Quante prudenze e quanti pudori sull’appello lanciato dal Quirinale per «soluzioni condivise» con la Chiesa cattolica a proposito di temi quali la ricerca e la bioetica; prudenze perfino della stessa presidenza della Repubblica, che ha sentito il bisogno di dover precisare con un comunicato le pur precise parole che il capo dello Stato aveva pronunciato poche ore prima. È così: ogniqualvolta i vertici della Repubblica provano a dialogare con quelli del Vaticano, nella politica italiana suona l’allarme rosso del fraintendimento. Quasi che il Papa potesse legiferare al posto del Parlamento, o le istituzioni del Paese non conoscere il confine scolpito all’articolo 7 della Costituzione («lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani»); l’unico confine che neanche la globalizzazione potrebbe un giorno sperare di abbattere.
Eppure, l’ovvio diventa oggetto di equivoci, l’elementare necessità del confronto evocato da Giorgio Napolitano diviene lo spunto per interrogativi fuori dal tempo;posto che sarebbe curioso per un Paese dalla radicata tradizione cristiana, discutere delle grandi questioni della vita e della morte considerando irrilevante o addirittura irricevibile il punto di vista di chi rappresenta questa tradizione sotto il profilo religioso. In realtà strano sarebbe stato il contrario, cioè che il presidente della Repubblica avesse invocato «soluzioni non condivise» col mondo cattolico, e proprio sui quesiti che più da vicino riguardano la cultura e interrogano la coscienza dei cattolici. Per una nazione come l’Italia, il Vaticano dovrebbe essere considerato una straordinaria opportunità, anziché il perenne alibi per misurare, in un immaginario e muscoloso braccio di ferro, il tasso di sovranità della Repubblica italiana. A parte le sempre utili riflessioni che può proporre chi riflette da un paio di millenni, esistono degli ambiti di politica interna ed estera in cui la «convergenza parallela» col più piccolo Stato della Terra non può che giovare all’Italia. Si pensi soltanto al flusso di turismo che il Vaticano suscita nei credenti d’ogni continente […] Ma si pensi, inoltre, a quella «politica della lingua» che l’Italia potrebbe promuovere nel mondo in sintonia con la Santa Sede, che alla lingua italiana riserva un ruolo di comunicazione universale: è la sua moderna lingua franca, ben più di quanto possa esserlo il pur riscoperto e antico, e tenero, latino. Ci sono mille ragioni per camminare insieme («scelte condivise»), nessuna per erigere muri anacronistici o innescare polemiche ridicole. […]
Bioetica, chi teme la Chiesa ha paura delle proprie idee
28 commenti
Commenti chiusi.
Raffaele, ma l’abbonamento al Giornale quando ti scade?
Che me ne frega di un po’ di turismo e della lingua esportata se poi facciamo fa fine dell’Afghanistan dei talebani??
se e quando il vaticano avrà il buon gusto di migrare ai piedi del golgota, mi piacerebbe che le redazioni del Giornale e dell’Avvenire lo seguissero e che si preoccupassero di proporre questi articoli a ebrei e palestinesi…
Diciamo le cose come stanno. Napolitano è il classico cattocomunista che, orfano della chiesa comunista, ha bisogno di rifugiarsi sotto l’ala protetrice di un’altra chjeisa.
Come al solito i comunisti si rivelano i peggiori clericali, perché matei devoti.
Mai lette così tante fregnacce in un colpo solo. Questo sito sta diventando un mirror de “Il Giornale”. Circa due terzi delle notizie provengono da li. L’altro terzo viene da “Avvenire”.
Ma non conoscete altre fonti?
ma vaff….ulo
articolo insulso, l’autore non ha capito niente, e si contraddice piu volte da solo tanto per cambiare.
Ma perché lo chiamano il giornale se poi di articoli veri non c’è nemmeno l’ombra?
“Quasi che il Papa potesse legiferare al posto del Parlamento, o le istituzioni del Paese non conoscere il confine scolpito all’articolo 7 della Costituzione ”
L’altro giorno il mio compagno di stanza (della Serbia), mi ha chiesto se non fosse il papa a fare le leggi in Italia!
a proposito di chiesa e bioetica e statuto dell’embrione, segnalo l’articolo SE QUESTO E’ UN UOMO!?! su LIBERTY BLOG
http://gattomalvagio.blog.espresso.repubblica.it/il_gatto_malvagio/
Io mi chiedo per quale perverso meccanismo i politici italiani, anche quelli più miscredenti, abbiano tanto bisogno dell’appoggio delle istituzioni ecclesiastiche, la chiesa mi sembra una specie di polpo, i cui tentacoli arrivano dovunque… Ieri la mia amica, che frequenta il corso di laurea in scienze infermieristiche mi ha detto che chi presenzierà alla messa di natale avrà uno sconto di 6 ore sul tirocinio previsto nel programma del corso…visto, la chiesa è dovunque e in tutti i modi possibili ed immaginabili. LIBERTY BLOG
http://gattomalvagio.blog.espresso.repubblica.it/il_gatto_malvagio/
La chiesa estende i suoi tentacoli ovunque, la mia ragazza(cioè una delle mie ragazze, preciso perché altrimenti le altre si sentono escluse), che frequenta il corso di laurea in scienze infermieristiche, mi ha detto che chi quest’anno presenzierà alla messa di natale avrà uno sconto di 6 ore nel tirocinio previsto dal programma del corso…
preciso che il corso di laurea in questione si svolge in una università pubblica, finanziata con i soldi dello stato…
Toh… pigliate e chiudete il becco.
😀
come vedete, le vostre idee sono ritenute “polemiche ridicole”.
Hi hi hi hi…
Siete fantastici ragazzi. I vostri post mettono un riso irrefrenabile.
Ogni tanto vengo qui a vedere e devo dire che mi scappano sempre delle risate.
Non c’è nulla di più esilarante del comico che si atteggia a serio senza capire che sta facendo la figura della macchietta.
Io vi darei uno spazio in tv alle 20.30.
Sarebbe uno spasso.
😀
La Chiesa sta vivendo un momento di successo temporaneo,e comunque molto controverso, dovuto al fatto che le grandi masse, di fronte ai grandi cambiamenti che si stanno verificando nella nostra civiltà sono disorientate e non sanno a cosa aggrapparsi. Inoltre non c’è nulla di più ridicolo ed esilarante delle tesi contenute nei documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede, solo in Italia possono trovare qualcuno che le prenda sul serio, se fossi cittadina di un paese europeo evoluto li manderei veramente in onda in TV alle 20.30, sarebbe un distillato di pura comicità intellettuale. Voi cattolici siete comunque destinati a soccombere, non potrete fermare il corso della storia. Ratzinger è una figura ridicola e penosa, solo su persone ignoranti e prive di una buona cultura filosofica può fare effetto.
L’Italia è solo un piccolo staterello rispetto al resto dell’Europa, non perché qui la chiesa come una specie di mafia riesce ad infiltrarsi dovunque, ciò significa che possa fare lo stesso negli altri paesi europei. Il caro Ratzinger se le può scordare le radici cristiane riconosciute nella carta costituzionale dell’Unione Europea. I veri illusi siete voi cattolici, se credete di poter riuscire a fare nel resto dell’Europa quello che fate in Italia solo grazie alla debolezza e alla corruzione di una gran parte della classe dirigente…
Vedi paolino, i migliori comici in TV attingono dai miei messaggi. Quindi non ho bisogno di uno spazio alle 20,30 🙂
[b]Giornale[/b], uso consigliato: incartare la verdura (cetrioli, zucchine, carote, banane…).
Che accazzaglia di cozzate!
[i]«Si pensi soltanto al flusso di turismo che il Vaticano suscita nei credenti d’ogni continente»[/i] […]
‘zzo c entrano gli accordi “commerciali” con la Ricerca/salute?!
il presidente napolitano è uno dei tanti politici pavidi che affollano la vita politica del nostro paese, non ci si deve mica meravigliare se parla in modo da sembrare un vescovo della chiesa cattolica, quando si è privi di idee è naturale che ci si aggrappi a vecchie tradizoni italiche, invece di promuovere i valori laici della nostra costituzione eglinon fa che parla del accordo do intenti che ci dovrebbe essere fra stato e chiesa, sta facendo delle cose pessime, ma questo come dicevo prima non ci dovrebbe meravigliare.
Cari gestori del sito UAAR,
Se volete riportare gli articoli de Il Giornali, almeno riportate una vostra sonora riposta per le rime! Basta fare pubblicità gratuita a quel giornalaccio della malora!
Mi sembra di risentire quello che castelli diceva della mafia: Con la chiesa bisogna conviverci….beh, se è così anche io sfrutterò il turismo religioso: alla prossima morte del papa (spero non troppo tardi, visto che ho bisogno di soldi ora) metterò una bancarella in piazza san Pietro è vendero ai fedeli assetati, magari stranieri, bottigliette d’acqua a 5 euro! per non parlare dei gadget!
“il Vaticano dovrebbe essere considerato una straordinaria opportunità.”Come può chi combatte i diritti civili e la possibilità di ciascuno di scegliere liberamente come gestire le cose più intime che lo riguardano essere una straordinaria opportunità per un paese sedicente democratico? come è possibile che chi considera quelli che la pensano e agiscano diversamente da lui, come delle pecorelle smarrite che bisogna riportare all’ovile, possa accettare pienamente la piena autonomia di una democrazia la quale per sua stessa natura dovrebbe promuovere anche i diritti e la possibilità di esprimersi delle minoranze?non è forse il III articolo della costituzione che sancisce l’uguaglianza dei cittadini a prescindere da ogni altra cosa?Mi pare quasi che i politici italiani se ne freghino della costituzione interessandosi di più della “tradizione”
invece di unirmi al coro di consensi per il giornale vorrei segnalare un articolo su Focus di novembre che parla degli atei, tra l’altro risulterebbe che nel mondo ce ne siano circa 1.500.000.000 quindi più dei mussulmani e poco meno dei cristiani, un buon risultato visto che non abbiamo mai fatto evengelizzazioni,crociate e inquisizioni a parte l’ateismo di stato dell’unione sovietica
Il vaticano una straordinaria opportunita’ per l’italia? Ma che si e’ fatto quel giornalista, un cannone con l’incenso?
“Cari gestori del sito UAAR,
Se volete riportare gli articoli de Il Giornali, almeno riportate una vostra sonora riposta per le rime! Basta fare pubblicità gratuita a quel giornalaccio della malora! ”
beh possiamo farla anche noi la risposta per le rime, lo spazio per i commenti serve anche a quello. anzi si potrebbe fare di piu, scegliere le migliori risposte per le rime, e mandarle alle redazioni dei giornalacci responsabili di questo scempio quotidiano. magari si accorgono che esistiamo. chissa…
[…] Forse Giorgio Napolitano non immaginava di scatenare tante polemiche sulla questione della bioetica condivisa. Oggi Federico Guiglia ci offre la possibilità di riflettere una volta di più e ci mette in guardia verso il vero pericolo e la vera origine delle proteste verso l’invadenza vaticana, Bioetica, chi teme la Chiesa ha paura delle proprie idee, Il Giornale, 27 novembre 2006. […] Io mi ritrovo a pormi domande talmente ingenue che ci deve essere qualcosa che non va: non è in discussione il dialogo o la ricerca di soluzioni che possano essere condivise, ma il modo di cercare queste soluzioni. Le credenze religiose (e parlo al plurale perché è bene ricordare che esiste qualche altra religione oltre a quella cattolica) sono una questione privata, a differenza delle leggi di uno Stato. Una legge che permetta di compiere un atto che secondo una religione è immorale non impone al credente di quella religione di peccare (si pensi al divorzio), ma lascia liberi gli altri cittadini di scegliere. Questa è la formidabile invenzione che si chiama Stato laico. Che non implica l’impiccagione di chi rivolge speranze e parole al crocifisso. […] Non è questione di temere il pensiero della Chiesa. Ma dell’assenza di pensiero (e di coraggio) della politica, su questo siamo perfettamente d’accordo. Il Vaticano fa il suo lavoro, la politica tace e forse si augura che, passata l’emergenza del momento, ci si dimentichi e si ricominci a pensare ad altro, a questioni meno scottanti, per non rovinare accordi e intese già fragili. E per non sciupare il flusso di turisti a caccia di souvenir e di espiazione. […]