Sondaggio, il 64% degli italiani dice sì alle richieste di Welby

Gli italiani – e anche i cattolici praticanti – sono in maggioranza favorevoli all’eutanasia per Piergiorgio Welby, il malato terminale che ha chiesto ai medici di staccare la spina, ma che ha ricevuto in cambio un diniego. Il problema, ha spiegato il dottore che lo ha in cura, è che facendolo violerebbe la legge. Oggi, a conforto della richiesta di Welby, co-presidente dell’associazione radicale Luca Coscioni, da mesi al centro di una battaglia personale e politica in favore della “morte dolce”, arrivano i clamorosi risultati del sondaggio Ipr Marketing per Repubblica.it, da cui emergono in sostanza due cose: gli italiani hanno una visione diversa dalla legislazione in vigore; chi si definisce cattolico praticante, sull’argomento, non sembra seguire i dettami della Chiesa. Alla domanda se i medici dovrebbero accogliere la richiesta di Welby, il 64% degli intervistati (un campione di mille cittadini residenti in Italia) non ha dubbi nel rispondere un secco sì, contro il 20% dei contrari e un 16% che preferisce non esprimere la propria opinione in assenza di un’idea chiara in materia. Ma ben più significativo è il dato se si tiene conto della fede religiosa degli intervistati: in particolare tra coloro che vedono l’eutanasia come una soluzione praticabile per Welby, il 50% si dichiara cattolico praticante, mentre il 71% abbraccia la fede cattolica, ma non pratica. Anche tra coloro che dichiarano di professare un’altra religione la percentuale dei favorevoli all’eutanasia è elevatissima: si parla del 68%. Mentre la percentuale diventa quasi bulgara quando la richiesta viene fatta agli atei che, per il 95%, si dicono favorevoli a staccare la spina. […]

Il testo integrale dell’articolo di Clotilde Veltri è stato pubblicato sul sito di Repubblica

25 commenti

Daniele Gallesio

Immagino che vada letto “il 50% dei cattolici praticanti e il 71% dei cattolici non praticanti sono favorevoli”.
‘Sti giornalisti quando parlano di numeri scrivono spesso delle castronerie…

Tornando in argomento:

Ai contrari e agli ignavi auguro, buonismo a parte, di sperimentare sulla loro pelle certe sofferenze.

Mangiapreti

Non è che “non sembrano seguire i dettami della Chiesa”.
E’ che non ritengono che tali dettami debbano essere seguiti da tutti.
Ancora una volta la stampa evita accuratamente di mette al centro del dibattito tale principio.
Si può essere cattolici e contrari all’eutanasia ma anche sostenere la laicità dello stato che non può in alcun modo imporre un opinione religiosa e le sue conseguenze alla totalità dei cittadini.
Sono favorevoli alla possibilità dell’eutanasia perché l’unico motivo per essere contrari è chiaramente di origine religiosa e quindi gli altri lo possono legittimamente non condividere.
Come il divorzio, l’aborto (già ottenuti) … o i pacs e la fecondazione assistita (non ancora ottenuti).
Inutile agire caso per caso è necessario fare il grande passo e adoperarsi affinché tale principio sia rafforzato nella costituzione in modo da affrontare ogni problematica presente e futura: vogliamo uno stato clericale o (veramente) laico?
Questa è la domanda da porre.

Umberto

Queste sono cifre che dimostrano quanto sia diverso lo stato reale dai palazzi della politica e dalla chiesa, provino i vescovi e i politici a scendere nella strade e a parlare con la gente, si accorgeranno quanto sono anacronistiche le loro posizioni riguardo a temi come i pacs e l’eutanasia.

tipaccio tremani

sapete qual è il guaio? Che sul sito dell’uaar queste cose ce le diciamo sempre tra di noi: e le sappiamo già.
Varrebbero di più se rompessero le scatole a chi di dovere. Ciao a tutti.
Tipaccio

Edoardo

L’eutanasia è stata sostenuta da più fronti a differenza dei pacs per esempio, quindi sarebbe giusto legalizzarla ed anche rapidamente.

Con tutti le sicurezze del caso, ovviamente.

davide

a Edoardo
purtroppo le leggi si fanno nei palazzi della politica, che spesso sono le stalle delle bestie della Chiesa, e non nelle piazze tra la gente che lotta e soffre vivendo certe cose sulla propria pelle

Stefano

Mi preoccupa chi si è dichiarato contrario sulla pelle altrui e vedendo la percentuale di quelli a favore, devo riscontrare che i contrari sono ancora tantissimi. Bisognerebbe fare delle campagne serie per sensibilizzare tutti sul fatto che le decisioni individuali vanno rispettate a prescindere, sempre che queste stesse decisioni non facciano male a nessuno (tranne ovviamente al diretto interessato).

gianni

purtroppo emerge che in Italia non c’è una vera democrazia ma una sorta di dittatura dei partiti, che fanno quello che vogliono senza tener conto della volontà popolare, e uqsto in tutti i settori, abbiamo in parlamento quelli che hanno portato l’ economia, la scuola i trasporti, la sanità allo sfascio, e dei diritti civili non amano sentir parlare, suppongo perchè sanno che un popolo che rivendica i diritti è difficilmente indirizzabile, purtroppo la maggioranza dei cittadini sembra non capirlo e continuano a delegare le decisioni per il loro futuro a chi ha mal governato nel passato

statolaico

Infatti sono ben attenti dal proporre un referendum (che sarebbe la cosa piu’ giusta, chiedere ai cittadini italiani se vogliono o meno il diritto dell’eutanasia, successivamente seguirne le indicazioni finendola una volta per tutte con queste dissertazioni teoriche nei salotti mediatici, perchè ne abbiamo le tasche piene): passerebbe subito! E certi piedi non si pestano, ne da destra ne da sinistra…

statolaico

Per sapere se i coriandoli li preferiamo colorati prevalentemente di azzurro o di giallo, su quello si, potremmo esprimerci… ma su queste cose… suvvia! 🙂

statolaico

Secondo voi, in una ipotetica scena di film horror anni 30, nella classica sequenza di caccia al mostro, -tutti noi- armati di forca e fiaccole dove dovremmo andare prima? Io sarei per il vaticano, pero’ ultimamente anche il quirinale ispira… 🙂

Ema

non penso che il referendum possa risolvere qualcosa perchè la chiesa saprebbe fare pressioni sui propri adepti, come è già successo; inoltre ritengo che certe decisioni non vadano prese in modo collettivo(considerando anche che in caso di fallimento, si può dire addio all’eutanasia). Semplicemente bisognerebbe capire che la la legge attuale è una forte limitazione delle libertà personali…..E che in un paese civile crete cose non possono accadere….ah..i paesi civili….

statolaico

Non credo ema… della maggioranza cattolica solo una piccola percentuale è sensibile ai richiami di dottrina. Se si mette a referundum, passa … l’italia lo vuole. Certo, è necessaria l’abolizione del quorum per permettere allo strumento referendario di funzionare correttamente, ma se ti riferisci agli scorsi referendum, quella fu tutta un’altra storia.

Damiano

Della vita di Welby dovrebbe decidere Welby e basta, i sondaggi non servono ad una cippa, se anche il 99,999% fosse contrario a staccare la spina spetterebbe sempre a Welby decidere se staccarla o meno.
Ci sono delle libertà personali che non sono condizionabili da sondaggi di opinione.

gabriele

per stato laico.
il quorum serve per evitare che su decisioni importanti, un sparuta minoranza di ignoranti(nel senso che ignorano) possa fare passare leggi inique ed ingiuste o peggio abrogare leggi eque e sacrosante come la 40, la 198 etc etc etc.
I quorum sono previsti dalla nostra costituzione, una carta che qualcuno tira fuori quando fa comodo ma che evita di tirare in ballo quando dice cose scomode (vedi peresempio cio che la nostra carta fondamentale dice sul matrimonio, la famiglia e in negativo sui pacs) come per esempio la previsione sui quorum.
La nostra bella Costituzione, inoltre, tutela la vita umana e pone il principio della indisponibilità della stessa (ciò non è scritto in positivo ma si può agevolmente ricavare dalla interpretazione autentica) quindi una legge che legalizzasse l’eutanasia sarebbe incostituzionale(ma grazziaddio non ci sara mai perche il ministro livia turco è contrarissima )

In quanto poi agli scorsi referendum, che dire……… AVETE PERSO A STRAGRANDE MAGGIORANZA, e democrazia vuole che si segua la maggioranza (soprattutto quando essa si aggira attorno al 75 per cento degli aventi diritto al voto).
Il senso del referendum de qua è chiaro : L’ITALIA NON VUOLE LE SPERIMENTAZIONI SUGLI EMBRIONI, NON VUOLE CHE SI TOCCHI LA VITA UMANA, NON VUOLE UNA SCIENZA CHE SIA STRUMENTO DI MORTE.
E per favore non mi venite a dire che il referendum è stato perso per via della astensione massiccia dal voto, perche ciò è specioso.
I referendum abrogativi semplicemente predispongono 2 strumenti per dire NO:
1 il voto NO
2 il non voto
e ciò da tutte le parti del mondo escluso forse la svizzera.

Damiano

Che abbia perso a causa dell’astensionismo è un fatto, se il quorum fosse stato raggiunto avrebbero stravinto i SI, ciò che è specioso è equiparare l’astensione col NO, se solo voi mangiaparticole aveste un po’ di fegato (o se foste un po’ più convinti delle vostre idee) avreste accettato la sfida invece di nascondervi dietro alla burocrazia.

Giuseppe

@gabriele

«il quorum serve per evitare che su decisioni importanti, un sparuta minoranza di ignoranti(nel senso che ignorano) possa fare passare leggi inique ed ingiuste o peggio abrogare leggi eque e sacrosante come la 40, la 198 etc etc etc.»

Perché invece la maggioranza fa sempre passare leggi eque e sacrosante, vero?
Già è proprio questo il senso del quorum…

«I quorum sono previsti dalla nostra costituzione, una carta che qualcuno tira fuori quando fa comodo ma che evita di tirare in ballo quando dice cose scomode (vedi per esempio cio che la nostra carta fondamentale dice sul matrimonio, la famiglia e in negativo sui pacs) come per esempio la previsione sui quorum.»

La costituzione non è il vangelo (infatti è molto meglio) pertanto è modificabile come del resto è già stato fatto in passato. Per quanto riguarda i PACS, citami per favore cosa dice in negativo.

«La nostra bella Costituzione, inoltre, tutela la vita umana e pone il principio della indisponibilità della stessa (ciò non è scritto in positivo ma si può agevolmente ricavare dalla interpretazione autentica)»

Ah passiamo all’interpretazione “autentica” adesso. E dov’è che sarebbe sancito il principio che l’individuo non può disporre della propria vita?

«quindi una legge che legalizzasse l’eutanasia sarebbe incostituzionale»

Dimmi dov’è scritto

«(ma grazziaddio non ci sara mai perche il ministro livia turco è contrarissima )»

grazziaddio, che santa donna…

«In quanto poi agli scorsi referendum, che dire……… AVETE PERSO A STRAGRANDE MAGGIORANZA, e democrazia vuole che si segua la maggioranza (soprattutto quando essa si aggira attorno al 75 per cento degli aventi diritto al voto).»

Il 75% degli aventi diritto al voto non ha esercitato questo diritto di voto. Anche nelle dittature si può seguire una maggioranza e reprimere tutte le forme di minoranza e i loro diritti. Questo è precisamente ciò che succede quando si mette in piedi uno stato etico, che impone a tutti cittadini il rispetto di una norma morale, sia pure condivisa dalla maggioranza.

«Il senso del referendum de qua è chiaro : L’ITALIA NON VUOLE LE SPERIMENTAZIONI SUGLI EMBRIONI, NON VUOLE CHE SI TOCCHI LA VITA UMANA, NON VUOLE UNA SCIENZA CHE SIA STRUMENTO DI MORTE.»

Se questo è ciò che pensano gli italiani io direi che il senso è un altro, che siamo un paese ignorante e retrogrado, ma passiamo avanti.

«E per favore non mi venite a dire che il referendum è stato perso per via della astensione massiccia dal voto, perche ciò è specioso.
I referendum abrogativi semplicemente predispongono 2 strumenti per dire NO:
1 il voto NO
2 il non voto»

Falso. Il non voto è la rinuncia ad esprimere la propria opinione, il che significa che o non ci si ritiene in grado di decidere sulla questione e si deroga agli altri o che la questione proprio non interessa. Che poi l’indolenza degli italiani venga usata da una parte o dall’altra per far fallire i referendum è un’altra fatto.
Oltre tutto la pressione per l’astensionismo viene fatta solo da chi si oppone alle modifiche di legge e solo quando è abbastanza sicuro del mancato raggiungimento del quorum. Altrimenti è un’arma a doppio taglio.

Se il non voto fosse uno strumento per dire No, allora cosa dovremmo dire di questo scenario?

votanti 51%, di questi 51% per il sì e 49% per il no.

Se gli astensionisti fossero ATTIVAMENTE per il no ci troveremmo nella situazione in cui un’ampia maggioranza di contrari verrebbe sconfitta pur con il raggiungimento del quorum.

Quindi non diciamo palle, per favore.

statolaico

Per favore basta con questa abusatissima pseudo-precisazione “ignorante (nel senso che ignora)”, fu una battuta in un film, ma nei post spesso si trova come una giusta precisazione… bastaaaaa! Ignorante nel senso che ignora non è una precisazione perchè non precisa niente. E’ come dire beone nel senso che beve: o spieghi che significa beone (e bere) o non dici nulla. E ignorante LO SAPPIAMO che significa. 🙂 Scusate se sono OT.

gabriele

la precisazione “nel senso che ignora” non è fatta per suscitare simpatia in colui che legge ma per tutelarsi ed essere precisi… Non si sa mai chi si incontra, uno a sentirsi dar dell’ignorante potrebbe anche travisare.

@giuseppe.
io non dico palle.
i pacs sono incostituzionali perche sta scritto in costituzione “la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio (e quindi non sulle unioni libere.)” se uno vuole dei diritti in quanto convivente con un altro soggetto, si sposa e basta.

In quanto alla questione del valore del non voto, ribadisco ciò che ho già detto.
Il voto è personale eguale libero e segreto
E’ personale in quanto sono io e non altri che esprimo il mio voto, è eguale in quanto il mio voto vale quanto quello di un altro, è libero in quanto io voto cio che voglio, e sono anche libero di non votare (vedi la questione del non voto al referendum sulla 40) è segreto in quanto nessuno può obbligarmi a rivelare il merito del mio voto.
tutto ciò è costituzione genuina; se non ti sta bene proponi al parlamento di iniziare una procedura di modifica della carta.
L’eutanasia è incostituzionale non inquanto ci sia una norma della carta che dica che è illegale, ma perche si evince dalla interpretazione della stessa.
Sai ( e se non lo sai te lo dico io) che esiste una costituzione formale, la carta scritta, e una costituzione materiale che vive della interpretazione autentica fornita dalla Corte Costituzionale.
Tali interpretazioni giurisprudenziali sono autentiche perche vincolanti.
La Consulta ha più volte ribadito il suo no all’eutanasia perche contraria ai principi fondamentali della carta.
Altro discorso l’accanimento terapeutico eil testamento biologico, li la questione è aperta ed è giusto che lo sia.
@ damiano
io di particole potrei mangiarne anche 200 al giorno e non sarebbero comunque affari tuoi!
IO non mi sogno neanche lontanamente di offendere gli untenti di una mailing list che mi ospita e mi piacerebbe che non mi si desse del mangia particole per favore.

Giuseppe

@gabriele

«i pacs sono incostituzionali perche sta scritto in costituzione “la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio (e quindi non sulle unioni libere.)” se uno vuole dei diritti in quanto convivente con un altro soggetto, si sposa e basta.»

Questo articolo della Costituzione non ci dice assolutamente nulla sui pacs. Non precisa in nessun punto che non possono essere riconosciuti diritti civili a convivenze di persone non congiunte in matrimonio. Poi ti faccio notare che quando si usano le virgolette in genere è per riportare testualmente una frase e l’articolo 29 non è testualmente come lo riporti tu:

http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm

Art. 29.

“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.”

Dimmi in quale punto si esclude la possibilità di legiferare sui diritti delle unioni civili al di fuori del matrimonio. Dimmi in quale punto si esclude tra l’altro la possibilità di allargare l’istituzione matrimoniale a comprendere unioni di individui dello stesso sesso.

Sul diritto di non voto garantito dalla Costituzione non mi dici nulla di nuovo, non mi sono mai sognato di negare la legittimità dell’astensione, ma contesto l’interpretazione che tu dai dell’astensionismo come NO attivo.

I referendum abrogativi, quelli che appunto prevedono il raggiungimento del quorum, sono da sempre consultazioni con un altissimo tasso di astensionismo. Bisogna risalire al 1995 per trovare un referendum non fallito e anche in quel caso l’affluenza è molto bassa: non si è raggiunto nemmeno il 60%. I referendum più recenti che ci sono stati proposti a dozzine, sono stati quasi tutti caratterizzati da un’affluenza irrisoriamente scarsa. Dobbiamo dedurne che la stragrande maggioranza degli italiani era sempre contraria alle modifiche proposte dai quesiti? O più semplicemente, considerando anche c’è una bella fetta di italiani che non va MAI alle urne, che non interessavano alla gente? Che non se ne sono curati?

Anch’io, lo ammetto, da quando ho il diritto di voto ho saltato diverse consultazioni referendarie ma non perché ero contrario alle proposte, semplicemente perché non mi sono nemmeno interessato ad approfondirne le motivazioni, a soppesarne i perché e i percome. E ora mi rendo conto di quanto sia stato sbagliato, perché in questo modo non mi sono limitato a rimettere il giudizio nelle mani degli altri, ma perché involontariamente ho dato appoggio ai sostenitori del NO, facendo fallire il quorum. Avrei dovuto votare scheda bianca e invece è come se avessi votato NO, ma non in maniera attiva e consapevole.

Questa fetta di non votanti cronici o di non votanti occasionali, che le statistiche dimostrano essere molto forte, si trasforma ogni volta in una manna per i fautori del NO, qualunque sia l’oggetto del contendere, perché sulla loro indolenza posso far leva per far fallire i referendum.

Ti faccio notare anche che in occasione dell’ultimo referendum confermativo, quindi senza necessità di raggiungere il quorum, nessuna parte politica ha invitato all’astensionismo (cosa che a prescindere da chi la fa è un pessimo indizio di mancanza di coscienza civica), perché a nessuno conveniva l’astensione. Il referendum sarebbe stato valido anche con l’1%. Quindi occorreva convincere gli italiani che quelle modifiche alla Costituzione erano opportune o inopportune, e spronarli ad andare a votare.

Uno stato può essere formalmente democratico, ma una società in cui una grossa fetta della popolazione non vota mai o si disinteressa della cosa pubblica o boicotta sistematicamente i referendum è una società con una scarsa maturità civica, e quindi dalla democrazia debole.

Per questo sarei favorevolissimo a una riduzione del quorum o alla sua eliminazione per far sì che i politicanti incitino i cittadini a informarsi e a prendersi le loro responsabilità, anziché ad andare al mare “che tanto ci pensiamo noi”.

E la Costituzione, lo ripeto, non è sacra, si può cambiare.

Infine, non ho trovato nessuna pronuncia di illegittimità costituzionale dell’eutanasia, sul web. Ma se fossi così gentile da segnalarmelo ne prenderei atto.

Damiano

@gabriele:

io sono senza-dio (anche se a parer mio non mi manca nulla) e tu sei mangia-particole, concordo pienamente sul fatto che siano affari tuoi sia la quantità sia l’opportunità di farlo, ciò che trovo strano è che ti senta offeso dall’essere definito uno che pratica un rito, mangiare per l’appunto particole, della religione che professi .

PS: ma sei sicuro che sia ammesso mangiare 200 particole (consacrate) al giorno? (forse è meglio un panino col salame…) 🙂

Damiano

@gabriele:

dimenticavo (tanto per riportare in tema la discussione): chi altri, se non Welby stesso, credi possa disporre della vita di Welby ? Ritengo, il fatto che Welby non possa sedarsi e staccarsi la spina da solo, una mera questione di carattere pratico e nient’altro, se Welby potesse sedarsi e suicidarsi potrebbe farlo (e non c’è legge che tenga).

gabriele

@ giuseppe.
Secondo la consulta l’esegesi del 29 cost va proprio nella decisione da me indicata, se non trovi materiale sul web è perche forse non cerchi sui siti giusti. prova cortecostituzionale.it, anche se credo che non ci sia un motore di ricerca per argomenti, la meglio sarebbe che tu guardassi al sito del massimario della cassazione, ma forse è a pago.
Comunque per quanto riguarda il divieto di eutanasia ci sono molte sentenze con cui la corte, compulsata con eccezione di costituzionalità sulla legittimità della fattispecie penale di omicidio del consensiente ha rigettato l’eccezione stabilendo la piena costituzionalità della previsione del reato de qua. Fai due più due…..

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