Unioni di fatto, gli italiani dicono sì, ma sui gay resta l’ostracismo

LA maggior parte degli italiani dice sì al riconoscimento dei diritti civili alle coppie di fatto, ma resta fortemente perplessa sulle garanzie da estendere a quelle omosessuali. Questo, in sintesi, il risultato del sondaggio Ipr Marketing per Repubblica.it – condotto su un campione di mille intervistati – che conferma la generale difficoltà degli italiani a dare pari dignità alle unioni formate da cittadini dello stesso sesso. Così, mentre il governo cerca di mandare in porto, come da programma dell’Unione, una proposta di legge che sia “saggia e giusta”, secondo le parole usate oggi in consiglio dei ministri dal premier Romano Prodi, il 59% degli italiani intervistati, sembra proprio sostenere la politica dell’esecutivo su questo tema. Anche se, sul totale a favore, il 39% dice sì alle unioni civili indipendentemente dal sesso dei due componenti, mentre un buon 20 per cento le vorrebbe solo per gli eterossessuali. Totalmente contrario è invece il 35 per cento dei cittadini. […] Il 54% di chi si dice cattolico praticante è totalmente o parzialmente d’accordo con forme di riconoscimento della coppia al di fuori dell’istituto matrimoniale. Segnale questo evidente di un’apertura del mondo cattolico almeno a forme diverse dal matrimonio così come voluto dalla Chiesa. Forme però – è la pregiudiziale – che non includano gli omosessuali. Anche tra i cattolici va comunque fatto un distinguo. I non praticanti si dicono al 50% d’accordo sulle unioni di fatto, anche gay. Solo il 16% dei non praticanti dice no a forme di riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Quasi scontata invece, tra gli atei, la percentuale bulgara dei favorevoli alle unioni di fatto per tutti, con un picco del 74%. […]

Fonte: Repubblica.it

I dettagli del sondaggio

14 commenti

giops

a mio parere se fanno una legge sulle unioni di fatto non riconoscendo gi omosessuali sono dei bigotti razzisti. Un conto è promuovere certi modelli, un conto è essere razzisti con chi non segue quei modelli.

Kaworu

concordo con giops…

e dimostrerebbero ancora una volta che gli italiani quando non sono toccati personalmente da una cosa, se ne fottono allegramente.

RazionalMENTE.net

Le minoranze hanno sempre avuto problemi a farsi rispettare in ogni Paese. E proprio essendo minoranze hanno poca voce in capitolo. Si è deboli quando si è minoranza, oppure quando, come per le donne, si è stati sottomessi per secoli e si è persa anche la fiducia in se stessi. Chi comanda non è incline ad aperture spontanee verso le minoranze, vuole mantenere il potere. Così se capita che al potere salga qualcuno realmente democratico, allora tali minoranze hanno qualche speranza, altrimenti nulla. A meno che tali minoranze non si emancipino e si coalizzino con manifestazioni che possano avere un effetto incisivo sul Governo.

Secondo me i gay dovrebbero darsi da fare di più. Lasciar perdere i gaypride (che tanto piacciono a Grillini) e condurre azioni più serie e più forti. Sarà che molti di essi amano più la trasgressione che l’omologazione.

trotzky

Il riconoscimento del diritto dei gay a vedere regolamentata la loro unione dipende esclusivamente dai gay.
La maggioranza del popolo è con loro. Gli unici a opporsi sono le gerarchie vaticane e i loro ignobili accoliti.
Escano quindi dal silenzio, organizzino manifestazioni oceaniche e ricattino i politici che si beccano i loro voti in cambio di vaghe promesse mai mantenute. Il ferro si batte quando è caldo.

Kaworu

io non capisco perchè appunto non si faccia come dite voi (trotzky e razionalmente)…

cazzo, e lo dico da diretta interessata, si dovrebbe fare qualcosa di serio, non piagnucolare se non ci danno dei diritti! invece tutto tace -_-”’

kimba

io alle manifestazioni gay sono sempre andata (non parliamo dei gaypride!) ma in tv nessuno ne ha mai parlato, al massimo poche parole nei tg regionali… puoi manifestare quanto vuoi ma se non spacchi qualcosa per la strada non ti cagano e se spacchi qualcosa ne approfittano per dire che siamo degli incivili… unirsi in quel modo non è la soluzione! la soluzione secondo me è il solito potere dei soldi: non compro una macchina che in pubblicità mi fa vedere la solita famiglia tradizionale felice (ormai chi ha più due bambini!), ma la compro se mi fa vedere due donne che si baciano con un figlio 🙂 o due ragazzi che si baciano e partono per le vacanze! quanti gay si vedono in quelle situazioni? non siamo una forza politica? scusate la prolissità, spero di essermi spiegata

amicodegliatei

“a mio parere se fanno una legge sulle unioni di fatto non riconoscendo gi omosessuali sono dei bigotti razzisti” OTTIMO ESMPIO DI TOLLERANZA VERSO CHI LA PENSA IN MODO DIVERSO DA VOI.
SALUTI

Valerio

@ razionalmente : i pride non sono cose che “piacciono tanto a Grillini” io sono gay, faccio attività nel movimento lgbt, vado al pride, non solo perchè mi piace ma perchè credo abbia anche un significato importante, sono andato alla manifestazione tutti in pacs, partecipatissima, a Roma, nel gennaio scorso, sono stato a due manifestazioni conto la violenza sulle donne, contro l’omofobia, nello specifico contro la lesbofobia a Viareggio e Brescia.
Molti di essi amano la trasgressione e non l’omologazione ……. beh, l’omologazione no, per quato riguarda la trasgressione un vescovo, commentando il pestaggio di due ragazzi gay ha detto “la violenza è cugina della trasgressione” quindi farei attenzione ad usare certi termini.
Se bacio un ragazzo in pubblico mi dicono che è trasgressione e ostentazione.
Tutto quello che non rispetta l’eteronormatività è considerato trasgressivo….. si allora ma piace la trasgressione, più per esteso a me piace il fatto che tutti siano diversi, credo che conoscere persone diverse arricchisca, credo soprattutto nel diritto di ciascuno alla propria identità, culturale, etnica, sessuale…..
@ trotzky “Escano quindi dal silenzio, organizzino manifestazioni oceaniche e ricattino i politici che si beccano i loro voti in cambio di vaghe promesse mai mantenute. Il ferro si batte quando è caldo. ” guarda che lo si fa da anni !

RazionalMENTE.net

Certamente il potere è strettamente legato al danaro, quindi la prima cosa da fare è smettere di regalare soldi a chi insulta i gay e a chi non vuol riconoscerne i diritti. La violenza è sempre controproducente, mentre la resistenza passiva penso funzioni abbastanza bene, ha funzionato in India con Gandhi, quindi…

Io penso che si debba pensare ad un gaypride diverso. Mettere da parte il concetto di festa (anche perché con questi chiari di luna c’è poco da festeggiare) e dare alla manifestazione il valore di protesta.

kimba

sarebbe bello un gaypride dove tutti escono con i vestiti del proprio lavoro: impiegati in jeans, dottori in camice bianco, avvocati con valigetta e completo costoso, operai vestiti da elettricisti, imbianchini e muratori con il caschetto, laureati con il loro cappello e studenti con i loro zaini… qs è di impatto per la gente che ancora pensa di non aver mai nulla a che fare con i gay, per quelli che pensano che un gay è solo quello travestito nei gaypride e una lesbica è solo una camionista. un corteo così è impossibile da non considerare e non si può strumentalizzare

RazionalMENTE.net

@Valerio:

La trasgressione piace un po’ a tutti. Trasgressione significa non sentirsi costretti entro certi canoni di comportamento. La violenza è altra cosa.

Per quanto riguarda i gay, penso che esista una sorta di malinteso. Lo stile di vita gay, proprio perché non tollerato, non accettato dalla società viene considerato dagli stessi gay come qualcosa di trasgressivo. Ma è trasgressivo che due gay si bacino così come fanno due etero? Assolutamente no.

Insomma i gay a volte sono partecipi di quegli stessi pregiudizi e stereotipi che servono a emarginarli.

Così ci sono ad esempio donne che sono contrarie ad avere altre donne al potere e che confondono l’essere femminili con l’essere antifemministe se non addirittura maschiliste.

Avrai notato che di questi tempi va molto di moda tutto ciò che è gay. Dai film, agli spettacoli, ai libri, ecc. E queste cose attirano molto l’interesse e la curiosità di tanti etero proprio perché sono considerate trasgressione.

Insomma è la gente che stabilisce cosa è trasgressivo e cosa non lo è. E finché lo stile di vita gay verrà considerato dai gay stessi trasgressivo non si faranno molti passi avanti sul piano dei diritti.

Anche per questo non amo molto l’attuale gaypride così vistoso e volutamente trasgressivo. L’ostentazione della diversità vera o presunta non gioca a favore. Io vedo addirittura una contraddizione nel dire vogliamo i diritti per i diversi perché sono normali. Insomma decidetevi, siete diversi o siete normali? 🙂

Mi riferisco ovviamente a come ci si considera, non alla realtà oggettiva perché a mio parere la normalità e quindi la diversità non esistono.

RazionalMENTE.net

Sono d’accordo con Kimba e aggiungerei che oltre all’operaio vestito da operaio mettiamoci anche il gay che ama vestire in un certo modo. Insomma non sto affatto dicendo che i gay debbano fingere una natura diversa dalla propria. Dico solo che non è utile l’esagerazione.

Altrimenti il gaypride resterà una grande festa tipo “mardi gras” per intenderci e non sarà preso molto sul serio né dai politici, né dalla gente comune.

kimba

esatto razionalmente anche se quest’anno a torino è stato splendido con tutta la gente che ballava insieme a noi e i bambini con le bandierine del pride 🙂 la verità è che la gente non è più abituata alle grandi feste, alla musica alta, ai colori nelle strade, alla gioia di cantare e fare un corteo di divertimento e non solo politico

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