Bipolarismo etico

«Questo è un pessimo viatico per il Pd. Vogliamo riparare ai danni di iniziative improvvide, veri colpi di mano su materie sulle quali dobbiamo aprire al dialogo – dice il senatore dl Luigi Bobba – perché altrimenti si va verso il bipolarismo etico». E il deputato Enzo Carra: «Il governo ora pensa ai Pacs forse perché è mancata la luna di miele?» Il loro è un no deciso alla legge sulle coppie di fatto come pure a una qualsiasi disciplina dell´eutanasia e al ddl Turco sulla droga. A Casini che spera di aprire un dialogo con i moderati dell´Unione i teodem aprono le braccia. «Con l´Udc bisogna dialogare, soprattutto su questi temi», ha confermato Carra. Trascorre una manciata di ore e dopo le 20 sono tutti in platea nel teatro dove i vertici del Forum delle associazioni familiari spiegano a una quarantina di parlamentari le ragioni del no ai Pacs. Gli Udc Volontè («Intesa bipartisan contro la deriva zapateriana») e Buttiglione, il forzista Sanza e un drappello di leghisti. E poi Binetti, Bobba, Bianchi, Baio Dossi, Calgaro, Burtone della Margherita. C´è anche il sottosegretario alle Infrastrutture Meduri: «Le radici con l´Udc sono comuni e l´obiettivo è lo stesso». Ma per il resto dell´Unione la linea tracciata è un´altra. D´Alema al consiglio nazionale del suo partito ha detto no all´ipotesi di Rutelli di delegare ogni scelta al Parlamento sulle coppie di fatto. Occorre dialogo, ha spiegato, ma questo «non può significare un veto su scelte che competono alla politica». E una «condivisione larga» ha auspicato anche Fassino, pur ribadendo che la legge si farà, per gli etero come per gli omosessuali. D´accordo, ma «nessuna equiparazione alla famiglia», ha ribadito il ministro per la Famiglia Rosy Bindi. La sua collega radicale Emma Bonino continua a temere contraccolpi e chiede che per il ddl «ci sia una mobilitazione dell´opinione pubblica». Anche perché, ricorda il segretario del Prc Giordano, sul tema «c´è un impegno politico preciso assunto col programma». Grillini, Ds: «Siamo alla dittatura clericale».

Da un articolo di Carmelo Lopapa pubblicato su Repubblica di giovedì 14 dicembre 2006, a pagina 14

È da tempo che me lo chiedo: ma cosa ci stanno a fare i teodem nel centrosinistra? In qualsiasi altro paese democratico occidentale – ma ci possiamo anche togliere la parola “altro” visto che il nostro tutto è fuor che democratico – Paola Binetti e i suoi vigilantes di Ruini non starebbero a destra, ma nell’estrema destra… E noi ce li dobbiamo sorbire, ciucciare, digerire e anche metabolizzare (per non dire la parola che tutti pensiamo)? E perchè mai? Che abbiamo fatto di male? Perchè non stanno nell’Udc come sarebbe consono? E soprattutto, potremo mai fare un partito insieme a questa gente? E come lo vogliono chiamare ‘sto partito, democratico? Ma mi faccia il piacere! Benvenga il bipolarismo etico allora. In mancanza di un bipolarismo politico serio, europeo, o quantomeno simile agli altri, ci possiamo accontentare del bipolarismo etico. Qualsiasi cosa pur di stare dalla parte opposta rispetto a Paola Binetti. Qualsiasi cosa: se lei sta a sinistra, io me ne vado a destra. Se lei non è una donna (non lo so, non è una domanda retorica), allora io non voglio essere un uomo. Se lei è un medico, che io almeno sia sano per la vita. E se lei rappresenta il sentire comune e le tradizioni degli italiani… beh, è spiacevole a dirsi, ma quasi quasi rimpiangiamo Felix Schwarzenberg e i suoi metodi asburgici.

Post di Alteredo sull’omonimo blog

Un commento

davide

sottoscrivo in pieno Carmelo Lopapa. Ha già commentato ottimamente le serie malattie psichiche dei teodem. Il papa dice di curare i malati terminali, ci sono forse anche i teodem in questa categoria?

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