L’asilo di Bolzano “Casa del Bosco”, che aveva sollevato un polverone mediatico e politico abolendo i classici canti natalizi, ha fatto marcia indietro. I bambini difatti canteranno “Stille Nacht Heilige Nacht”, la storica e più conosciuta melodia natalizia dell’Alto Adige e dell’intera area tedesca. A prendere questa decisione Gianfranco Cornella, direttore del circolo scolastico del quale fa parte l’asilo interessato. Gli insegnanti, invece, avevano stabilito che non vi sarebbero stati inni con riferimenti a Gesù Bambino per rispetto nei confronti delle altre religioni. Di fronte al clamore destato nell’opinione pubblica dalla vicenda, il direttore scolastico ha deciso di ripristinare le vecchie tradizioni. I piccoli, dunque, alla festicciola di Natale canteranno il più amato dei canti del mondo tedesco: “Stille Nacht” appunto. […]
Retromarcia a Bolzano, i bimbi canteranno ‘Stille Nacht’
5 commenti
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Finchè TUTTI i laici non avranno seriamente il coraggio delle proprie idee indipendentemente da sollevazioni popolari, vittimismi clericali della Chiesa, ecc. questa avrà sempre il potere sulla maggioranza e sui bambini. Se vogliamo che la cosa vada avanti così facciamo pure, ma se non vogliamo che quelli che verranno dopo di noi siano schiavi e servi della chiesa (la liberazione totale poi è lunga e faticosa, lo dico per esperienza) allora svegliamoci fuori dalla nostra tranquillità individuale, dissotteriamo l’ascia di guerra e come ordinò stalin all’esercito sovietico che difendeva Stalingrado:”non idietreggiare di un millimetro”. infatti mi pare che molti pur di starsene tranquilli sono disposti a ritirarsi dai loro originari propositi
I miei figli avranno il diritto di festeggiare il Santo Natale all’asilo anche quando all’80& degli altri sarà vietato da genitori atei.
le notizie fanno tanto rumore per come le mettono li.
mi spiego meglio: una cosa è dire che non si cantano musiche religiose x rispetto dei musulmani.è ben diverso se si dice che non si cantano x rispetto degli atei e della laicità della scuola.
ma tanto finchè non si arriva a un punto di rottura concreto,l’ateo italiano subirà sempre prevaricazioni di ogni tipo.
i bigotti cattolici devono capire che come a loro non piace ascoltare le bestemmie,a noi non piace ascoltare le loro canzonette,vedere le loro croci ecc..
ad andrea
in che senso punto di rottura?
punto di rottura nel senso che bisognerebbe cercare di portare alla luce del sole tante cose,prima tra tutte il fatto che la chiesa cattolica non riscuote in italia tutti i consensi che vogliono farci credere.un passo importante in questo senso è la campagna di “sbattezzo”appoggiata dalla UAAR.
poi ci sarebbe la speranza(utopica,purtroppo) che la politica italiana voglia liberare lo stato dalle ingerenze cattoliche.