Con un chip muove la sedia a rotelle

I misteri del cervello in un video. Nelle immagini mostrate ai 900 ricercatori che partecipavano al convegno della Cyberkinetics Neurotechnology Systems a Cleveland, in Ohio, si vede una donna totalmente paralizzata su una sedia a rotelle che riesce a far muovere un’altra sedia a rotelle posta davanti a lei, prima a sinistra e poi a destra. La sedia segue di fatto i suoi comandi mentali. Con la forza del pensiero, ma non solo:i ricercatori del Cyberkinetics Neurotechnology Systems le hanno infatti impiantato un sottilissimo sensore nella parte del cervello che controlla i movimenti degli arti. Una piccola spina che esce appena sopra il suo orecchio è connessa a un computer che a sua volta ha un collegamento wireless con la sedia a rotelle elettronica che la donna riesce a spostare. «Di fatto – ha spiegato Timothy Surgenor, presidente di Cyberkinetics Neurotechnology Systems, durante un meeting alla Cleveland Clinic – la donna controlla i suoi movimenti semplicemente usando la sua immaginazione».

Stephen Heywood è uno dei circa 30 mila statunitensi che negli Usa soffrono del morbo di Lou Gehrig e sta partecipando alla ricerca avviata dal Cyberkinetics Neurotechnology Systems: «Dopo essere stato paralizzato per lungo tempo – ha detto Heywood – è impossibile descrivere che sensazione si prova a veder seguire qualcosa a un proprio impulso». «Quello che stiamo facendo è solo la punta di un iceberg – ha spiegato Ali Rezai, direttore del Brain Neuromodulation Centers della Cleveland Clinics – In futuro potrebbe cambiare la vita di molte persone paralizzate per danni cerebrali». La tecnologia che permette di dare movimento ai pensieri di chi non si può muovere si chiama BrainGate e, secondo Timothy Surgenor, potrebbe essere disponbile sul mercato tra circa dieci anni.

Fonte: Corriere.it