Dicevamo nel febbraio 2006: «E’ possibile avere nelle collezioni dei periodici delle biblioteche comunali una rivista che tratti di cultura laica, atea ed agnostica? Se sono presenti pubblicazioni confessionali quali Famiglia Cristiana, Civiltà cattolica, L’Avvenire, L’Osservatore Romano, perchè non dare spazio a punti di vista che trattino di etica senza fede? Abbiamo tentato di portare L’Ateo, bimestrale di cultura laica dell’UAAR, sugli scaffali delle biblioteche comunali di Bologna: in generale nessuna risposta. E non era questione di mancanza fondi: l’abbonamento lo pagava la nostra associazione, che come finanziamenti gode solo dei contributi di soci. Con un po’ di insistenza e dopo aver lasciato in visione due numeri della rivista, abbiamo ottenuto una risposta (negativa) della biblioteca della Sala Borsa. E le motivazioni del rifiuto lasciano molto perplessi, al punto di spingerci ad una lettera di protesta all’assessore alla Cultura del Comune di Bologna. Leggi la lettera/dossier sul caso…» Ebbene, a distanza di quasi un anno, dopo lettere di protesta agli assessorati competenti del Comune di Bologna, incontri con i responsabili della bibliotecae il decisivo interessamento del consigliere comunale Sergio Lo Giudice, L’Ateo sarà presente tra i periodici della Sala Borsa a partire da Gennaio 2007, a spese della nostra associazione. Un’ottima maniera di festeggiare il decennale della nostra rivista! Buona lettura nel nuovo anno!
Roberto Grendene, coordinatore del circolo UAAR di Bologna (www.uaar.it/bologna, bologna@uaar.it)
Per mettere l’Ateo in una biblioteca pubblica l’UAAR (cioè noi soci) dobbiamo accolarci le spese. Mi domando se sia lo stesso per altre riviste (tra cui quelle confessionali citate nell’articolo). Qualcuno sa darmi lumi?
Famiglia Cristiana riceve sovvenzioni pubbliche per l’editoria…