Ormai nel mondo occidentale molti governi ammettono l’importanza dei temi ambientali e la locuzione «sviluppo sostenibile» è diventata quasi un obbligo, almeno sul piano teorico. Ma ci fu un tempo in cui le questioni riguardanti il pianeta non erano considerate così cruciali, forse perché l’essere umano non aveva ancora maltrattato così tanto la Terra.
Anche San Francesco a pensarci bene, è stato un ambientalista convinto, uno che amava dire “fratello sole e sorella luna”, uno che per la natura aveva un grande amore e rispetto. E persino Buddha è stato a suo modo un eco-eroe, in tempi in cui non c’era alcuna moda verde e l’attivismo ecologico era molto lontano. L’Environment Agency ha deciso di nominare i cento uomini (e donne) più impegnati nella difesa dell’ambiente, senza trascurare alcuna epoca storica e attingendo tra scrittori, filosofi, profeti, economisti, scienziati e idealisti, per ribadire che l’uomo non sa essere solo nemico di madre natura. […]
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Se almeno per una volta, una figura religiosa possa portare del bene ben venga. Su Buddha niente da dire visto che i suoi adepti non mi pare che abbiano mai creato problemi a qualcuno in nome suo. Anzi se non mi sbaglio per lui ogni forma di vita era sacra a prescindere, qualcuno mi corregga se sbaglio.
Parlare di sentimento ecologista risalente al 1200 è paradossale. Allora la natura prosperava rigogliosa e l’uomo non poteva ancora interferire molto.
E’ comunque un peccato che la voce del poverello di assisi sia rimasta fuori dal coro: la chiesa ha continuato ad arricchirsi. Ieri con le offerte imposte, oggi con l’8×1000 imposto.
Francesco d’Assisi fu il primo stigmatizzato della storia, l’unico le cui stigmate sono state considerate autentiche dalla Chiesa Cattolica. Evidentemente i trucchi usati non erano a quel tempo individuabili come ai giorni nostri (non c’erano ancora in giro Garlaschelli e Polidoro). O molto più probabilmente in quel clima di miracoli e prodigi tipico dell’epoca, la Chiesa era molto più propensa a “chiudere un occhio” 🙂
i buddhisti hanno il precetto di rispettare tutti gli esseri senzienti, al limite anche topi,zanzare e altri simpatici animaletti, ma spesso dimentichiamo che i buddhisti sono atei e forse è per questo che non danneggiano nessuno e tantomeno nel nome del buddha
Veramente mi pare che quelli così rispettosi siano i giainisti. Non sono atei ma non-teisti
E vanno fatte differenze tra i vari buddhismi, perché ad esempio lo Zen giapponese è teistico. Shakyamuni (Buddha terreno) è ipostasi dell’Hotoke (il Buddha cosmico)