[…] Per Ratzinger vale uno spericolato sillogismo: visto che molte manifestazioni pubbliche della religione cattolica sono sacrosante – come le sue attività spirituali, culturali, educative e caritative – ne segue («Alla luce di queste considerazioni») che allora lo sono tutte, come l’esposizione dei simboli cristiani negli edifici pubblici. In altre parole:
- Molte manifestazioni pubbliche della religione cristiana vanno doverosamente consentite;
- l’esposizione del crocifisso nelle scuole e nei tribunali è una manifestazione pubblica della religione cristiana;
- quindi, l’esposizione del crocifisso nelle scuole e nei tribunali va doverosamente consentita.
A dicto simpliciter ad dictum secundum quid: professor Ratzinger, che mi combina?
Il testo integrale dell’articolo di Giuseppe Regalzi è stato postato sul blog Bioetica
Quindi avremo bandiere con la croce celtica anche nei tribunali? 🙂
Io voglio manifestare a favore dei nudisti in tutte le chiese d’Italia 🙂
1) Le chiese sono edifici pubblici nei quali possono entrare non solo i cattolici, ma chiunque lo voglia.
2) Chiunque lo voglia può mangiare patatine fritte.
ERGO:
3) Chiunque lo voglia può mangiare patatine fritte sull’altare delle chiese durante la messa.
Corollario:
4) Anche con un po’ di ketchup.
bhe….nudi sull’altare a mangiare patatine e ketchup….
Consiglerei di seguire l’esempio del signore rumeno che ha fatto causa alla divinità per “mancato rispetto agli obblighi assunti col battesimo”, e di ricorerre alle vie legali in massa.
Forse l’umana giustizia ispirata dal crocefisso appeso al muro magari riconosce un qualche danno (anche solo morale non importa), e dispone un risarcimento pagabile direttamente dal rappresentante della divinità in terra, e se i ricorsi sono numerosi magari riduce in indigenza il vaticano completo.
Dopo magari ci ripensano e chiedono loro la rimozione dei simboli sacri. Alla fine è sufficiente “toccare il portafoglio” per far cambiare idea, e vedere le cose in altro modo.
Chi utilizza gli ingenti fondi di cui dispone per il solo 19,82% per carità e terzo mondo, non è poi molto diverso: tocchiamogli il portafoglio. Eliminiamo le agevolazioni fiscali nei confronti del vaticano: 6 miliardi di euro all’anno di imposte e tasse non pagate per agevolazione cambierebbero la memoria storica del papa (non potrebbe vestire neppure prada). E magari pure un “piccolo esproprio proletario” di una parte del patrimonio valutato circa 30 miliardi di euro “posseduto” dal vaticano ci potrebbe stare. Chissà? Dopo forse cambiano idea e la “memoria storica” non sarà basata sui simboli religiosi nei pubblici edifici.
ahahaahah mi ricorda il libro “Contro Ratzinger” che ho avuto modo di leggere e recensire illo tempore…
non cambia proprio mai
Credo che sia arrivato il momento di abrogare il “concordato”. Dopo di ché si potrà discutere civilmente col monaca assoluto dello stato extracomunitario Vaticano.
Tra un po’ arriveremo alla situazione inglese,che se la fanno talmente sotto da eliminare la parola Christmas.Se uno si sente offeso (aprite il dizionario e leggete il significato della parola) da un crocifisso,è un paranoico che dovrebbe farsi curare.Io sono agnostico ma non mi metto a urlare come Linda Blair di fronte a un simbolo religioso.E’patetico poi che le critiche arrivino sempre da i soliti noti,ovvero dai musulmani.Anzi,spesso sono le stesse autorità a mettere le mani avanti,sebbene ai musulmani non importi nulla di vedere crocifissi o simili in giro.
a ignazio
Credo che sia arrivato il momento di abrogare il “concordato”. Dopo di ché si potrà discutere civilmente col monaca assoluto dello stato extracomunitario Vaticano.
anche se si toglierà il concordato discutere civilmente con il papa è IMPOSSIBILE!!!!! Dovrebbe essere chiaro a tutti, o no?
Beh Salieri, e’ arrivato a girare un pornazzo in una chiesa, che e’ stata poi sconsacrata, e i matrimoni celebrati nel frattempo, da ripetere!