La Regione Lazio e la coop cattolica

”Repubblica” di oggi dà voce, nell’edizione romana, a due espostidel consigliere regionale Alessio D’Amato (Ambiente e Lavoro). La Cooperativa sociale Capodarco, stando a D’Amato, sarebbe la beneficiaria di un bando di 53.400.000 euro (oltre cento miliardi delle vecchie lire) per l’appalto triennale per l’organizzazione e la gestione di servizi sociosanitari, call center, prenotazioni e servizi vari alle ASL. Le modalità di indizione del bando, scrive D’Amato, sarebbero state configurate in modo tale che solo la Capodarco avrebbe potuto presentare domanda: evento puntualmente avvenuto. La Coop Capodarco è nata nel 1975 dall’ente morale “Centro comunitario Gesù risorto” ed è un’emanazione della Comunità di Capodarco, di cui è stato co-fondatore Augusto Battaglia, attuale assessore regionale ala Sanità (DS). Il funzionamento della Coop Capodarco è stato già oggetto di un servizio di Report durante la puntata del 12 novembre.

3 commenti

Giuseppe C.

REPORT: Quando i giornalisti fanno (BENE) il proprio lavoro… 🙂

… e tutti gli altri giornalisti che tacciono (preti pedofili), mentono, manomettono?

Una notizia frescafresca 😉

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=169809&IDCategoria=1

BARI – Momenti di duro scontro tra maggioranza di centrosinistra e opposizione di centrodestra si sono verificati nell’aula del consiglio regionale della Puglia, dove si sta discutendo la legge sullo sport.

[…]il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola, riferito sempre agli oratori, ha detto ad alta voce, e senza il microfono: «diamo questi soldi, ma non per voto di scambio».
Il riferimento è stato inteso dai consiglieri del centrodestra ad un’inchiesta della magistratura sugli oratori che coinvolse nel 2004 l’ex presidente della giunta regionale pugliese, Raffaele Fitto (Forza Italia).[…]

[…]Pomo della discordia tra maggioranza e opposizione è l’introduzione di alcuni emendamenti, richiesti dai capigruppo del Prc e dei Socialisti Autonomisti, Sannicandro e Potì, con i quali viene eliminata la presenza di un rappresentante della Conferenza episcopale nella Consulta sullo sport e viene inserito un rappresentante dell’Aspi, l’associazione a cui fanno riferimento gli oratori, e rappresentanti di tutte le confessioni religiose. E anche per quanto riguarda l’impiantistica, con gli emendamenti si introduce il concetto di pari dignità tra le strutture delle parrocchie e quelle delle altre confessioni religiose.
Secondo l’opposizione di centrodestra, gli emendamenti presentati «sono un tentativo di accontentare – ha sottolineato Michele Saccomanno (An) – le aree estreme della sinistra» e si vuole «avversare tutto ciò – ha detto Palese – che ha a che fare con la cultura cattolica», «quasi si vogliano mettere al bando» – ha aggiunto Zullo (L’Italia di mezzo) – i cattolici».
«Non si tratta – ha replicato Arcangelo Sannicandro, capogruppo di Rifondazione – della disciplina delle anime degli sportivi, ma dei corpi degli sportivi» e per questa ragione occorre avere un approccio laico rispetto all’intera vicenda.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.asp?IDCategoria=273&IDNotizia=169808

«Anche come cattolico – ha aggiunto – mi sento veramente ferito dal fatto che si possa usare il Papa come una specie di pallina da ping pong per fare la rissa politica». «Si abbia un pochino di pudore, ci si scontri sui fatti della politica ma per gentilezza, tirare per le vesti la Chiesa – ha detto ancora – sulla legge per lo sport è insopportabile. Per questo reagisco». «A chi dice – ha aggiunto – “i soldi non li volete dare, dove sono i soldi?”, io dico: i soldi non li daremo con il voto di scambio, li daremo con il circuito regolare, alla luce del sole».
«Il presidente della Regione – ha aggiunto Vendola parlando di sé – è stato intercettato, e lo hanno riferito anche alcuni giornali, mentre era a colloquio con il presidente della Conferenza episcopale pugliese e diceva: “non farei nulla contro la Chiesa ma naturalmente io non potrò mai firmare atti illegittimi”».
«A cosa si riferisce, presidente?», gli è stato chiesto. «Mi riferisco – ha risposto Vendola – a ciò che è oggetto di indagine della magistratura. Con spirito non anticlericale ma di legalità – ha detto Vendola – cerchiamo di rispettare i principi di laicità».

Per rinfrencarsi la memoria (chiedo scusa se mi autocito):

http://www.uaar.it/news/2006/11/23/nuova-offensiva-mediatica-della-chiesa-italiana/#comment-13514

davide

cerchiamo di rispettare i principi di laicità».
finalmente un politico serio, come una raggio di sole che filtra tra le nubi

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