Dopo l’appello di Welby lite sull’eutanasia

Slitta la visita di Livia Turco a Piergiorgio Welby prevista oggi. Le condizioni del malato di distrofia muscolare, che ha scelto di rendere pubblica la sua «tortura» per contribuire alla battaglia sull’eutanasia e sul diritto a «una morte opportuna», sono in continuo peggioramento. La famiglia ha chiesto di rinviare l’atteso incontro.
Potrebbe essere una settimana comunque decisiva. Martedì alle 12, comunica l’associazione Luca Coscioni, è fissata l’udienza del Tribunale di Roma, prima sezione civile. In discussione la richiesta di interrompere le cure, di staccarlo dal respiratore che lo tiene in vita artificialmente senza che esistano prospettive di miglioramento. Di ricevere, inoltre, una sedazione terminale per non patire altre sofferenze. I Radicali hanno sospeso lo sciopero della fame al quale avevano aderito 700 persone. È stato lo stesso Welby a rivolgere l’invito agli amici dell’associazione di cui è co-presidente, tanto più che uno degli obiettivi della protesta è stato raggiunto. La nomina giovedì scorso del nuovo Comitato di bioetica da parte della Presidenza del Consiglio.
Mercoledì invece si riunisce la sezione del Consiglio superiore di Sanità, organismo consultivo del ministero della Salute. La Turco vuole un parere che chiarisca se le cure a Welby possono essere considerate accanimento terapeutico. In questo caso dovrebbero essere se non altro attenuate. Per avere il documento probabilmente non basterà un giorno. «Finiremo in tempi stretti, prima di Natale. Che ne penso? Devo svolgere un ruolo notarile. La storia umana è sconvolgente». L’epidemiologa Eva Buiatti e l’internista Franco Dammacco, coordinatori di due delle sezioni, hanno ricevuto il compito di impostare il lavoro. Il parere sarà votato dall’assemblea riunita.
Sono trattamenti eccessivi, sproporzionati secondo Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’Ambiente, quelli sopportati dall’esponente radicale: «Bisogna capire se è giusto tenerlo in vita a forza, torturandolo, senza possibilità di guarigione. Credo nessuno vorrebbe fosse curata così una persona cara. Altra cosa è l’eutanasia». Pannella senza mezzi termini dice che è «un caso clamoroso e infame di accanimento terapeutico». Ha diritto a essere separato dal respiratore, incalza Maurizio Mori, presidente della Consulta di bioetica, organismo non istituzionale, molto laico. Cesare Salvi, ds, ritiene che «sia inaccettabile negare a un uomo diritti fondamentali». Il capogruppo della Rosa nel Pugno, Roberto Villetti, rinfaccia agli «integralisti cattolici» di fare sbarramento su eutanasia e unioni di fatto. Il centrodestra non arretra. Si schiera anche Umberto Bossi, netto, lapidario: «Sono contrario all’eutanasia. La vita me l’ha data il Padreterno. Lasciamo a lui scegliere quando si deve vivere e quando si deve morire». Per Domenico Di Virgilio, di Fi, commissione Affari sociali della Camera «è strano che a far notizia sia solo chi sbandiera il diritto a morire e restano invece silenziose le voci di chi invoca un aiuto per vivere dignitosamente». Da Riccardo Pedrizzi, An, un attacco al presidente della Commissione Sanità del Senato, Ignazio Marino: «Deve rileggere il catechismo. Questo non è accanimento terapeutico».
A nome dei malati che vivono in modo completamente opposto le ultimi fasi della vita, alla quale continuano a restare avvinghiati anche se le cure non producono beneficio, la testimonianza di Gianfranco Cappello, responsabile del servizio di nutrizione artificiale al Policlinico Umberto I. Su 9.000 casi, racconta il medico che si occupa di servizio domiciliare per pazienti che non possono alimentarsi altro che col sondino, nessuno ha mai espresso il desiderio di interrompere le cure, di accelerare la morte.

Fonte: Corriere.it 

7 commenti

Domenico Faro

“”Si schiera anche Umberto Bossi, netto, lapidario: «Sono contrario all’eutanasia. La vita me l’ha data il Padreterno. Lasciamo a lui scegliere quando si deve vivere e quando si deve morire».””

Nessuno lo tocchi!!! Nessuno lo tocchi al prossimo ictus! Lasciamo che la volonta’ di Dio si compia…

Alessandro Capriccioli

Wikipedia informa che il catechismo «è uno scritto didattico, tipicamente cristiano, che deriva dalla Rivelazione della Parola di Dio portata all’uomo nel Vecchio e Nuovo testamento, anche alla luce dei Dogmi che la Chiesa ha dettato»; nessun cenno, quindi, all’eventualità che il catechismo contenga le esatte definizioni di accanimento terapeutico e di eutanasia.
A parte questa marginale annotazione, Pedrizzi e i baciapile della sua risma tengano presente che è diritto di ogni cittadino ritenere che il catechismo non sia altro che un’accozzaglia di fandonie concepite ad arte per mortificare la dignità e la libertà degli esseri umani; è diritto di ogni cittadino ritenere che sia semplicemente ridicola la sola idea che qualcuno si prenda la briga di stampare i volumetti in cui i suoi precetti sono contenuti; è diritto di ogni cittadino affermare non soltanto che la lettura del catechismo non è obbligatoria, ma soprattutto che essa costituisce un freno ed un ostacolo al pieno sviluppo intellettuale dei nostri giovani.
Pedrizzi e compagni leggano il catechismo, lo ripetano tutte le sere prima di addormentarsi, lo imparino pure a memoria se così preferiscono: ma in tal caso lascino che siano altri, con strumenti meno grotteschi, ad occuparsi di questioni serie come quella di Welby.
http://metilparaben.blogspot.com/2006/12/catechesi-terminale.html

archibald.tuttle

“La Turco vuole un parere che chiarisca se le cure a Welby possono essere considerate accanimento terapeutico.”

E NON SAREBBE MEGLIO CHIEDERLO A WELBY??????

Giuseppe

Umberto Bossi, netto, lapidario: «Sono contrario all’eutanasia. La vita me l’ha data il Padreterno. Lasciamo a lui scegliere quando si deve vivere e quando si deve morire».

Ecco, abbiamo la prova vivente che Dio non esiste, o se esiste è un grande stronzo. Ma sai che novità.

Comunque il catechismo è una bella lettura comica (involontaria), lo consiglio a tutti.

http://www.vatican.va/archive/catechism_it/index_it.htm

cartman666

Preferivo Bossi quando adorava il dio po, Pedrizzi invece e’ piu’ comico di Crozza.

diego

commenti agghiaccianti ! se non fossi cristiano proporrei l’ eutanasia per gente che ragiona come voi !

archibald.tuttle

“commenti agghiaccianti ! se non fossi cristiano proporrei l’ eutanasia per gente che ragiona come voi!”

quindi l’unico motivo per cui non ci ammazzi e’ che te lo dice il papa? molto rassicurante…

Commenti chiusi.