«Chiesa e Stato sono chiamati a servire gli stessi valori di moralità e di eticità». Se ne dice «persuaso» il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, rivolgendosi al cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e alla comunità parrocchiale di Afragola, intervenendo nella chiesa di Santa Maria della Sanitá, nel popolare rione napoletano, in collegamento via Internet. «Vedo qui segni concreti e tangibili – dà atto il capo dello Stato – di una piena comprensione di quella che ho avuto modo di definire recentemente nella sede più solenne – ricorda accennando alla visita in Vaticano a Papa Benedetto XVI- come una comune missione educativa della Chiesa, dello Stato e degli enti locali. Abbiamo bisogno di una grande sinergia – esorta Napolitano – sono persuaso che siamo chiamati, Chiesa e Stato, a seguire gli stessi valori di moralità e di eticità». […] «Il vostro futuro – assicura rivolgendosi direttamente ai giovani napoletani- è nelle vostre mani ed è nelle nostre mani, perché non siamo due cose diverse: i giovani e lo Stato e la Chiesa, stiamo insieme nella stessa battaglia e sono sicuro che questa battaglia, anche in quartieri così difficili, la vinceremo», conclude il presidente della Repubblica.
Napolitano: «Stato e Chiesa, stessa missione educativa»
28 commenti
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Un’altro illuminato lungo il cammino… povera Italia. Adesso anche il Presidente della Repubblica fa il cameriere del papa. Diedi credito a questo governo, comprendo di aver sprecato un voto.
non sei il solo, statolaico…
Sarà anche super partes ma, come al solito, non mi sento rappresentato.
Tipico dei vecchi, quando sentono l’arrivo dell’angelo della morte cercano in un qualche modo la divinità, magari leccando il papale deretano (chissà forse giova). Per il resto io è da diverso tempo che a votare non ci vado.
Antonella, quanti anni hai?
44 come i gatti …
O maro’…scusate il francesismo invocativo e involutivo…
Perplessamente stupefatta…ma poi, neanche tanto. Stendiamo un velo pietoso.
Ad maiora
Rosalba
Non fosse per il rischio di finire dalla padella alla brace, sarebbe quasi ora di emigrare…
kaworu e statolaico ci sono anch’io tra coloro che sono profondamente delusi: pareva che con la vittoria della sinistra si fossero fatti passi in avanti nella democrazia invece siamo quasi al livello dell’iran
Su Napolitano sarò costretto a ricredermi.
Volendo spezzare una lancia in suo favore, pensate che Napolitano ne capisca di Chiesa e religione quanto noi? Ho seri dubbi. Probabilmente conosce la Chiesa come le tante persone che guardano solo la TV.
mi unisco al club dei delusi
spero che dio illumini il nostro presidente e confido nella solenne missione educativa “dello stato e degli enti locali” per un futuro (o forse attuale) stato etico…….
che strano sentore di fondamentalismo insinuante (oltre a quello evidente), peggio ancora se certi discorsi vengono non da un professionista del nulla come B 4×4, ma da un politico che qualche domanda nella vita se l’è fatta, e qualche risposta pure…
La chiesa da quando è stata fondata di educativo non ha mai avuto niente. Napolitano nel suo privato la può pensare come gli pare ma quando è in veste di presidente del consiglio certe cose se le dovrebbe riparmiare. Mi da l’impressione che la storia non l’abbia studiata mai e poi (forse ho capito male io) non riesco a capire quali segni ha visto nel rione Sanità che è quelo con il più alto tasso di criminalità in Europa.
Io qui faccio meglio a mantenere allenato l’inglese e ad imparare qualche altra lingua europea perchè se oltre al record di record negativi che l’Italia già ha, ci mettiamo anche il fondamentalismo religioso di stato siamo fregati e conviene davvero andarsene.
Anche gli altri paesi avranno i loro difetti ma a noi non ci batte nessuno!
Purtroppo i parlamentari cattolici hanno impestato anche l’unione, e non esitano a coalizzarsi con il centrodestra, per boicottare le leggi invise al vaticano, non sono sicuro, ma sembra che l’aumento delle dose minima di marijuana ammessa, sia stato bloccato,a causa dei baciapile della margherita,assieme all’udeur.
Insomma,chiunque votiamo siamo fottuti!
Vivo in Brasile e qualche volta devo nascondere la mia nazionalitá italiana per nonsoffrire dileggi a causa dei nostri emeriti dirigenti.
Fino a quanto dovremo sopportare, persino la cattolicissima Spagna ci da delle lezioni.
Saluti
inizierò un corso di spagnolo entro l’anno, mi sa…
col francese e con l’inglese sono messa bene, col tedesco mica tanto ma non mi è mai piaciuto molto…
mete favorite: belgio e spagna. voi?
@Kaworu, se mi dovesse andare male, Olanda,Olanda,Olanda!!!!!!!!
l’olandese è troppo incasinato…
ho provato a darci un’occhiata ma è veramente un gran casino :-/
mi accontento del belgio che è a uno sputo dall’olanda ma dove si parla pure francese 😀
Questa volta Napolitano ha ragione: in materia di educazione, lo Stato fallisce quasi quanto la Chiesa…
Anche l’Uaar cancellando l’articolo 7 della Costituzione ha preparato il terreno alle nefandezze antilaiche di Napolitano!!
aggiungo dopo cancellando “la lotta”
pietro
“Chiesa e Stato sono chiamati a servire gli stessi valori di moralità e di eticità”
ammissione di complicità….
ammissione di teocraticità dell’Italia….
“perché non siamo due cose diverse: i giovani e lo Stato e la Chiesa, stiamo insieme nella stessa battaglia e sono sicuro che questa battaglia, anche in quartieri così difficili, la vinceremo”
sembra di sentire Urbano II che chiama i cristiani alle armi…
La ‘sede più solenne’ in Italia è il Parlamento della Repubblica Italiana, sede dei rappresentanti del popolo Italiano, che è sovrano, e non il Vaticano.
Lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica sono due cose profondamente diverse:
l’uno un’ Istituzione democratica al servizio dei cittadini (di tutti i cittadini!), al cui vertice il Presidente Napolitano stesso in seguito a libere elezioni è stato messo a capo.
L’ altra l’espressione socio-giuridico-organizzativa di una religione, concretizzantesi in una teocrazia assoluta in cui la divisione dei 3 poteri, carattere fondamentale di ogni stato democratico, va a farsi friggere.
Dopo aver perso lo Stato Pontificio nel 1870, retto per secoli su una balla colossale (la cosiddetta ‘donazione di Costantino’), la Chiesa Cattolica cerca di riconquistarsi tutta l’Italia, grazie anche a compiacenti catto-comunisti che rivestono cariche istituzionali.
A proposito di Napoli:
a nessun giurista è ancora venuto in mente di sporgere querela/denuncia per “abuso della credulità popolare” (art. 661 c.p.) quando si verifica la presunta liquefazione del sangue di S. Gennaro?
Sarebbe interessante se l’autorità giudiziaria disponesse una perizia sull’ampolla del presunto sangue.
Io comunque ho votato Berlusconi, me ne sono pentito dopo aver visto il carattere pressoché confessionale della sua politica.
Dopo aver preso atto delle ultime dichiarazioni del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano (visita in Vaticano e dichiarazioni a Napoli) non mi pento di non aver votato Prodi (anche se continuo a pentirmi di aver votato Berlusconi).
E’ possibile votare l’UAAR ?
Un compagno che accetta patacche di “onorificenze” dall’unica MONARCHIA ILLIBERALE totalitaria rimasta in Europa e le ostenta pubblicamente in frak a codini con moglie velata non mi rappresenta come elettore di sinistra. Molto meglio Fidel Castro con tuta mimetica o Mao Testun vestito da metalmeccanico. Anche Baffetto in seconda fila con decorazioni e signora velata! Amen,così sia!
Sì, però l’UAAR quando scrive “Sito Web” non intende “Oggetto” né “Titolo”…
Napolitano non è azzeca una
Adesso se ne esce con la funzione educatrice e moralizzatrice dello Stato
Quest’uomo di cosa sia lo stato di diritto non ne sa nulla.
Dovrebbero dargli ripetizioni.
Scopo dello Stato NON è ASSOLUTAMENTE EDUCARE il popolo, bensì REGOLARE i rapporti personali sia facendo ricorso allo strumento del diritto civile che attraverso quelli del diritto penale, ma lo Stato non deve mai educare il popolo.
Può esserci un dovere educativo sussidiario dello Stato verso i bambini ed i giovani ragazzi (sussiadirio con le famiglie), ma l’educazione che DOVREBBE fare lo Stato è di natura tecnica, mentre quella morale DOVREBBE spettare unicamente alle famiglie.
Questo per evitare appunto che lo Stato diventi Etico (cioè strumento per realizzare valori di Stato, in cui gli uomini non sono giudicati per l’illiceità o meno di quello che fanno, ma per l’immoralità o meno di quello che fanno).
Allo stesso modo la Chiesa non ha un dovere educativo verso il popolo, avrà se mai un dovere (che decide di prendersi in piena autonomia e senza imposizioni) ad educare chi SCEGLIE di farsi educare da essa, ma chi in essa non si riconosce ha il DIRITTO di non vedersi educato (rieducato) da nessuna associazione privata (neanche se con avallo presidenziale).
Napolitano non ha piena consapevolezza dell’irrazionalità di quello che dice perchè la laicità non l’ha mai vissuta in modo autentico e consapevole, ma sempre in una ottica politicizzata, per cui egli era comunista e quindi doveva essere laico, non sa cosa significa e non ne sente l’importanza fondamentale e la rilevanza di tutti i corollari che ad una scelta di laicità seguono necessariamente.
E’ stato così per moltissimi comunisti dei suoi tempi, il suo comportamento è perfettamente comprensibile, seppure non condivisibile.
Mentre più pericoloso è la propensione, anch’ essa comunissima nel mondo comunista, di voler EDUCARE le masse. L’educazione del popolo è infatti uno dei capisaldi del comunismo storico, per il quale il popolo, incivile e barbaro, non poteva comprendere la grandezza dell’ideale comunista, troppo preso come era a seguire istinti di arricchimento ed avidità. Per questo motivo i grandi capi illuminati dovevano prendere il potere ed imporre il comunismo anche con la violenza realizzando una dittatura che, con l’educazione delle masse e la loro comprensione della superiorità del comunismo, avrebbe potuto col tempo trasformarsi in democrazia.
Per il comunismo infatti, come anche per il fascismo, l’uomo così come era non andava bene, ma si doveva cambiarlo per trasformarlo, rieducandolo, in un uomo nuovo, comunista per i primi, fascista per i secondi.
Oggi è passato molto tempo da quando queste teorie erano diffuse su tutti i giornali e considerate “normali”, e molti le hanno dimenticate, ma non dobbiamo mai dimenticare a quali terribili conseguenze hanno condotto, perchè chi dimentica gli errori del passato è destinato a ripeterli.
L’uomo è libero e come tale non ha di certo bisogno che lo Stato lo educhi diversamente (rieduchi), ma esige invece che lo Stato rispetti la sua libertà e lo lasci in pace.
Lo stato a mio parere deve soprattutto istruire e dare la possibilità agli Italiani di potersi fare un’idea nel modo più consapevolmente possibile.
Ma una necessità educativa la sento, trovo importante che lo stato difenda l’ordine democratico e quindi che educhi alla convivenza civile, al rispetto delle diversità, fisiche e di pensiero.
Tutte queste cose sono molto lontane da certe condotte cattoliche e di certo incompatibili con certi valori che promuove la Chiesa e che portano a mostruosità senza tempo che vorrebbero essere imposte a tutti condizionando la vita di persone con una cultura o religione diversa (niente sesso prima del matrimonio, condanna delle coppie che non si sposano, no ai preservativi, no agli aiuti per chi ha problemi a procreare, no all’aborto, no al sesso tra omosessuali… potrei andare avanti un bel po’)
Ogni potere emana dal popolo, e non torna più.