“Pastore tedesco lasciaci in pacs”

La foto del Papa con sotto la scritta “Lasciaci in pacs”. Sono i volantini lanciati al passaggio di papa Benedetto XVI per via Tomacelli da una finestra della redazione de Il Manifesto. Il pontefice era diretto a piazza di Spagna per le celebrazioni dell’Immacolata, quando sul corteo sono piovuti i fogli con stampata la prima pagina pubblicata dal quotidiano all’epoca dell’elezione di Ratzinger.
Il lancio è stato subito notato dalle forze dell’ordine che hanno individuato il piano e la finestra da dove erano stati lanciati i volantini e sono entrati nella redazione. Non riuscendo a individuare chi materialmente fosse l’autore del gesto, hanno identificato il direttore, Gabriele Polo, che si è assunto ogni responsabilità. “Sono partiti dal quinto piano ma non so da chi, non lo voglio sapere e se lo sapessi non lo direi”, ha commentato Polo.
Il gesto è stato stigmatizzato dal capogruppo alla Camera dell’Udc Luca Volontè che parla “di una vergognosa vicenda tutta della politica italiana”. Secondo Volontè “questo gesto lo dimostra ancora una volta che nell’Unione sta prevalendo l’ideologia comunista”, il parlamentare lancia poi un appello ai centristi della maggioranza: “Almeno la Margherita sussulti, se non vuol protestare”.

Fonte: Repubblica.it 

12 commenti

Barbara Monea

GRANDISSIMI!!!!!!! 😀

Non so come faccia Volontè: riesce sempre a dire la cosa sbagliata al momento sbagliato.
Cmq GRANDI!! 🙂

davide

“questo gesto lo dimostra ancora una volta che nell’Unione sta prevalendo l’ideologia comunista”. Da quanto ne sappia io invece i diritti civili dei gay sono oggetto di una direttiva di Strasburgo.

cartman666

hanno fatto bene, se non ci si muove adesso per ottenere qualcosa, quando lo si fara’

Kris

quando sento queste cose mi ricordo per quale motivo ho scelto di essere comunista. Fausto, so che in questo momento sei impegnato a decidere dove posizionare i re magi nel presepe della Camera, perchè,invece, non ti alzi e non vai un po’ a scuola dai compagni del manifesto?

Gio

Piena solidarietà a Il Manifesto per l’ottima iniziativa di protesta contro lo strapotere teologico.

Stefano

A parte Volontè che apre bocca solo per far cambiare aria al palato (che visione orribile) , la polizia si sta comportando sempre più spesso come se per lei il reto di abuso d’ufficio non valesse, ma purtroppo per loro non è così. La cosa che temo è che anche se qualche poliziotto venisse denunciato per quel reto, il giudice di turno li assolverebbe per il fatto che hanno agito a difesa della religione cattolica stravolgendo il diritto italiano al fine di adattarlo allo scopo.
Se solo qualche anno fa mi avessero raccontato una cosa simile avrei pensato che mi stessero raccontando la trama di un film scadente, mentre al giorno d’oggi si tratta di fatti che realmente accadono!

paolino

Suvvia ragazzi, Volontè almeno ci dà l’occasione di farci quattro risate!
Fortissimi quelli de IL MANIFESTO, però!

mauro cassano

Quella di Volonté è l’ennesima prova della denutrizione democratica (oltre che laica) in cui sguazza molta parte della classe dirigente italiana. Se c’è un’ideologo questi non è né Gabriele Polo, né il quotidiano il Manifesto, bensì proprio Volonté che si permette di pontificare su questioni che non conosce e vuole imporre le sue verità eterne e immutabili…verità che purtroppo per lui non sono tali, mancando di aderenza alla realtà: questa solo è ideologia, un vestito di farneticanti “idee” con cui si vuole ingabbiare la realtà facendole violenza.
Per il resto non si può che solidarizzare con il Manifesto

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