Il ministro Turco: «La Santa Sede? Non accetto minacce e censure»

«E’ inaccettabile che un intervento teso ad eliminare discriminazioni meriti minacce e censure», dedica una digressione agli attacchi dell’Osservatore Romano sui Pacs il ministro della Salute Livia Turco. Nei prossimi giorni andrà forse a trovare Piergiorgio Welby. Per conoscere da vicino la sua famiglia, per risolvere un dilemma interiore. «Leggi e principi non devono mai andare a scapito della persona», riflette tradendo un forte travaglio.
Le critiche sono inaccettabili anche se arrivano dalla Santa Sede?
«Da qualunque parte provengano, quando accadono queste cose mi accorgo che viviamo in un Paese strampalato. Non lo capisco. Tutti dovrebbero sforzarsi di mantenere una buona dose di saggezza e di avere a cuore i problemi».
Invece l’Osservatore se la prende col Governo, parla di famiglie alternative…
«…e non apprezza che ci siano politici ostinatamente impegnati a dare valore al rispetto della persona. Se ci fosse più amorevolezza nei confronti dell’individuo, ci si renderebbe conto che questo pandemonio è infondato. Prendiamo il caso Welby»
Cosa c’entra Welby con le discriminazioni?

«Mettiamo che non fosse sposato. Se lui morisse, la convivente non sarebbe tutelata».
Lei afferma che le leggi non devono penalizzare l’individuo, parla di dilemma. Ci ha ripensato? Se Welby le chiedesse di rinunciare alle cure direbbe di sì?
«No, non si può staccare la spina».
Lo dice da cattolica o col cuore?
«Credo che non potrei mai cambiare opinione anche se un conto è ragionare, un altro è avere di fronte un uomo che si considera chiuso in una prigione infame. Vado da lui per capire se posso aiutarlo ad attenuare la sofferenza. Non sarà un negoziato. E poi un ministro non può decidere su vita e morte anche se favorevole all’eutanasia».
E allora perché ha chiesto al Consiglio Superiore di Sanità di valutare se ci troviamo di fronte ad accanimento terapeutico?
«Non certo per rispondere a Welby. E’ evidente che questa materia è molto lacunosa. L’unica definizione è contenuta nel codice deontologico dei medici e in un documento del Comitato di bioetica dove si parla di interventi vitali sproporzionati rispetto ai miglioramenti che si ottengono. Manca chiarezza».
Come farla?
«Definiamo per legge cos’è l’accanimento terapeutico. Conosco il limite della politica, so quanto è sbagliato scrivere decaloghi. Credo che sia necessario dare un riferimento legislativo ai medici. Se ne potrebbe discutere insieme al testamento biologico, in Senato. Altrimenti potrei intervenire io».

Fonte: Corriere.it 

9 commenti

Stefano

Sinceramente non riesco a capire dove voglia andare a parare. Welby sta subendo un chiaro caso di accanimento terapeutico, quindi se si volesse cessare questo accanimento bisognerebbe staccare le macchine (e sarebbe giusto). La Turco invece dice che bisogna cessare l’accanimento ma senza staccare le macchine (come ‘zzo fa??).

Gio

Ma perchè solo la Turco ha il coraggio di fare ciò che dovrebbe fare l’intero Governo, l’intero Parlamento, e l’intera popolazione italiana?

Pantzy

Secondo me Turco vuole un po’ pararsi dalle critiche feroci che subirebbe difendendo esplicitamente la causa di Welby: probabilmente la Cei chiederebbe la sua testa e la otterrebbe 🙁
Vuole che siano medici e parlamento a definire una legge in materia, il che è giusto. Inoltre dice di non accettare minacce dalla chiesa, che è quanto di più si possa sperare come indipendenza del credente laico in questo governo traballante.

ignazio

…. Le accetta … le accetta … per qualche voto cattolico farà anche questo!

Emi

…e se non le accettera’ comparira’ anche la minaccia della scomunica in un monito confidenziale ed occulto o, chissa’, anche pubblico…gia’ ormai sembrano proprio lanciati.

davide

beh fortuna che almeno qualcuno si sveglia dal letargo e applica la definizione kantiana dell’Illuminismo:”l’uscita dell’uomo dal suo stato di minorità che egli deve imputare solo a se stesso”

RazionalMENTE.net

Mi fa piacere che abbia reagito alle aggressioni dell’Osservatore, finalmente qualcuno che dice “qualcosa di sinistra”, insomma almeno qualcosa, è già un primo passo.

cartman666

almeno ha dimostrato un po di spina dorsale, sono curioso di sapere come andra’ a finire.

Cosimo

@ cartman666

andrà a finire che la spina dorsale si piegherà come un fuscello nelle raffiche di vento. ecco come andrà a finire. in italia decidono b16 e ruini. Non avrei mai pensato di “rimpiangere”gli anni in cui almeno qualche legge non gradita ai preti – come divorzio e aborto – passava. ormai questo non è + possibile. l’italia è una teocrazia.

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