Le scuole cattoliche insistono: la legge Moratti non basta, occorre ‘vera parità economica’

“La legge sulla parità ha certamente garantito agli insegnanti delle scuole paritarie i loro diritti giuridici, attraverso l’obbligo dell’applicazione del contratto di lavoro”, ma la “grave disparità nei finanziamenti pubblici” ha impedito a molti enti gestori di garantire agli insegnanti “condizioni retributive e di orario di lavoro, se non proprio identiche, almeno ‘simili’ a quelli dei loro colleghi di scuola statale”. E’ quanto si legge nell’ottavo Rapporto sulla scuola cattolica in Italia, presentato oggi a Roma, in cui si rinnova la richiesta di una “vera parità”, anche economica, per i docenti della scuola cattolica. “La vera e integrale parità si potrà realizzare solo se si garantirà il diritto di libera scelta scolastica, non solo ai genitori, ma anche agli insegnanti”, ammonisce il Centro studi scuola cattolica, evidenziando il “rischio” che la scuola cattolica “diventi un momento di parcheggio per i giovani docenti in attesa di passare nella scuola statale”. Quanto al giudizio sulla riforma, la maggioranza assoluta dei docenti della scuola dell’infanzia (51%) è dell’opinione che la riforma Moratti tenga “poco” (43,6%) o “per nulla” (7,4%) conto della specificità della scuola cattolica, mentre una minoranza consistente (40,8%) ritiene che la legge 53/03 prenda in considerazione le caratteristiche delle istituzioni cattoliche “molto” (6,1%) o almeno “abbastanza” (34,7%).

Lancio SIR – Servizio Informazione Religiosa

17 commenti

lottina

le scuole cattoliche se le facciano dare dal vaticano(il loro stato di riferimento) i soldi………alle scuole italiane all estero i soldi sono dati dall italia….non vedo perchè le scuole vaticane all estero i soldi glieli dovremmo passare noi…..visto che le nostre scuole fanno veramente schifo a livello di infrastrutture e di insegnanti ormai svogliati…….la scuola italiana ha bisogno dei soldi dello STATO…..le scuole cattoliche NO….loro fanno pagare…perchè dovrebbero aver bisogno di altri soldi??????????????

Stefano

Se qualcosa non funzione, vuol dire che deve decadere. Come ho gia scritto in un altro post, le scuole private di altri paesi ricevono fondi da privati. Se i ricchi privati italiani non lo fanno è perchè semplicemente la cosa non è interessante sotto nessun punto di vista, considerando il fatto che sia le scuole private che quelle pubbliche, portano avanti i medesimi programmi, quindi le scuole private che senso hanno? Bisogna spendere i soldi pubblici solo sulla scuola pubblica per portarla soprattutto fuori dallo stato di degrado totale in cui si trova attualmente.

Soqquadro

La scuola privata deve essere “senza oneri per lo Stato”, così recita la Costituzione della nostra Repubblica.
Ma stiamo allegri, tra un anno la scuola islamica di Milano chiederà lo stesso, ed i programmi sono ancora meno allineati a quelli delle scuole private cattoliche.

Rocco

Una domanda marginale alla questione: ma se io, ateo e sbattezzato, voglio iscrivere mio figlio non battezzato ad una scuola cattolica, lo accettano?

Franco Siccardi

Rocco, non lo accettano di sicuro, perche’ se fai una simile richiesta vuol dire che sei matto, ed a volte la pazzia e’ ereditaria….

Scusa la battutaccia.

Ma, ammesso che te lo iscrivano, puo’ poi rinunciare all’ora di religione??? Penso proprio di no…

Marco G.

Se paghi sì. E’ quando loro devono dare soldi a te che diventa un problema. Se tu volessi insegnare in una scuola cattolica, non potresti farlo, ma loro pretendono ugualmente di fare tutto questo con i tuoi soldi.

paolino

@rocco
Dipende se tuo figlio è battezzato o no. Mi pare che bisogni essere battezzati. Non so se chiedano ancora (non penso!) se siano figli di genitori sposati religiosamente.

raphael

Vedrete che otterranno qualcosa magari in cambio del testamento biologico.
Sa tanto di manovra politica

raphael

Sul testamento biologico, infatti, Buttiglione ha ceduto nella foga del discorso a Grillini in un Porta a Porta di qualche settimana fa dicharandolo possibile ….ma un prete non fa nulla per nulla, come insegna don Camillo

trotzky

Le scuole private non devono essere a carico dello Stato.
La Costituzione deve essere rispettata. La richiesta di soldi, altri soldi, sempre soldi rivela l’avidità vergognosa diei cosiddetti credenti, che non fanno che ricattarci.
Lo Stato italiano è laico e la sua Costituzione è laica e la maggioranza del suo popolo laica e viviamo in una Europa laica. Tutto il resto è silenzio.

Zorro

Non c’è problema: lo stato è laico ma DEVE pagare i servizi di pubblica utilità !

E questo è scritto …e tutti devono piegarsi

karlmarx

@rocco
Probabilmente si, per poi battezzarlo di nascosto e convertirlo….una occasione d’oro poter ricondurre una pecorella all’ovile

Marco G.

In Italia le scuole cattoliche vogliono i soldi dallo Stato per farci quello che gli pare senza rendere conto a nessuno, come già fanno coi soldi dell’ 8 x mille e con l’ora di religione. In tutti i paesi dove le scuole private ricevono soldi pubblici non possono rifiutarsi di assumere gay, insegnare Darwin ecc., se no gli ritirano non solo i soldi ma pure la licenza.

Rocco

La mia era una domanda provocatoria. La cosa che appare chiara è che se lo stato deve finanziare con i soldi pubblici una struttura scolastica il minimo che dovrebbe esigersi che la scuola sia aperta a tutti…
Ma le cose che appaiono logiche non sono sempre scontate…

PS: ovviamente lungi dal voler iscrivere il figlio alle scuole cattoliche. Lavaggio di cervello assicurato!

Soqquadro

Rocco, quanto hai nella dichiarazione dei redditi? Perchè sai, mi risulta che l’Università Cattolica di Milano richiedeva il certificato di battesimo per l’immatricolazione, però conosco un ragazzo non battezzato che è regolarmente iscritto, devo ricordarmi di chiedergli se hanno cambiato le regole… o se ha consegnato la dichiarazione dei redditi di suo papà, propietario di azienda. Mi documenterò.

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