Il Presepe non si vende più, via dagli scaffali

Brutti tempi per Giuseppe, Maria e il Bambinello. A sentire la Rinascente di Padova le statuine del Presepe non vanno più. Nessuno le vuole, nessuno le compra. Ergo: spariscono dagli scaffali e vanno pensionate. «Da qualche anno – riferisce l’ufficio centrale del marketing della Rinascente – il prodotto non si vendeva più. Non c’era business. E se un oggetto non si vende, noi lo eliminiamo». A quanto sembra, il trend negativo va avanti ormai da qualche anno. La notizia è riportata da Il Gazzettino.
La decisione, che peraltro negli anni scorsi era già stata presa da altri grandi magazzini della città veneta, ha suscitato varie prese di posizione. Da don Cesare Contarini, direttore del settimanale diocesano «La difesa del Popolo», il quale vi vede «un segno della secolarizzazione», ma osserva che i presepi nelle chiese vengono visitati ancora da moltissime persone; all’assessorato all’Identità Veneta della Provincia, che organizza corsi itineranti gratuiti sull’ «Antica tradizione del presepe», con lezioni pratiche per la realizzazione di queste ricostruzioni in miniatura della Natività.

Fonte: Corriere.it

21 commenti

Johnny Golgotha

Non si vendono più presepi per il semplice fatto che oramai tutti quelli che lo allestiscono ce l’hanno, e spesso, a furia di comperare nuove statuette ogni hanno, si ritrovano con interi casting di madonne, santi giuseppe, legioni di angeli e serragli di asini e buoi, oltre alla nursery di bambinelli e tanti di quei re magi che sembrano le miniature del carnevale di Rio…

A casa di alcuni amici ho visto presepi tanto stracolmi di statuine da sembrare il tabellone di una battaglia di Warhammer

Johnny Golgotha

Semplicemente i presepi non si vendono più perchè oramai, tutti quelli che usano allestirlo, hanno tutto il materiale necessario e spesso diverse cose in eccesso; parecchie persone, a furia di comprare nuove statuine ogni anno si ritrovano con interi casting di madonne, santi giuseppe, nursery di bambinelli, serragli di asini e buoi e tanti di quei re magi che, messi assieme, sembrano una riproduzione del carnevale di Rio…

A casa di alcuni amici ho visto presepi con tante di quelle statuine che pareva il tabellone di una partita di Warhammer

davide

osserva che i presepi nelle chiese vengono visitati ancora da moltissime persone. Che alcuni presepi abbiano un loro valore artistico non vi è dubbio. Ma sono un pò come i dipinti medievali: belli alla vista ma agli occhi della maggior parte delle persone privi di significato. Basta vedere l’attenzione che si pone a cose tecniche come acqua, effetti speciali, ecc. per rendersi conto che il presepio sta perdendo il significato che aveva in origine

netzer

divertente paradosso: gli italiani, a sentir loro cattolicissimi, si dimenticano del presepe mentre il sottoscritto, ateo nel DNA, adora i presepi….

Domenico Faro

io invece andavo pazzo per il mio carroarmatino a molla…. quando lo facevo andare sul presepio stendeva tutte quelle inutili e stupide statuine…

Kaworu

a me ha sempre messo tristezza il presepe… sia quello orrido che forse resiste ancora in qualche scatolone in cantina (da me spruzzato, da piccola, con tonnellate di roba tossica come neve o muschio spray) sia quello “fico” tutto fatto bene, con le lucine, eccetera…

boh non so perchè, è come i clown… mi mette tristezza.

l’albero almeno è bello da vedere e tutto colorato XD

andrea

Anche a me piacciono i presepi artistici. E comunque se secolarizzazione deve significare imbecillizzazione come nel culto di Babbo Natale e dei film di Carlo Vanzina guardate che non c’è molto da ridere. La gente non cresce e non capisce lo stesso: andiamo verso l’idolatria secolare, altro che secolarizzazione.
Mi fa veramente specie che dobbiamo attaccarci a certe piccole cose per millantare trionfi sul pretume mentre un Piergiorgio Welby ricorre alla magistratura perché non lo lasciano morire in pace.

giops

facciamo un gioco per la play che emula un presepe allora!
lol

Marco G.

Concordo sul fatto che la “crisi” è dovuta soprattutto alla “presepemania” degli ultimi anni. Ultimamente la cosa più difficile era diventata non trovare 1 presepe ma trovarne meno di 3 o 4 nello stesso posto. A questo ovviamente aveva contribuito la favola del… “turk” che veniva a fregarci presepe, natale e identità. Forse quello che veramente caratterizza più di tutto la nostra identità occidentale è essere smodati in qualsiasi cosa.

kimba

beh ma avete visto che prezzi? paghereste 12 euro per un bue di plastica, se poi volete la capanna dovete aprire un mutuo… anche se ci credessi vi pare che sprecherei la mia tredicesima per queste ca**ate?

Germano

Sono d’accordo is sostanza con tutti voi. Aggiungo una cosa: oggi la gente ha sempre meno tempo per il presepe. L’albero è più veloce (e nelle case piccole occupa meno spazio); inoltre è forse anche più igienico, perché il muschio può portare acari ed attirare animali. Però a me piace: il bambino è simbolo di ogni persona indifesa o emarginata. Non so proprio se in casa mia lo faranno…

marta

bhe di secolarizzazione è imperniata tutta quanta la dottrina cattolica, si allontana sempre più velocemente il significato reale e originale del contenuto dalla pratica tanto da non sapere più cosa si stia facendo e soprattutto cosa significhi…qui imbecillità, ignoranza e superficialità fanno un presepino, appunto, niente male! che poi si voglia discutere sul fatto che il presepe sia una forma d’arte interessante come tante altre è del tutto legittimo

RazionalMENTE.net

A mandar via i presepi dalle case degli italiani è la secolarizzazione, il progresso tecnologico. Oggi le case sono piene di computer, amplificatori stereo, marchingegni elettronici di ogni tipo. A casa mia ad esempio i soprammobili di una volta sono praticamente scomparsi, figuriamoci trovare il posto per una cosa stupida e inutile come il presepe. Lo si fa giusto dove ci sono dei bambini, idem l’albero. Diciamo che la tecnologia ha preso il posto della tradizione. Leggevo giorni fa di nuove palline con candelina luminosa di tipo wireless. Clicchi sul telecomando e le accendi tutte insieme. Prossimamente i re magi avranno il loro bravo spinotto USB e riprodurranno mp3 natalizi, ci puoi giurare 🙂

Zorro

Ma la vera domanda è: cos’è il Natale? E a che serve il presepe?

Damiano

Dove gli metteresti la presa USB alle statuine dei re magi? io un’idea ce l’ho… :))

Zorro

Io invece infilerei la presa della luce per l’ albero di natale in certe zone ad alto contenuto energetico, in quanto vi sono molti “intelletuali ateo-agnostici” troppo “carichi” !!!!!!!!!!!!!!!!!!

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