dall’Ici, 22,000 catechisti scelti dai vescovi nelle scuole, cappellani militari comandati da un Generale di Corpo d’Armata ecc,ecc.sono veramente insaziabili!
Bisogna inserire nella Dichiarazione dei redditi l’opzione “RICERCA SCIENTIFICA” e controllare che i fondi non vengano dirottati altrove!
L’aver confermato la scelta del Cinque x mille è uno sbaglio madornale che favorisce ulteriormente
il parassitismo clericalvaticano!

Giorgio Ceruti

sono d’accordo con razionalMENTE, ed ammiro Napolitano. Il significato di quelle parole é chiaro e totalmente da condividere.

raphael

Avrei gradito un linguaggio più diretto ma leggo sulla Stampa di ieri un giudizio estremamente positivo resa da Pannella. Evidentemente era presente o ha elementi di interpretazione che non possiedo

Gio

@ Germano

Non a caso l’articolo di Introvigne di cui sopra è stato pubblicato sul Giornale… solo il Giornale pubblica articoli in cui si cerca di smentire qualcosa che la linea editoriale stessa de il Giornale conferma in pieno (ma solo i meno stupidi sembrano accorgersene), ovvero la politicizzazione della religione.
L’articolo infatti ha la non tanto seria intenzione di evitare che la religione venga politicizzata, ma è l’articolo stesso, e il giornale stesso che lo pubblica, a confermare le tesi di Vattimo o di Ferraris.

Come smentire queste parole?

Ma, a differenza di quanto pensa Vattimo, il «credere di credere» per Ferraris non va rispettato. Per due ragioni: atrofizza la ragione e distrugge la morale.
Sulla base di una credenza che in realtà non crede al suo oggetto si prendono decisioni etiche e politiche. Per esempio ci si schiera contro l’aborto o il matrimonio omosessuale o si vota per la Casa delle Libertà. Dal momento che i cattolici non credono veramente nella dottrina, in che cosa credono?

In quanto all’ultima parte dell’articolo, la storia (anche contemporanea, ma soprattutto del passato) ovviamente conferma l’esatto contrario di ciò che viene detto.

Commenti chiusi.