I gendarmi teodem del papa

Come mai quando i cattolici minacciano di spaccare la maggioranza «per ragioni di coscienza» li si accontenta sempre? E come mai invece nessuno gli dice mai che c’è un limite a tutto e che se intendono far cadere Prodi si devono assumere la responsabilità storica di riconsegnare l’Italia nelle mani di Berlusconi? È uno dei tanti misteri insoluti della politica italiana. […] L’Unione si è infatti ricompattata intorno a santa Finanziaria grazie al ritiro dell’emendamento sulle successioni, in teoria compensato da un ordine del giorno che impegna il governo a preparare entro gennaio un disegno di legge sulle unioni di fatto come da programma. Ora, che in una qualunque sede politica gli ordini del giorno siano pura fuffa non è un segreto per nessuno. Così come non lo è il fatto che la sola cosa di cui c’è abbondanza in materia di disciplina delle convivenze sono le proposte legislative. Il problema casomai è discuterle e approvarle, ma di questo il grande evento a cui si riferiva Anna Finocchiaro non parla. Non ci vuole la sfera di cristallo neppure per prevedere che non appena si comincerà a discutere di diritti effettivi per le persone che convivono i teodem e i loro amici (vedi il ministro Mastella) alzeranno nuove barricate e rimetteranno a repentaglio il destino della coalizione. Sarebbe dunque bello sapere perché perfino il capogruppo del Prc al senato Giovanni Russo Spena parla dell’odg di ieri come di «un atto politico che non potrà essere aggirato in nessun modo». Alla fine, forse, la domanda che ci ponevamo all’inizio ha una risposta. I cattolici ce l’hanno sempre vinta perché, giusta o sbagliata che sia, un’idea chiara in testa ce l’hanno. Che dire invece dei laici del centrosinistra? C’è un orizzonte oltre la Finanziaria di Padoa Schioppa?

Il testo integrale dell’articolo di Gianni Rossi Barilli è stato pubblicato sul sito del Manifesto

18 commenti

giuliano marte60

Perche’ la liberta’di coscienza dei cattolici viene sempre rispettata e
quella degli atei mai? Non penseranno di averla solo i cattolici la coscienza’?

ello

si solo i cattolici pensano di avere una coscienza. Non comprendono una coscienza che non prende ordini dal loro dio

Edoardo

Io penso che l’attuale situazione politica-sociale italiana, sbilanciatissima verso derive clericali e conservatrici , sia in gran parte dovuta al nostro eccessivo “rispetto” verso le convinzioni e i valori altrui.
In nome di una presunta tolleranza , che poi si è sempre rivelata a senso unico, sono stati ceduti via via i principal icapisaldi del libero pensiero…….al punto che, oggi, io, che mi attribuisco una logica raziocinante, dovrei vergognarmi della mia mancanza di fede che sarebbe , poi, alla fonte, stante le tesi vaticane, della mancanza di valori etici, che, si sa, non possono che discendere da Dio.
E’ mai possibile che per essere rispettati bisogna fare come i terroristi islamici?…

Leo55

Vogliamo si o no cominciare a rialzare la testa?……..Ci siamo accorti che è in atto una deriva restauratrice clericale da ormai piu’ di vent’anni, senza che non ci sia un vero contrasto da parte delle forze politiche e sociali laiche ?
E’ mai possibile che i mussulmani siano riusciti a guadagnarsi il rispetto che ai non credenti non viene mai concesso, in pochissimo tempo e senza nessuna professione di tolleranza verso gli altri?

RazionalMENTE.net

Se questo Governo non è in grado di governare in modo civile e garantire uguali diritti a tutti i cittadini indipendentemente dall’orientamento sessuale e non è in grado di garantire una vera autentica laicità, allora significa che non è un Governo maturo, ha bisogno insomma di qualche altra iniezione di Berlusconismo di montanelliana memoria. Certamente ritrovarsi nuovamente al Governo Berlusconi e la sua cricca di mafiosi, fascisti, secessionisti, ecc. non è una cosa piacevole, ma non vedo alternative.

Io credo che la democrazia costi duri sacrifici e se per avere una democrazia sana dobbiamo passare nuovamente per la dittatura, pazienza.

Era quasi meglio la DC che questi teodem della malora.

andrea

E che razza di mistero insoluto è? Ve lo spiego io in due parole.
La responsabilità storica di riconsegnare l’Italia a Berlusconi cade solo sulla sinistra (nel senso vero del termine), sui laici, sui radicali: per forza di cose!!! Gli altri sono democristiani di plastilina, plasmabili, malleabili, adattabili a tutte le circostanze, contenti con tutti i governi: che gliene fregherà mai!? Sono amici di Berlusconi, pappa e ciccia proprio con lo spauracchio che agitano, perché garantisce loro la fedeltà assoluta di una porzione dell’elettorato costantemente sotto ricatto. Gli è preso un colpo quando Berlusconi si è sentito male: stanno festeggiando il pericolo scampato.

RazionalMENTE.net

Beh, forse la sinistra radicale ha sbagliato a vendersi ai leccaculisti papali, era meglio restare all’opposizione. A volte è più utile un’opposizione ben fatta che un governo di compromessi inaccettabili.

Mauro

x RazionalMENTE

sicuramente era meglio la DC che non i teo-dem del cazzo di oggi.
Ma era meglio ancora il PCI degli anni ’70, quando abbiamo sfiorato il 40% (europee del 74, se non ricordo male) ed eravamo il partito di maggioranza relativa.
Altro contesto storico, sicuramente; non si erano ancora rivelate in pieno tutte le manovre del capitalismo, supportate anche dal Vaticano (il ruolo di GP2 nella disgregazione della Iugoslavia è oltremodo sintomatico), che avrebbero portato al famoso “crollo del muro di Berlino”.
Muro, da notare bene, che non era stato costruito per impedire che l’est non potesse andare all’ovest, ma per non far passare ad est quelle ipocrite lusinghe del consumismo e della logica del profitto che il capitalismo (leggi multinazionali) ha spinto in tutti i modi per acquisire nuovi sbocchi di mercato.
Oggi, raggiunto lo scopo, il capitalismo si crogiola nella vittoria e delega la Chiesa/le Chiese a tener buoni gli animi ed impedire, con gli spauracchi, le bufale ed i diktat divini la presa di coscienza del popolo.
Perchè, se questa presa di coscienza, attraverso il libero pensiero e la cultura si realizzasse, sarebbero cazzi acidi per i ricchi capitalisti (ricordiamoci che meno di 2.000 persone possiedono più del 50% delle ricchezze e delle risorse di un pianeta che ospita 6.000.000.000 di persone)

lik

Certo Mauro il comunismo è per quel paradiso dal quale però è vietato partire, non si sa come mai. Ti faccio notare che per esempio i gay sono stati repressi dal regime sovietico e che i disastri ecologici e ambientali lasciati dal comunismo sono largamente superiori a quelli lasciati dal capitalismo.

RazionalMENTE.net

Dipende da cosa intendi per comunismo. Intendi le dittature comuniste? Io intendo il comunismo vero, quell’utopia che dovrebbe dare a ogni cittadino gli stessi diritti e doveri.

In Italia non abbiamo avuto dittature comuniste e nessuno ci tiene ad averle.

Quindi inutile fare demagogia sulle parole.

andrea

@RazionalMENTE

Certo, è quel che penso anch’io, però il ricatto resta.

archibald.tuttle

“Muro, da notare bene, che non era stato costruito per impedire che l’est non potesse andare all’ovest, ma per non far passare ad est quelle ipocrite lusinghe del consumismo e della logica del profitto”

e’ la cosa piu ridicola che abbia mai sentito. pensa che noi avevamo un intero mare a dividerci dall’albania, ma agli albanesi arrivavano comunque le ipocrite lusinghe. il muro lo hanno fatto perche avevano problemi nello sparare a tutti quelli che attraversavano il confine.

lik

Razionalmente, mi sembra sia chiaro che mauro si riferisse al comunismo reale che per adesso ha largamente dimostrato di sfociare in una dittatura. Ha parlato chiaramente del muro di berlino, non del comunismo come le intendi tu.

Mauro

Caro lik.
innanzitutto, se tu leggi bene il mio commento, non ci trovi la parola “comunismo” se non nella sigla PCI.
Ma tu cosa intendi per comunismo “reale”?
finora, a quanto mi consta, c’è stato solo quello “immaginario”, quello “burocratico” o quello “tentato”.
Il vero comunismo, come ha evidenziato RazionalMENTE, è quello che sancisce:
a ognuno secondo le sue necessità; da ognuno secondo le sue possibilità.
E qui dove sta la dittatura?
La vera dittatura, secondo me, è nella sperequazione delle risorse e delle ricchezze in base alla quale pochi hanno molto e molti hanno poco.
Se tu pensi che voler distribuire in maniera più equa quelle che sono le risorse planetarie sia una dittatura, mi spiace per la piccolezza del tuo orizzonte.
Comunque, il tuo modo di reagire mi fa capire ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, quanto si sia radicata, anche a nostra insaputa, la propaganda capitalistica.
D’altra parte, il capitalismo ha dalla sua sia il denaro che il potere, noi solo la nostra intelligenza.

Gérard

Mauro – Condivido con Lei e con quello che ha scritto Marx, per non citare tutti gli altri .
Però non sono communista per questo motivo : non credo nella fattibilita di questa ideologia perchè penso che Marx abbia dimenticato un elemento essenziale nell’elaborare la sua filosofia : la natura umana con tutte le sue debolezze . E’ secondo me ( e di tanti altri ) il motivo per il quale il communismo abbia fallito nei paesi dell’Est europeo, per non parlare dei paesi asiatici .
( Ma come non pensare alla famosa frase di Marx ” La volpe libera nel pollaio libero ” quando si sente parlare Berlusconi e la sua Casa ( pollaio ) delle libertà….. )

lik

Senti Mauro,
Tu parli di propaganda capitalista, ma la discussione è partita dalla tua affermazione assurda sul muro di Berlino. Tu hai difeso il comunismo come è stato praticato nei paesi dell’est. Se tu sei fiero della persecuzione degli Ebrei, dei gay che è avvenuta sotto il comunismo come praticato nell’est, se tu pensi che il muro di Berlino era una buona cosa e che tutte le persone che sono morte cercando di oltrepassarlo per raggiungere l’occidente erano dei traditori colpevoli di voler importare il libero mercato all’est, allora non vedo come poter discutere con te, la tua è pura propaganda.

andrea

Condivido l’analisi di Gérard sul fallimento dell’utopia ma sono comunista lo stesso: 😉 non credo nella rivoluzione ma nelle mete tendenziali, nei paradigmi, nei modelli orientativi dell’azione politica.

Gérard

Per Andrea

Si, sono d’accordo e mi muovo anchè io in questo senso quando si tratta di giudicare o agire in un certo modo ( nel senso politico )
I valori del socialismo sono per me un po come la stella polare . Se voglio andare al porto ( oppure nella direzione giusta ) mi muovo prendendo come bussola la stella polare ossia i valori del socialismo e dell’umanesimo , pur sapendo che non ragiungero mai questa metà . So però che cosi andro nella direzione giusta .

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