Il Premier appeso ai Pacs

[…] Nessuno sa esattamente che cosa pensi di tutto questo Romano Prodi. […] Ma certamente colpisce l’implicito contrasto con i toni straordinariamente ostili con cui il suo governo è attaccato in questi giorni dagli organi di stampa cattolici (Osservatore Romano in testa) per il progetto di legge sulle «unioni civili». Ostilità pesantemente motivata proprio con ragioni morali («carattere ipocrita dell’iniziativa», «menzogne», «battaglie senza senso»). Credo che Prodi sia intimamente spaventato dalla rotta di collisione in vista tra il Vaticano e il suo governo. Infatti se il governo cadrà, non sarà per le questioni irrisolte del precariato o per qualche impopolare misura fiscale, ma per i contrasti attorno alla legge delle «unioni di fatto» o Pacs. C’è da chiedersi perché la Chiesa italiana e il Vaticano stiano assumendo una posizione tanto intransigente e irragionevole e con toni tanto risentiti (giustificandoli apparentemente con una vera o presunta intolleranza laicista nei loro confronti). Si possono avanzare varie ipotesi. Certamente al primo posto, al fondo, c’è una distorsione teologica a proposito del concetto di «natura», da cui discende come corollario un modello unico idealizzato di «famiglia naturale» quale si è codificata storicamente nella tradizione. Soprattutto da questa convinzione discende il sospetto diffamatorio di immoralità per ogni diversa concezione dei rapporti interpersonali. Inutile dire che questo atteggiamento è sbagliato, inconsistente e inaccettabile – ma questo è un discorso da sviluppare e articolare in altra sede. Qui ci interessa invece l’altro aspetto, più propriamente politico. La Chiesa italiana sembra decisa ad andare sino in fondo nella sua battaglia contro i Pacs, senza curarsi delle conseguenze politiche. Cada pure il governo o si ricreino nuovi equilibri politici: per essa è in gioco un valore «non negoziabile». […]

Il testo integrale dell’articolo di Gian Enrico Rusconi è stato pubblicato sul sito della Stampa

4 commenti

Don Zauker

Sono stupito: Gian Enrico Rusconi, che di solito è molto prudente e destrorso, si lancia in giudizi assolutamente condivisibili sulla chiesa.
Sta a vedere che questi a suon di rompere i coglioni riescono a farsi detestare proprio da tutti.
Tutti tranne i parlamentari, naturalmente.

Daniele Gallesio

Il loro dio volesse, Don Zauker! 🙂

Io ho sempre votato a destra turandomi il naso, ma mi hanno talmente rotto i coglioni sti preti e i loro leccaculo che alle ultime politiche ho votato Rosa Nel Pugno…

…Purtroppo, però la maggioranza dei ministri nun è della Rosa ner Pugno, ma der Dito ner Culo! 🙁

E fanno a gara con la destra a chi nielo lecca di più ar papa! 😐

raphael

La Chiesa ha più fedeli a destra che a sinistra…
Se cade il governo e si va alle elezioni ora come ora vincerebbe il nano di arcore e dunque coloro i quali condividono tutte le tesi vaticane

RazionalMENTE.net

Per quanto riguarda la questione dei fedeli, secondo me quelli di sinistra sono più sinceri (leggi boccaloni), quelli di destra più opportunisti (leggi figli di putt..). Mi riferisco ai politici ovviamente. Non azzardo previsioni, ma a cadere potrebbe essere anche la Chiesa, conciata com’è.

Se il premier, che è appeso per le pacs, avrà le pacs quadrate come Zapatero, allora sarà la Chiesa a dover abbozzare e mitigare i toni di questa campagna d’odio che di cristiano non ha nulla (e la gente lo ha capito da tempo).

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