[…] In consiglio dei ministri Rutelli praticamente suggerisce di trasformare in carta straccia l’ordine del giorno con il quale l’Unione chiede che il governo si impegni a varare entro il prossimo gennaio un ddl sulle coppie di fatto. Il ministro dei beni culturali è convinto che il governo si debba chiamare fuori dalla questione che agita il Vaticano, lasciandola all’iniziativa parlamentare. A opporsi però a questa idea, Barbara Pollastrini e la ministra della famiglia Rosi Bondi, anche lei della Margherita come Rutelli, che insistono sul disegno di legge governativo. Anche perché il tema delle unioni civili compare nel programma dell’Unione, seppure mitigato per l’insistenza, a suo tempo, dello stesso Rutelli. La ministra Pollastrini sottolinea poi che il suo dicastero ha una precisa delega in materia. Mentre Rosi Bindi incoraggia il governo a trovare una mediazione tra le diverse «sensibilità» che lo compongono. Alla fine è Romano Prodi a affermare che, appunto, il ddl si farà e sarà «una cosa saggia e seria», cercando un accordo più ampio possible, vedi le aperture di Gianfranco Fini. Insomma, come precisa Prodi non sarà una legge sui Pacs, per carità, ma una normativa che regoli i «diritti indivuduali». E alla stesura del testo potranno partecipare, oltre ai ministeri delle pari opportunità e della famiglia, anche quelli degli interni, della giustizia e dell’economia. Ins erata, è poi la ministra Bindi a chiarire che le coppie di fatto non saranno equiparate alla Famiglia e che si farà una «regolamentazione molto mite» che garantirà alle coppie omosessuali gli stessi diritti e doveri di quelle eterosessuali. […]
Rutelli prova a stoppare il ddl sui pacs
8 commenti
Commenti chiusi.
io lo vado ad appendere per le palle, rutelli…
rutelli mi gai quasi skyfo quanto berluska
In consiglio dei ministri Rutelli praticamente suggerisce di trasformare in carta straccia l’ordine del giorno con il quale l’Unione chiede che il governo si impegni a varare entro il prossimo gennaio un ddl sulle coppie di fatto. Vorrei ricordare al signor Rutelli che a suo tempo ha firmato un programma di governo
Rutelli ha un figlio adottivo di colore. La famiglia vera è costituita da un uomo bianco eterosessuale, da una donna bianca eterosessuale e da un figlio ovviamente bianco ed eterosessuale. Non possiamo confondere la famiglia vera con forme di amore deboli e deviate. Al massimo posso chiamarlo gruppetto di persone che vivono insieme, ma non famiglia, la famiglia è un’altra cosa.
questo verme baciapile una volta era radicale, che schifo di essere!
Del resto ieri D’alema ha detto che non bisogna offendere la sensibilità dei cattolici sui PACS, come se qualcuno volesse obbligare i cattolici a sottoscrivere i PACS.
D’Alema ha rivendicato anche la vigliaccheria del PCI su divorzio e aborto, chiamandola “prudenza”.
Se non fosse statoi per le forze laiche non comuniste, P.Rad., PSI e PLI in primis, non avremmo mi avuto diuvorzio e aborto in italia.
Sono e restano cattocomunisti. Preti e comunisti si resta a vita, anche dopo aver gettato la tonaca e la falce e martello.
e la sensibilità degli omosessuali offesa da queste merde dove la mettiamo?
Ho sentito le dichiarazioni di Rutelli, direi che Rutelli non vuole che si crei un modello di nucleo famigliare alternativo al solito, ma è daccordo al semplice riconoscimento dei diritti che per ora non sono stati mai cagati, come nel caso dei conviventi di lunga data….
l’idea è un salto carpiato triplo (con trucco) per riuscire a fare il programma di maggioranza, senza tirare una cornata col Vaticano… insomma, quella di Casi… ehm Rutelli è una posizione estremamente centrale filo-cattolica, ma tutto sommato (almeno per quanto mi riguarda) accettabile.
La cosa più importante sono i diritti… vedremo…