Vescovi spagnoli ancora contro Zapatero: ‘totalitarista’

Una requisito­ria a tutto campo, una con­danna senza appello. Per i vescovi spagnoli, la Spagna governata da José Luis Rodriguez Zapatero vive nella «anticamera del totalitari­smo». Non fanno mai diret­to riferimento al premier, non citano in nessun mo­mento il Partito socialista, parlando sem­pre, vagamente, di «certi settori», ma l’obiettivo della critica non potrebbe essere più chiaro: nel documento di «istruzione pa­storale» dal titolo «La situazione attuale», la Conferenza episcopale fa il ritratto di una società «sempre più divisa e lace­rata» come conseguenza delle iniziative legislative e politiche di chi ha ammini­strato il Paese negli ultimi anni. Il linguaggio non po­trebbe essere più duro: ri­conciliazione minacciata, rischi per l’unità di Spagna, laicismo belligerante, di­sprezzo della religione, an­ticlericalismo rinascente. Nel mirino c’è anche la questione della «memoria storica», il dibattito sulla guerra civile riaperto dal governo con l’obiettivo di restituire dignità morale e risarcimenti economici al­le vittime: per la Chiesa, Za­patero non ha fatto altro che «riaprire vecchie feri­te». Lapidario il commento di Jorge Semprun, uno dei padri della democrazia spagnola, scrittore e vittima dei lager nazisti: «La posizione dei ve­scovi è alluci­nante». […]

Da “Repubblica” di oggi

8 commenti

Franco Siccardi

Quegli stessi ciarlatani che ora tacciano Zapatero di “totalitarismo”, baciavano allegramente il cu.. al Generalissimo Franco quando era al potere.

Vergogna!!!

davide

Nel mirino c’è anche la questione della «memoria storica», il dibattito sulla guerra civile riaperto dal governo con l’obiettivo di restituire dignità morale e risarcimenti economici al­le vittime.
perchè le vittime di franco erano forse sub-uomini?

A&L

Ma perchè i totalitaristi possono permettersi di accusare altri (e gratuitamente) di totalitarismo?

RazionalMENTE.net

Occorre prendere atto una volta per tutte che la Chiesa Cattolica è un’istituzione fascista. Quindi, pur essendo la fede un fenomeno trasversale che colpisce e infetta da destra a sinistra, chi fa proprie le idee squisitamente fasciste e razziste della Chiesa va bollato come fascista. Cominciamo insomma a mettere i puntini sulle i, altrimenti in mezzo alla confusione continueremo a prendere calci nel sedere dai politici.

Rosy Bindi, ad esempio, si è detta d’accordo con le parole del Papa che definivano i gay persone dall’amore debole e deviato. Avrebbe potuto benissimo dissociarsi, non si tratta di un dogma di fede. Non si è dissociata, quindi è razzista. Cominciamo a chiamare le cose col proprio nome.

P.S.: Lo so che razzista è un termine che fa riferimento alla razza, ma così come è stato usato impropriamente nei confronti di chi odia la gente di colore o gli ebrei, mi sembra opportuno usarlo anche nei confronti degli omofobi perché rende concettualmente chiaro il loro modo di pensare. Chi esprime giudizi negativi nei confronti di persone che sono fatte in un certo modo per natura, non per scelta, è chiaramente un razzista.

davide

la Chiesa Cattolica è un’istituzione fascista. Scoperta dell’acqua calda; almeno per noi, per gli altri invece c’è bisogno di un duro lavoro per convincerli

paolino

Un commento brevissimo è sufficiente: SENTI CHI PARLA! (di totalitarismo)

Umberto

Belli per i vescovi spagnoli i tempi del caudillo franco e del suo sodale balaguer escrivà, purtroppo per loro quei tempi sono finiti, la Spagna da fanalino di coda dell’Europa sta diventando la sua locomotiva, FORZA ZAPATERO!

Gio

Zapatero è un faro per l’intera Europa. Altro che totalitarista.

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