Gli onorevoli conviventi anti-pacs

Un articolo di Carmelo Lopapa sul numero odierno di “Repubblica” ricorda ancora una volta come, dal 1992, i parlamentari italiani possano estendere la copertura assicurativa sanitaria a chi vive con loro ‘more uxorio’. A che mi consti, nessun parlamentare anti-pacs ha mai dichiarato di non avvalersene. E non certo perchè non convivano: l’articolo cita i casi di Pierferdinando Casini (separato, una figlia dalla sua concubina), Daniela Santanché, Dorina Bianchi (separata), Elisabetta Gardini (divorziata), Roberto Castelli (divorziato, risposatosi solo recentemente in municipio). Altri ancora, meno noti, sicuramente ci saranno. Non mi risultanno nemmeno interventi del Vaticano contro la loro patente ipocrisia. Così vanno le cose in Vaticalia…

10 commenti

Daniela

ipocrisia molto irritante, sono dei veri e propri esempi di coerenza.

RazionalMENTE.net

Ma infatti!!! Sono solo razzisti e basta. Sono contrari ai PACS unicamente perché non intendono riconoscere alcun diritto ai gay, non per altri motivi.

emel

…piu’ uno predica bene ma razzola male e piu’ e’ pieno di merda.

giops

gli etero se proprio hanno bisogno possono sposarsi e questo è quello che vogliono, non tanto impedire agli omosessuali di avere altri diritti, ma imporre (con questioni monetarie) agli etero il loro sistema.
Non so cosa sia peggio…

Tiziana

Secondo me questo tipo di articoli sono veramente esecrabili. Per avere disprezzo di Gardini non importa sapere se è divorziata. E i comportamenti privati delle persone, tra cui amche i politici, non devono interssarci. vabbè lo scriverò a Lopapa

Giuseppe C.

All’estero ridono dell’Italia (anche se, giustamente, incazzati)
(www.uaar.it/news/2006/12/07/artista-svedese-commette-peccato-cardinale-roma/),
e noi , qua, ad assistere a questa farsa continua dei *moderati* e dei *valori fondanti*.
Ipocriti e parassiti si sostengono a vicenda, non solo a parole, anche in denaro contante.

Franca Rame, nel suo blog (www.francarame.it/?q=node/200),
riprende l’inchiesta svolta da l’Espresso, del 01.12.06,
L’ITALIA DEI PRIVILEGI Stipendi folli, auto blu, biglietti gratis, poltrone assicurate, bonus faraonici. Dai politici ai manager, dai religiosi ai sindacalisti, tutti i benefici-scandalo. Che gli italiani vedono crescere sempre di più.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/La%20giungla%20dei%20privilegi/1447107

Acqua benedetta
Scuole. Servizi. Ici. Radio. Parrocchie. Ecco tutti i privilegi che lo Stato italiano riserva alla Chiesa
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Acqua%20benedetta/1447112

Si deve dare atto che l’Espresso a differenza dei Tg, tutti inginocchiati ai desiderata d’oltretevere, sta facendo parecchio:
sui PRETI PEDOFILI e sui privilegi di Italia-Vaticano…

Se in Italia fosse dato piu’ spazio a donne come Franca Rame staremmo TUTTI meglio.

(www.francarame.it/?q=node/200)
«SPRECHI VII PUNTATA: I PRIVILEGI DELLA CHIESA

Preparando con Carlotta il blog di oggi, leggendo e rileggendo l’articolo dell’Espresso del 7 dicembre 2006 dal titolo “L’Italia dei Privilegi” al paragrafo sui denari e altro elargiti alla Chiesa, a un certo punto non ho potuto fare a meno di commentare con voce calma, molto calma (e quando mi esce questo tono vuol dire che sto per scoppiare), il mio sbigottimento: “….” No, non posso riportarvi quanto ho detto. Diciamo che il mio discorrere verteva sui risultati della follia che occupa “tutto” il cervello di chi arriva ai vertici dello stato, di chi “maneggia” il potere. Follia che annebbia le idee, ti fa sentire potente, grande, imperatore!… Padrone del mondo! Ti fa perdere ogni contatto con la realtà, a volte tragica, vissuta da molti nel nostro Paese… Megalomania acuta… Spendi, regali, offri… denari non tuoi, ma del contribuente. Cos’è, t’è scoppiata la fede santa? Qual’è la vera ragione di tanta generosità (ma non di tasca tua)?… Una barca di miliardi che hanno dato una bella botta al debito pubblico. Ma perché?! Viene un dubbio… che c’entrino le elezioni? Voti, voti… voti… quanti voti. “Oh grazie, grazie… non mi sono costati niente!”

Leggetevi le cifre elargite nel nostro passato prossimo, ma che purtroppo non differenziano molto da quelle del passato non tanto remoto, e vi sentirete esattamente come mi sento io… Sbigottita? E’ poco. Sono fuori dalla grazia di Dio.»[…]

[…]«Per le acque di scarico, Città del Vaticano si allaccia all’Acea, ma non paga le bollette. Quando la società si quota in Borsa, nel ’99, i 44 miliardi di lire di debiti li ripiana il ministero dell’Economia (Giuliano Amato ndr). Da quel momento, i circa 4 miliardi di lire annui dovevano essere a carico della Chiesa.
La Finanziaria 2004 risolve il caso: stanzia 25 milioni di euro subito e quattro dal 2005 per dotare il Vaticano di un sistema di acque proprio.
La stessa manovra prevede 50 milioni, in due tranche per l’Università Campus Bio-Medico, «opera apostolica della Prelatura dell’Opus Dei».
Nel 2003 il Parlamento aveva già riconosciuto come parificato l’Istituto di studi politici San Pio V, approvandone il finanziamento annuo di 1,5 milioni.
È l’anno in cui si vara la legge sugli oratori: lo Stato riconosce la funzione educativa e sociale dei centri parrocchiali e ne finanzia l’attività. Il record per il 2005 spetta alla parrocchia dell’Addolorata di Tuglie (Lecce): un milione e 180 mila euro per un campo di calcetto, uno di bocce, spogliatoi e servizi.[…]
RIFLESSIONE: “PER ME, ALLA MANIFESTAZIONE DI BERLUSCONI… TRAVESTITO PER NON FARSI RICONOSCERE C’ERA PURE SUA SANTITà, RICOSCENTE!”»

Romano Franco

non mi risulta che in TV i giornalisti ed i vari parlamentari abbiano mai accennato ai loro privilegi erogati a favore delle coppie di fatto – che si vergognino!!!

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