Caro Babbo Natale,
tre quarti della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile e vive sotto la soglia di indigenza, eppure nel ricco nord del mondo si continuano a buttare soldi, anche pubblici, per luminarie e addobbi natalizi, non ti pare assurdo? La giustificazione è ogni anno la medesima: se non c’è “atmosfera” natalizia il commercio si ferma. Questa inconsistente considerazione fa il paio con un’altra trasversale al calendario: se non si può arrivare in centro con l’auto.. il commercio si ferma. Insomma caro Babbo Natale, comunque sia per far funzionare il commercio, sembra necessario buttare soldi per operazioni di facciata e/o contribuire al degrado dell’ambiente, già di per se particolarmente provato. In una città come Ravenna, in cui prosperano palestre e centri fitness, non dovrebbe risultare proibitivo percorrere a piedi i 500 metri che in media separano i parcheggi già esistenti dalle vie “commerciali” del centro storico, tuttavia tutti cercano di aggirare i divieti, e la violazione alla zona a traffico limitato è una delle preferite dai ravennati, ed anche una delle più tollerate. La presunta chiusura al traffico del centro cittadino non sarà un comodo alibi per nascondere problemi cronicamente non affrontati? Comunque, per tornare a noi, non è che in occasione delle feste puoi procurarci una terza via, virtuosa, per sostenere ed incentivare il commercio in una zona ricca come la nostra? Potresti portare in dono ai nostri commercianti, non meno che agli Amministratori compiacenti, almeno per una volta nella storia millenaria di questa città indifferente ed egoista, una idea diversa da quelle solite trite e ritrite? Potresti consigliarli di unire gli sforzi perché dirottassero gli investimenti globalmente stanziati per addobbi, festoni e luminarie per installare una serie di pozzi artesiani in una qualsiasi delle molte aree in via di desertificazione in giro per il mondo? Non credi sarebbe un ottimo biglietto da visita anche per i commercianti ravennati? Le categorie di rappresentanza, per una volta amabilmente riunite sotto l’albero, potrebbero acquistare una pagina sui quotidiani locali a prezzo agevolato per annunciare al mondo intero un Natale senza inutili esteriorità, col nobile fine di aiutare le popolazioni meno fortunate. Le locandine nei negozi potrebbero informare la clientela sull’iniziativa umanitaria, intrapresa al fine di assicurare non già un solo Natale, ma una intera vita migliore ad una minima parte dell’umanità bisognosa. Non sarebbe più gratificante rispetto allo spettacolo torcibudella di luminarie accese anche di giorno? Comunque, caro Babbo Natale, preparati alla sorpresa del 2006, perché nelle strade di Ravenna c’è anche la filodiffusione con musiche che si vorrebbero natalizie: evidentemente siamo stati molto cattivi per meritare un simile castigo, non trovi? Tuo Enrico Bonfatti
Grande Enrico,
hai espresso perfettamente anche il mio pensiero. Il natale e’ stomacante e stucchevole, re-introduciamo la festa del sole invitto. Ogni anno potremmo bruciare un po’ di cardinali, politici e leccaculo vaticani sulla pubblica piazza. W le radici pagane 🙂
Si festeggia il Bambino Gesù, nato in una grotta al freddo e al gelo e deposto in una mangiatoia…
Il solo “anello del pescatore” in oro massiccio che indossa il Papa sarebbe sufficiente da solo a garantire la sopravvivenza di molti bambini del “terzo mondo”.
Ma alla Chiesa non frega nulla di chi soffre. Alla Chiesa interessa solo il potere.
Un Papa che volesse essere coerente dovrebbe vestire come il falegname Gesù, non come Le Roi Soleil. Dovrebbe spogliarsi di tutte le sue ricchezze come il poverello d’Assisi.
Nel corso dei secoli per la “gloria di Dio” si sono spese delle fortune per chiese, marmi, ori, broccati, quadri, affreschi.
Della “cruna dell’ago” alla Chiesa non è mai fregato niente, così come non è mai fregato niente di qualsiasi altro discorso di Gesù. Questa gente è una massa d’ipocriti.
@RazionalMENTE:
posso stampare il tuo intervento e metterlo in cornice?
Ne hai facoltà!! 🙂
Avete presente quei pupazzi di Babbo Natale che vengono fissati sui balconi in attegiamenti vari nell’atto di arrampicarsi per portare i doni…..mi sta venendo in mente un’idea bastarda…..quasi quasi ne compro uno e lo impicco al davanzale di casa!
a Razionalmente
“Ma alla Chiesa non frega nulla di chi soffre. Alla Chiesa interessa solo il potere.
Nel corso dei secoli per la “gloria di Dio” si sono spese delle fortune per chiese, marmi, ori, broccati, quadri, affreschi.”
La chiesa non fa mai nulla che non possa essere “biblicamente giustificato”. Mi spiego meglio: hai presente quando, mi pare nel vangelo di Giovanni, Giuda chiede a Gesù riguardo al vasetto di olio profumato:”perchè non si poteva venderlo per trenta denari per poi darli ai poveri?”e gli viene risposto:”i poveri li avrete sempre con voi, me invece non mi avrete per sempre”?oppure ciò che viene detto in Matteo nel discorso escatologico:”ogni volta che avete fatto una di queste cose ai miei fratelli più piccoli l’avete fatta a me”? Da questo si capisce di come la “gloria di Dio”nella scala di “valori” della Chiesa sia chiaramente al primo posto e la cura dei poveri invece un posto secondario. Sai cosa penso? Se vogliamo mettere “spalle al muro” coloro che si professano credenti e quindi liberarli dalla loro illusione dobbiamo puntare non tanto su qualche intervento di Razti e compari, ma quanto invece utilizzare come arma segreta l’analisi meticolosa e la critica razionale alla fonte su cui si regge la loro fede: sulla bibbia e sul vangelo stessi. Infatti se indebolisci le fondamenta di un edificio questo ha più facilità di crollare. Tu cosa ne pensi?
penso che effettivamente molti sedicenti cattolici ignorano tutto ciò ke hai detto.e che sarebbe giusto farglielo sapere.
@ Davide
e in effetti perchè credi che si agitino tanto x libri come quello di Augias e Pesce e per quello sgorbio di D.Brown?
Sgorbio il libro non l’autore.