D’Alema: Pacs, «infondato l’allarme del Vaticano»

L’allarme del Vaticano sui pacs «non è fondato, nessuno vuole distruggere la famiglia». A intervenire sul tema della legge per le coppie di fatto è stato oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Massimo D’Alema. Il titolare della Farnesina interpellato a margine delle celebrazioni del 40esimo anniversario dell’Istituto italo-latino americano, a Roma, ha respinto gli allarmi che arrivano da Oltretevere. «Noi vogliamo semplicemente riconoscere i diritti di italiani, donne e uomini, che vivono insieme e hanno dei figli e che devono vedere riconosciuti i loro diritti anche se non intendono unirsi in matrimonio». D’Alema si è così unito al segretario dei Ds, Piero Fassino, nel tentativo di abbassare i toni del confronto sulla questione della famiglia e dei nuovi diritti: «Si tratta di riconoscere diritti che sono negati a molte centinaia di migliaia di nostri connazionali. Questo non mette affatto in discussione la famiglia», ha chiarito il ministro, sottolineando che «la nostra legge è diversa da quella di Zapatero».

Fonte: Corriere.it

11 commenti

Ela

Ma ben fosse come quella di Zapatero, non entra in testa a ‘sti ottusangoli che pacs e company NON inficiano/rovinano/distruggono la loro idealizzata forma di famiglia?
Vige proprio sempre il “con noi o contro di noi”, eh? Ma che due marroni!

Giacomo

.. scusate l’ignoranza, ma la legge di zapatero cos’ha in + rispetto al disegno di legge che la sinistra sta preparando?

Lorenzo

La legge di Zapatero semplicemente apre il matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso, senza distinzioni rispetto alle coppie uomo-donna.
Si tratta dell’unica scelta logica: aprire il matrimonio a coppie dello stesso sesso e sveltire al contempo la procedura di divorzio, in modo che il matrimonio sia veramente un atto d’amore e non una prigione, come spesso ancora oggi nel nostro paese.
La normativa sul PaCS, per quanto urgente e ormai improrogabile (i clericali fanno cagnara solo per vedere quanto riescono a procrastinarla), è solo un palliativo.
E’ ad una nuova concezione del matrimonio, visto come contratto con valore legale e non più come ipotetico “suggello soprannaturale dell’amore eterno” che bisogna puntare, fin da ora, altrimenti resteremo un paese in cui molti atei pensano ancora con categorie mentali del tutto clericali.

lik

Io non sono per nulla convinto che la normativa sui pacs passi. A meno che non vi siano i voti dei laci del centrodestra, ma ne dubito visto che sono rimasti in pochi dopo la svolta clericale di forza italia.

david

Checchè se ne pensi il buon Massimo, orgogliosamente ateo, aiuta le nostre battaglie ben più dei tanti clericali che gravitano nel suo partito e in tutto il c.sinistra

lik

Certo tanto orgoglioso che ha portato i figli a benedire dal papa e che ha già preso posizioni in passato contro il riconoscimento delle coppie gay come del resto salvi. In ogni caso la legge di zapatero è completamente diversa perché riconosce pure l’adozione alle coppie gay.

RazionalMENTE.net

MA… SE NE ACCORGONO SOLO ORA????? Sono anni che se ne parla, sono anni che la Chiesa fa le sue crociate contro i gay.

Dov’era la sinistra?

E sottolineano che non hanno nulla in comune con Zapatero, se ne vantano anche!!!

francesco

la chiesa non fa crociate contro i gay, anzi chi non giudica solo dall’esterno lo sa bene, ma a prendere posizione su argomenti che pretendono di mettere su medesimi livelli cose che non lo sono mi sembra giusto….regolarizzare è un conto, portare allo stesso piano è un altro!!!

marco musy

@francesco

una volta la chiesa li bruciava. Ora che non puo’ piu farlo vorrebbe che sparissero, che non si facessero vedere e che non avanzassero diritti.

E poi, lo stabilisci tu che le due cose non dovrebbero stare sullo stesso piano?

archibald.tuttle

“la chiesa non fa crociate contro i gay”

ci vai te a farglielo capire ai vescovi in nicaragua?

Giuseppe Murante

@francesco
..se non sbaglio l’omosessualita’ e’ definita come disordine morale.
Non e’ una posizione abbastanza “da crociata”?

Inoltre, mi piacerebbe che UNA VOLTA E PER TUTTE mi si spiegasse PERCHE’ il riconoscimento delle unioni di fatto dovrebbe “DISTRUGGERE LA FAMIGLIA”. L’unica logica che ci vedo dietro e’ che le unioni di fatto siano PIU’ ATTRAENTI del matrimonio classico e che di conseguenza chiesa e chiesaroli ne siano terrorizzati perche’ temono una fuga in massa verso questa forma di unione familiare, con conseguente perdita di presa sociale dovuta alla diminuzione dei matrimoni religiosi (che peraltro, come in Francia, sarebbe bene che NON comportassero automaticamente i diritti legali del matrimonio “vero” – quello civile).

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