‘Babbo Natale non esiste’: licenziata la supplente

Si può perdere il posto di lavoro per avere detto una cosa vera e universalmente risaputa? Si può, se la si dice nel posto sbagliato, alla gente sbagliata. La supplente di una scuola inglese, forse non sapendo come tenere buona la classe, ha sbalordito i suoi alunni con una scioccante rivelazione: Babbo Natale non esiste. I bambini, tornati a casa, l’hanno riferito in lacrime ai genitori. Mamme e papà, probabilmente reduci da lunghi week-end di shopping per scegliere, acquistare e impacchettare i regali da mettere sotto l’albero, hanno sepolto il preside della scuola sotto una valanga di lettere e telefonate inviperite. Senza perdere tempo, il preside ha prontamente licenziato la maestra colpevole di avere pronunciato un’eresia. É accaduto, riferisce il Sun di Londra, alla Boldmere Junior School di Sutton Coldielf, una cittadina delle West Midlands, nell’Inghilterra centrale. “Tutti voi siete ormai abbastanza grandi da sapere che Babbo Natale non esiste”, ha detto la maestra a una classe di alunni tra i nove e i dieci anni d’età. “Chiedetelo ai genitori e anche loro vi diranno che non esiste”. Così i bambini hanno fatto, ma i genitori non hanno per nulla gradito. […]

Il testo integrale dell’articolo di Enrico Franceschini è stato pubblicato sul sito di Repubblica

22 commenti

Daniela

non si può licenziare per questo, le reazioni dei genitori e del preside sono state prorpio isteriche, tipiche però dei tempi che corrono

Ela

Il licenziamento è sicuramente eccessivo, ma di certo quello della supplente non è stato un colpo di genio, tutt’altro…

Johnny Golgotha

I bambini si sono preoccupati perchè credevano che non avrebbero ricevuto più regali a Natale..se i genitori gli avessero detto semplicemente “Sì, caro, Babbo Natale non esiste, ma avrai comunque il Playstation 3” molto probabilmente non sarebbe successo nulla

Marco G.

Questo non potrebbe succedere in una scuola pubblica, nel caso ancora qualcuno avesse dei dubbi sull’importanza di difendere la scuola pubblica

Graziano

Bravo Johnny G., noi a casa abbiamo fatto così e i bambini… neanche una piega !

davide

@ kaworu
Credo proprio di sì. Anzi secondo me le è andata bene a non abitare qui se no prima di bruciarla le avrebbero fatto cose di inquisitoria memoria

Capitan Spaulding

Mah ricordo che quando ero piccolo, sapevo benissimo che era mio padre a comprare i regali.
La cosa bella che quando ho pensato di essere abbastanza grande per smettere di stare al gioco e gli ho detto che sapevo tutto, lui ha fatto una scenata incredibile! “Hai ucciso Babbo Natale!”.
Mio padre è ateo e in generale piuttosto equilibrato quindi non mi stupisco affato della reazione isterica dei genitori Sutton Coldielf.
Credo che centri col loro bambino interiore o qualcosa del genere 🙂

RazionalMENTE.net

Beh, io ricordo il Natale della mia gioventù con molta nostalgia. C’era un’atmosfera magica nell’aria. Le vacanze a scuola erano molto lunghe, iniziavano verso il 22 dicembre e finivano il 6 gennaio. Quindi un lunghissimo periodo in cui noi bambini potevamo starcene a casa, non dovevamo fare i compiti e studiare, tantissimi giorni dedicati esclusivamente al divertimento, ai giochi, all’ozio, insomma a tutto quel che ci pareva. Poi la vigilia di Natale era speciale, il giorno di Natale idem. Alcuni giorni di pausa e poi la sera di San Silvestro coi fuochi artificiali, l’attesa ancor più emozionante per l’inizio del nuovo anno. E poi il 5 gennaio si era in fibrillazione per l’arrivo della Befana. Così alle prime ore del mattino ero sveglio e vedevo ai piedi del letto tanti scatoli e cercavo di capire cosa fossero, ma dovevo aspettare che i miei genitori si svegliassero e dessero inizio ufficialmente al nuovo giorno. Avevamo un pranzo speciale anche per il giorno dell’epifania. Insomma bellissimi ricordi. In tutto questo la fede contava assai poco. Sì, indubbiamente sapevamo che c’era qualcosa di sacro nell’aria, c’era la messa in TV, canti natalizi…

Ero piccolo. Potevo immaginare solo lontanamente quel che poi ho saputo sulla Chiesa? Su 2000 anni di violenze, prevaricazioni, emarginazioni, razzismo?

No, sinceramente il gioco non vale la candela. Meglio spiegare ai bambini che le storielle cattoliche sono appunto solo storielle. I bambini non hanno bisogno della Chiesa per fantasticare, per essere allegri e felici.

Vassilissa

Proviamo a ragionare un po’ su questo, e mi rivolgo a qualcuno qui che è insegnante elementare e a chi ha figli piccoli:
il bambino ha una psiche diversa dall’adulto, giusto? non è e non può essere RAZIONALE.
Ricordo libri di Bettelheim o Propp (dico bene?) di psichiatri infantili sull’importanza delle fiabe e del fantastico x i bambini.
Non ho esperienze dirette, non sono insegnante, e i nipoti ormai son grandi, ma questi temi mi affascinano. Ritengo che sia un dovere di genitori ed educatori sapere i meccanismi della mente del soggetto-bimbo.
Questa insegnante che “rompe l”incantesimo” mi sembra molto stupida e molto poco professionale, ha fatto una cosa purtroppo frequente da parte degli adulti: ha fatto sentire ai piccoli la sua schiacciante superiorità, li ha voluti umiliare insomma. Per un bambino è devastante.
Nei libri che ho citato si spiegava come le fiabe antiche, quelle non rimaneggiate e ripulite a partire dal ‘700, contenessero “messaggi” adatti alla comprensione di un essere in evoluzione, non ancora razionale quindi, su sentimenti come la paura, la gelosia, il senso di inadeguatezza, la paura di crescere, il rancore ecc..
Quindi ben venga la magia e il mistero come inizio di un percorso che ti porterà alla razionalità adulta.
Vi faccio notare che la chiesa cattolica cercò di estirpare questo mondo fantastico, molto più antico di lei, perchè sfuggiva al suo controllo.
W la strega Befana, w gli elfi, w babbo natale (non quello della cocacola, quello originario) w le sirene w le fate……….e pure i troll.

ne parliamo?

Damiano

“il bambino ha una psiche diversa dall’adulto, giusto? non è e non può essere RAZIONALE.”

Non sono d’accordo, secondo me il bambino può essere persino più razionale dell’adulto, è incapace di sostenere affermazioni ipocrite o per “partito preso” ma lo fa per pura convinzione, inoltre tutte le domande, tutti i “perchè” e i “come” non sono altro che espressione di una mente razionale, il fatto che si faccia facilmente ingannare e non sia ancora in grado di stabilire ciò che è credibile o meno dipende solo da una totale fiducia verso gli adulti come figure di riferimento.

Ela

Babbo natale con la chiesa cattolica c’entra, in realtà, abbastanza poco (giusto il nome)… più o meno al medesimo livello di Befana, folletti e fate.

Il bambino è razionale sino ad un certo punto, è un fattore che cambia molto con l’età e l’esperienza accumulata, ed è comunque corretto che prende come vero e reale quasi qualsiasi cosa dicano i genitori (anche questo dipende sempre dall’età).

L’uscita della supplente non è stata felice perchè s’è infilata violentemente nella fantasia dei bambini e nel loro rapporto con i genitori.

Con questo NON discuto sul fatto che la punizione sia stata eccessiva, perchè lo è stata anche per me, ma mi soffermo sul fatto che la signora/ina in questione comunque HA sbagliato. L’indignazione per l’eccessività della pena non dovrebbe farla quindi passare come vittima esclusiva e senza macchia… la sua cavolata in ogni caso l’ha fatta.

archibald.tuttle

bambini di 9-10 anni… mmm… c’e la concreta possibilita che a 11-12 anni io non sarei stato molto contento che una mia maestra e’ stata licenziata per avermi detto la verita…

Carlo

Oggi ho riassunto questa notizia ad un gruppo di informatici: sono rimasto sbalordito ma non pochi di loro pensavano che l’insegnante avesse sbagliato (lo dicevano con una bella convinzione).
Davvero sono rimasto sbalordito.
Purtroppo, anche chi sta fisicamente bene ha spesso uno smisurato bisogno di credere e di far credere 🙁
Sarà che non ho mai creduto a queste cose ma sono davvero, ripeto, sbalordito.

Kaworu

più che sbagliato il fatto di disilludere i bambini (questo avviene sempre, prima o poi… o si beccano i genitori, o i genitori vuotano il sacco o tante altre cose), mi sa che è sbagliato il modo in cui lo ha fatto… cioè un conto è se stavano parlando di natale, bla bla bla (strano che nessun bambino autonomamente abbia detto che babbo natale non esiste… io a 8 anni andavo a scegliere i regali con mia mamma e mia nonna e poi mangiavo i mandarini e il latte che lasciavamo per babbo natale o gesù bambino che fosse, a seconda di come veniva in mente a mia mamma XD). un conto se di punto in bianco questa ha detto “siete abbastanza grandi, babbo natale è una balla” (detto in altro modo).

cioè, non capisco se lo abbia fatto così, gratuitamente, o per altri motivi.

il licenziamento comunque sembra roba da caccia alle streghe…
e poi quei genitori se il pargolo li beccava coi regali sotto braccio che facevano? si flagellavano in stile opus dei?

Ela

Forse chi ha figli o ha a che fare molto da vicino con bimbi piccoli ha una visione differente della questione (parlo della “rivelazione” NON il licenziamento) rispetto a chi non ne ha.

Vassilissa

Gli psicologi e antropologi moderni sostengono che molte delle storie per bambini della cultura popolare occidentale, incluse quelle narrate dai Grimm, sono rappresentazioni simboliche di sensazioni negative quali la paura dell’abbandono, l’abuso da parte dei genitori, e spesso alludono al sesso e allo sviluppo sessuale. Lo psicologo infantile Bruno Bettelheim, nel suo libro Il mondo incantato, sostiene che le fiabe (dei Grimm) siano rappresentazione di miti freudiani.
Su wiki c’è solo questo.

non credo che si possa dire che il bambino è razionale perchè non sa essere ipocrita o perchè non ha preconcetti. Ha una naturale curiosità e e non è uno stolto. Ma credo che la sua psiche sia ancora molto debole per cui ha bisogno di uno schermo protettivo, di rappresentazioni simboliche appunto. Diciamo di un linguaggio diverso ,”teatrale” della realtà. Ovvio che arriva il momento in cui si scopre la realtà ,ma deve essere un’esperienza personale. Quello dl natale è un esempio ; tutti noi da bimbi eravamo deliziati dall’atmosfera calda e magica e abbiamo cercato di prolungarla il più possibile, lo sapevamo benissimo che non era babbonatale/santalucia/bambinello/nonnogelo a portarci i doni ma era così bello crederci. Poi abbiamo conquistato questo passaggio (abbiamo sorpreso i nostri, o nostro cuggino ce l’ha detto ecc) ma eravamo in qualche modo preparati.
Faccio un altro esempio: se a una bimba di 7/9 anni dico brutalmente che l’unione con il suo innamorato consisterà nel farsi sverginare, poi seguiranno anni di routine e piatti da lavare faccio un atto di grande, stupida e inutile violenza. Lei, a quell’età, ha bisogno del rassicurante principe e del “e vissero felici e contenti” . A 13 anni quella fiaba la farà sghignazzare perchè è già passata alla fase adolescente.

Altro discorso è chi in età adulta continua ostinatamente a rimanere aggrappato all non razionale al magico al soprannaturale.
Tornando alla supplente se da una parte è esagerato perdere il lavoro x questo, dall’altra deve imparare a come gestire una classe e a rispettare gli individui che le sono affidati.

Carlo

@Vassilissa:
non sono uno psicologo o un antropologo moderno. Sono ignorante e se questo schema che descrivi è corretto, per me va bene però non capisco davvero quale trauma possa esserci nel sapere che
– si hanno due genitori che stanno assieme,
– si ha una famiglia che ti vuole bene,
– questa famiglia ti compra pure dei regali a dicembre

(sono tutte cose che non sono state per molti e non sono ancora oggi scontate per tanti)
piuttosto che credere ad una storia, bella fin che ti pare.

Vassilissa

@ carlo
ma io ho davvero detto che x i bimbi è un trauma sapere che
– si hanno due genitori che stanno assieme,
– si ha una famiglia che ti vuole bene,
– questa famiglia ti compra pure dei regali a dicembre
?????????????
DOVE , QUANDO???
non andiamo fuori strada.

Carlo

Non so spiegarmi.
Ovviamente non hai detto questo, non vado fuori strada.
Ho detto che sapere che BN non esiste significa sapere che i genitori ti vogliono bene ecc..

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