Il papa, i volantini e Prodi che non telefona

Da palazzo Chigi smentiscono di aver avuto sollecitazioni in tal senso. Il Vaticano si aspettava una telefonata di scuse da parte del premier Romano Prodi per i volantini lanciati l’8 dicembre al passaggio del corteo papale, come scriveva ieri Repubblica? Non ci risulta, rispondono dallo staff del presidente del consiglio.
Ma perché il governo avrebbe dovuto scusarsi per le fotocopie volate dal civico 146 di via Tomacelli – dove abita il manifesto – che riproducevano la nostra copertina sul «Pastore tedesco» Joseph Ratzinger con sotto la scritta «lasciaci in Pacs»? Il sospetto è forse che a compiere l’azione dimostrativa in favore delle coppie di fatto sia stato in realtà Romano Prodi, intrufolatosi nella nostra redazione travestito da babbo natale? Il quotidiano diretto da Ezio Mauro scrive che l’episodio avrebbe «non solo irritato la diplomazia vaticana, ma provocato una vera e propria protesta», con messaggi più o meno ufficiali all’indirizzo del governo, appunto. Una protesta «passata per i canali della Nunziatura». Il punto dell’irritazione vaticana riguarderebbe il mancato rispetto delle norme previste dal Concordato relative alla sicurezza del pontefice, che dovrebbe essere garantita proprio dal governo italiano. E invece le autorità hanno dato poca importanza all’«incidente» che secondo la Santa sede – scrive ancora Repubblica – «si è sviluppato secondo modalità che avrebbero potuto provocare un danno ben più grave». Dalle finestre sono volati solo fogli di carta A4, ma tant’è.
In ogni caso, di questa protesta della Santa sede ieri non era giunta voce nella sala stampa vaticana, secondo quanto riferito da chi ci lavora. Dalla Nunziatura, contattata nel pomeriggio, non è stato rilasciato alcun commento. A commentare volentieri è invece il nazional-alleato Gustavo Selva, secondo il quale «le scuse erano un doveroso atto del governo per dare coerenza politico culturale alle parole di apprezzamento per l’opera di Benedetto XVI pronunciate, anche di recente, in occasione della visita ufficiale in Vaticano del presidente della repubblica Giorgio Napolitano accompagnato dal ministro degli esteri Massimo D’Alema». Significa che dovrebbe chiedere scusa anche il Quirinale? Il diessino Franco Grillini è seriamente preoccupato: «In questo paese si sta correndo un serio rischio di dittatura clericale».

Fonte: ilManifesto.it

9 commenti

Gavino di Nuoro

Siamo un vero PAESE di MERDA altro che Repubblica fondata sul lavoro. Vedere un PRESIDENTE ex comunista che si presenta in vaticano con al collo delle ridicole “patacche onorifiche” simili ai testevin mi fa venire il vomito. Ma dov’è la dignità? Ed il “Ministro deli Esteri” anche lui comunista doc tutto trullari di ostentare una decorazione vaticana! Ora dovremmo anche chiedere scusa al pastore tedesco per i volantini del Manifesto. Sono stati troppo educati:DOVEVANO BERSAGLIARLO CON UOVA MARCE E PUZZOLENTI, meglio ancora se lo centravano sulla capocchia. VERGOGNA!

RazionalMENTE.net

ATTENTATO!!! SI TRATTA DI ATTENTATO!!!!

Alcuni bolscevichi atei di tipico stampo “giacomino” hanno attentato alla vita del Santo Padre mediante il lancio di pesantissimi volantini ad alto contenuto esplosivo. Si cercano i responsabili nell’ambiente degli anarco-insurrezionalisti.

… 🙂 🙂 🙂

giovanni

Vorrei sapere come mai il papa si fa chiamare SANTO PADRE?
Un santo non è uno che ha fatto miracoli (a cui non credo chiaramente) oppure si è fatto ammazzare per il suo ideale cristiano (poveretto/a).
Un padre è uno che è genitore di un figlio, ma fino a prova contraria RAZZINGHER non ha mai trombato (???!!!)

davide

Il diessino Franco Grillini è seriamente preoccupato: «In questo paese si sta correndo un serio rischio di dittatura clericale».
sostiturei a “si sta correndo un serio rischio” la frase “siamo già ora”. L’ho già scritto altre volte: siamo come i partigiani durante la guerra di Resistenza

Charles Marra

@giovanni scrive:
15 Dicembre 2006 alle 13:55
Vorrei sapere come mai il papa si fa chiamare SANTO PADRE?
——–
Quello che è ancora più ridicolo assumono al momento della “scelta” del nuovo sciamano operata solo ed esclusivamente dall’uccello dello spirito santo nomi di fantasia.
Codesti Papi dai nomi più virtuosi come Bonifacio, Innocenzi, Clementi, Pii, Urbani, Benedetti, CONSIDERATE le PORCHE INFAMIE e TROYATE commesse e rimaste impunite nei secoli,
si sarebbero dovuti chiamare invece Macellaio XII, Criminale VI, Squartatori,Porcone XIII,Bandito DelinquenteXXVI, Bastardi. Non sono stato esauriente,ma penso di aver contribuito in parte a far chiarezza sui nomi d’arte!

Francesco M.Palmieri

La prossima volta siano lanciati messaggi formato A4 redatti su marmo di carrara.

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