Le religioni si incontrano in cucina

C’è un modo per far incontrare tutte le religioni del mondo: far sedere i loro rappresentanti attorno a un tavolo a mangiare. Partendo dal presupposto che, in fondo, il racconto Biblico comincia con un frutto proibito e finisce con l’Ultima Cena, a Torino, da domani al 5 dicembre, il teatro si mette a disposizione per offrire un grande palcoscenico-cucina per ebrei, cattolici, protestanti, induisti, buddisti, mormoni, islamici. L’iniziativa fa parte della rassegna sul “Teatro delle religioni’ di Assemblea Teatro che vuole essere un momento di riflessione e di confronto fra le differenti confessioni, piuttosto che tra religiosità, laicità e ateismo. […]

Lancio ANSA

Certo, di una ‘cucina atea’ non si è mai sentito parlare. Non esiste una ‘chiesa atea’ che vieti la carne (come per i buddhisti, o il venerdì per i cattolici), il manzo (induisti) o il maiale (ebrei e islamici). Ogni ateo è libero di regolarsi come ritiene opportuno, senza prendere ordini anche tra i fornelli. Se poi questa libertà ha impedito la nascita di una scienza gastronomica atea, pazienza: è un po’ come sostenere che senza il cancro non sarebbe mai sorta una scienza oncologica. Meglio farne a meno, no?

 

5 commenti

Giuseppe C.

Con la panza piena si fa la filosofia.
Per riempirsela basta darsi alla religione…

Raffaele, e’ azzeccato il suo commento.

RazionalMENTE.net

Il racconto Biblico comincia con un frutto proibito e finisce con l’Ultima Cena passando per la “nouvelle cuisine” come qui descritto:

“www.razionalmente.net/html/bibbia_gastronomia.html”

ALESSIO DI MICHELE

Mica vorremo lasciare i preti a giocare con: 1) coltelli, 2) fiamme, 3) tabu’ alimentari, 4) alcoolici ?

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