Avete presente il saggio detto antico “le mamme andrebbero ammazzate tutte da bambine”? Mai proposito fu più giusto, soprattutto se la madre in questione è quella raccontata in questo piccolo toccante e terribile film tedesco. Con un puro stile da freddo realismo nord-europeo, quasi un post-Dogma, tipo Thomas Vinterberg, questo Requiem ci porta a conoscere da dentro l’implacabile delirio da rigoroso fanatismo religioso. Si narra la vicenda della giovane Micaela, studentessa universitaria proveniente dalla depressa campagna tedesca e affetta da crisi epilettiche di cui non si capiscono le cause. Grazie al prezioso contributo della cattolicissima madre e di uno zelante prete che non vede l’ora di praticare un bell’esorcismo, la ragazza arriva a coltivare una superstizione talmente opprimente da divenire, in una lenta pratica di autosuggestione distruttiva, realmente posseduta. La sua convinzione di aver acceso il diavolo in sé – e Zucchero Fornaciari mi perdoni la citazione – prende corpo a tal punto da portarla a livelli di delirio da che superano la soglia del raccapricciante. Un ottimo agghiacciante film che fotografa nel migliore e più spietato dei modi il punto di follia a cui l’ignoranza e la superstizione possono portare gli esseri umani.
Nelle sale: ”Requiem”
4 commenti
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Sembra una specie di remake del film “The Exorcism of Emily Rose”.
al contrario, questo sembra piu un “Debunking The Exorcism of Emily Rose”.
Questo e’ un film sicuramente da vedere!
sì, ma ce lo faranno vedere? siamo in Italia….