Dire che qualche protesta era già stata messa nel conto, che si tratta di intolleranze che non riguardano la maggioranza dell’opinione pubblica, non è sufficiente a giustificare l’ostinazione con la quale Ratzinger ha perseguito e persegue il suo viaggio in Turchia. Si tratta, infatti, di una volontà esclusivamente politica dato che non vi sono interessi «pastorali» in grado di motivare la presenza del Capo della Chiesa Cattolica in un Paese profondamente musulmano. Per quanto si sia parlato sempre poco del… Leggi tutto »
Archivi Mensili: Novembre 2006
Il Papa e la questione Turca
Qualcosa di meschino e strumentale sta guastando da qualche mese i rapporti fra l’Unione Europea e la Turchia. La Commissione accusa il governo di Ankara, in particolare, di non avere aperto i porti turchi al traffico commerciale proveniente dalla Republica greca dell’isola di Cipro, membro dell’Ue dalla primavera del 2004. È vero. Ma la Commissione trascura due circostanze. In primo luogo il progetto dell’Onu per la riunificazione dell’isola (un evento che avrebbe consentito a Cipro di unirsi prima dell’ingresso nell’Unione)… Leggi tutto »
Funerali di Gemayel, l’esercito blinda Beirut
Esercito schierato a Beirut per i funerali di Pierre Gemayel, il ministro libanese dell’industria e leader della comunità cristiana ucciso martedì in un attentato. Si prevede che alle esequie partecipino migliaia di persone, in particolare sostenitori della fazione anti-siriana. Circa 2.000 persone, con centinaia di bandiere libanesi e immagini bruciate del presidente siriano Bashar Assad e dei suoi supporter libanesi, si sono radunate di prima mattina. Gruppi di militari presidiano e bloccano tutti gli accessi a piazza dei Martiri, nel… Leggi tutto »
La saldatura più pericolosa
Il ministro turco della Cultura, Koc, uno che di solito parla chiaro, lo definisce «un episodio intollerabile e orribile». Ma più che il raid di una quarantina di squadristi islamici di estrema destra, che ieri hanno occupato a Istanbul la celebre chiesa-museo di Santa Sofia per protestare contro la visita del Papa e lanciargli slogan insultanti e minacciosi, preoccupa il significato più profondo della clamorosa manifestazione. Non soltanto perché è stato violato un luogo-simbolo: l’antichissima chiesa cristiana, trasformata in moschea… Leggi tutto »
L’orco sotto la tonaca
Ai vescovi dell’Irlanda riuniti davanti a lui in Vaticano, lo scorso 28 ottobre, Benedetto XVI ha detto chiaro che questo è un “tempo di purificazione”. Di purificazione da quella “sporcizia” da lui denunciata nella memorabile Via Crucis al Colosseo del venerdì santo di due anni fa, pochi giorni prima d’essere eletto papa, e che è fatta dai “molti casi, che feriscono il cuore, di abusi sessuali sui minori, particolarmente tragici quando colui che abusa è un prete”. Papa Joseph Ratzinger… Leggi tutto »
Il silenzio è sacro
Il papa si è rivolto ai vescovi irlandesi ed è intervenuto più volte nello scandalo statunitense, ma nessuno conosce l’estensione del problem pedofilia nella Chiesa italiana. Eppure dal 2000 le cronache giudiziarie hanno segnalato le vicende di 40 sacerdoti finiti sotto inchiesta per questi reati. Pochi statisticamente, ma indicativi di un malessere dai confini inesplorati. Perché alla discrezione che giustamente protegge indagini con vittime minorenni, si aggiunge un rispetto verso le gerarchie ecclesiastiche che porta a tutelare il segreto istruttorio… Leggi tutto »
Fedeli fino all’omertà
La difesa di un’intera comunità contro la parola di un ragazzino rom di 13 anni. Le fiaccolate contro i rapporti di Polizia. È questa la strana reazione delle parrocchie dei due sacerdoti arrestati nell’ultimo blitz anti-pedofilia. A Prato come a Roma, le comunità si chiudono a difesa dei loro religiosi. Don Domenico Repice, 39 anni, romano, collaboratore della parrocchia di San Giustino nel quartiere Alessandrino, è ai domiciliari con l’accusa di avere pagato un 13enne per fare sesso in auto…. Leggi tutto »
BBC: gallo abbraccia Islam e salva la vita
La BBC riferisce dal Kirghizistan, nell’Asia centrale, che un gallo si è salvato dalla macellazione quando, mentre il coltello scendeva sul collo, ha cantato due volte il nome di Allah. Il Sig. Ibragim Ismatullayev l’aveva destinato alla pentola, in quanto troppo aggressivo per restare insieme con gli altri polli, quando il figlioletto gli ha fatto notare che il volatile aveva invocato il nome del Profeta. Il canto disperato è stato poi registrato su un telefono cellulare e il gallo ha… Leggi tutto »